donald trump christine lagarde

IL MOMENTO DRAGHI DI CHRISTINE LAGARDE: DAL “WHATEVER IT TAKES” (TUTTO CIÒ CHE SERVE), AL “WHATEVER IS NECESSARY” (TUTTO CIÒ CHE È NECESSARIO) – LA PRESIDENTE DELLA BCE PROVA A RASSICURARE I MERCATI EUROPEI STRAVOLTI DAL TRUMPISMO. E FA CAPIRE CHE SE GLI USA CI TAGLIANO LA SPINA, L’EUROPA È PRONTA A SPALANCARE LE GAMBE ALLA CINA: “I DAZI STATUNITENSI POTREBBERO REINDIRIZZARE L’ECCESSO DI CAPACITÀ PRODUTTIVA DALLA CINA VERSO L’EUROPA…”

Estratto dell’articolo di Vittorio Da Rold per “Domani”

 

CHRISTINE LAGARDE A DAVOS

«Il livello di incertezza è eccezionalmente alto», ma «la nostra risposta ai recenti episodi inflattivi deve dare la fiducia che faremo sempre tutto ciò che è necessario (whatever is necessary) per assicurare la stabilità dei prezzi» e la nostra politica «può adattarsi alle nuove circostanze»:

 

lo ha detto la presidente della Bce, Christine Lagarde, ricalcando il famoso whatever it takes di Mario Draghi, alla conferenza “The Ecb and Its Watchers”. I banchieri centrali, ha aggiunto, «dovranno mostrare agilità».

 

La frammentazione commerciale e l’aumento della spesa per la difesa «potrebbero spingere l’inflazione verso l’alto, ma i dazi statunitensi potrebbero anche ridurre la domanda di esportazioni dell’Ue e reindirizzare l’eccesso di capacità produttiva dalla Cina verso l’Europa, facendo diminuire l’inflazione», ha spiegato Lagarde, secondo cui la Bce sta considerando diversi scenari su dazi e spesa fiscale, ma «la direzione degli shock è molto più difficile da predire».

DONALD TRUMP - DAZI COMMERCIALI

 

Un allarme isolato? Non proprio. «L’economia americana non può permettersi di infliggersi una ferita del genere in un momento in cui i rischi di recessione aumentano», ha criticato martedì l’economista ed ex ministro delle Finanze americano Larry Summers, in un’intervista alla Cnn. Summers ha detto che le possibilità di recessione degli Usa sono aumentate significativamente.

 

In questo contesto volatile la Banca centrale del Canada ha deciso di tagliare i tassi d’interesse di 25 punti base al 2,75 per cento. «Stiamo ora affrontando una nuova crisi», ha detto il governatore della Bank of Canada, Tiff Macklem, che ha scelto di sostenere la domanda interna e gli investimenti in un momento in cui l’export potrebbe rallentare.

 

[…]

 

mario draghi christine lagarde

Cala più delle stime l’inflazione negli Stati Uniti a febbraio, e Wall Street ha subito aperto al rialzo. I dati diffusi dal governo saranno monitorati attentamente dai funzionari della Federal Reserve, preoccupati del potenziale impatto delle politiche del presidente Donald Trump sui prezzi al consumo.

 

Cosa è successo? Le spese per gli alloggi hanno rappresentato quasi la metà dell’aumento mensile e sono state parzialmente compensate da un calo del 4 per cento delle tariffe aeree e dell’1 per cento dei prezzi della benzina, ha dichiarato il Bureau of Labor Statistics.

 

christine lagarde 3

Quindi non ci sono ancora gli effetti dei dazi.  […] gli economisti restano pessimisti per i prossimi mesi, anche se i mercati scontano tre tagli di un quarto di punto da giugno, e si prevede che la Fed manterrà i tassi invariati al 4,25-4,50 per cento. I prossimi passi invece rappresentano un punto interrogativo.

 

[…] Nelle ultime settimane la volatilità del mercato è tornata ad aumentare, con il cosiddetto “indice della paura” Vix che ha attirato l’attenzione degli investitori. Ieri l’indice calcolato in base al prezzo di mercato delle opzioni sull’S&P 500 ha chiuso a 26,92 punti (vicino ai massimi dall’”esplosione” dello yen dello scorso agosto) riflettendo l’acuirsi dell’incertezza dovuta ai dazi di Trump e ai timori di recessione Usa.

 

Molti investitori potrebbero lasciare Wall Street per rifugiarsi in altre piazze finanziarie, Londra o Hong Kong, in attesa di capire le mosse della Casa Bianca.

christine lagarde mario draghidonald trump e i dazi contro la cinaI DAZI DI DONALD TRUMP - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIAchristine lagarde mario draghi 1christine lagarde jean claude trichet mario draghi 25 anni di bce

christine lagarde

Ultimi Dagoreport

papa francesco bergoglio balcone policlinico gemelli

DAGOREPORT – QUESTA VOLTA PAPA FRANCESCO HA RISCHIATO DAVVERO DI MORIRE, ED È STATO RIPRESO PER LO ZUCCHETTO: TENERLO IN VITA  HA RICHIESTO UNA ASSISTENZA STRAORDINARIA DA PARTE DELL’OTTIMO STAFF MEDICO DEL POLICLINICO GEMELLI – BERGOGLIO RICEVERÀ LE STESSE PREMURE A SANTA MARTA? UN PRIMO PESSIMO SEGNALE SI È AVUTO NELLA MODALITÀ CON CUI IL PAPA È STATO “OFFERTO” AGLI OCCHI DEI FEDELI DAL BALCONE DELL’OSPEDALE: LO STAFF VATICANO, PER NON FARLO SEMBRARE MALCONCIO, GLI HA TOLTO I NASELLI DELL’OSSIGENO, TANTO CHE BERGOGLIO NON È RIUSCITO A CONCLUDERE LA BENEDIZIONE PER L’AFFANNO…

antonio tajani giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - SOPRAVVIVERÀ IL GOVERNO DI GIORGIA MELONI AL VOTO, PREVISTO PER OTTOBRE, DI CINQUE REGIONI (OLTRE 17 MILIONI DI CITTADINI ALLE URNE)? - TRANNE LA TOSCANA SEMPRE ROSSA, CAMPANIA, MARCHE, PUGLIA E VENETO SONO TUTTE CONTENDIBILI DAI DUE SCHIERAMENTI - IN PUGLIA LA VITTORIA DEL PD SAREBBE CERTA SOLO CON ANTONIO DECARO – IN VENETO, IL MELONIANO DE CARO SE LA PRENDE IN QUEL POSTO SE ZAIA PRESENTA UN SUO UOMO NELLE LISTE DELLA LIGA VENETA - DA ‘’VIA COL VENETO’’ A “PER CHI SUONA LA CAMPANIA”. DOVE SI È GIÀ IN PIENA SCENEGGIATA NAPOLETANA, STARRING MARTUSCIELLO, PIANTEDOSI, CIRIELLI, DE LUCA – MARCHE? QUASI PERSE - GIORGIA, QUI SI RISCHIA LA SCOPPOLA! CHE FARE? NEL DUBBIO, COME INSEGNA L’ANTICO CODICE DEMOCRISTIANO, MEGLIO RIMANDARE IL VOTO REGIONALE NEL 2026…

meloni salvini tajani palazzo chigi

DAGOREPORT - LA SITUAZIONE DEL GOVERNO MELONI È GRAVE. PROBABILMENTE NON SERIA, MA DISPERATA SÌ - SE L’ESCALATION DEL SALVINISMO TRUMPUTINIANO FA IMBUFALIRE TAJANI (“POPULISTI QUAQUARAQUÀ”), FA PRUDERE MANI E GOMITI A UNA DUCETTA MALCONCIA, FINITA NEL CONO D’OMBRA DI TRUMP-MUSK, CHE ASPETTA SOLO LA CONFERMA DI SALVINI A CAPO DELLA LEGA, IL 6 APRILE, POI “LA PAZIENZA FINISCE” - IL GIORNO PIÙ DOLOROSO DELLA MELONA ARRIVERÀ INFATTI QUATTRO GIORNI PRIMA: IL 2 APRILE, QUANDO TRUMP ANNUNCERÀ I FAMIGERATI DAZI USA E MELONI DOVRÀ DECIDERE SE STARE CON WASHINGTON O CON  BRUXELLES - IN ATTESA DEL GIORNO DEL GIUDIZIO, SI FANNO SEMPRE PIÙ FITTE E FORTI VOCI E MUGUGNI DI UNA DE-SALVINIZZAZIONE DEL GOVERNO CHE PREFIGURANO UNA PROSSIMA CRISI E IL VOTO ANTICIPATO NEI PRIMI MESI DEL 2026 - L’APERTURA DELLE URNE DIPENDERÀ PERÒ DA ALTRI DUE FATTORI: I DATI DEI SONDAGGI E IL VOTO INCERTISSIMO, PREVISTO PER IL PROSSIMO OTTOBRE, IN CINQUE REGIONI…

proteste benjamin netanyahu ronen bar gali baharav-miara

DAGOREPORT – TUTTI A GUARDARE L’UCRAINA, MA IN ISRAELE È IN CORSO UN GOLPETTO DI NETANYAHU: “BIBI” PRIMA HA PROVATO A CACCIARE IL CAPO DELLO SHIN BET, RONEN BAR, CHE INDAGAVA SU DI LUI, POI HA VOTATO LA MOZIONE DI SFIDUCIA CONTRO LA PROCURATRICE GENERALE, GALI BAHARAV-MIARA, ANCHE LEI "COLPEVOLE" DI AVER MESSO SOTTO LA LENTE I SOLDI DEL QATAR FINITI AD HAMAS MA ANCHE AI COLLABORATORI DEL PREMIER – LE “OMBRE” SULLA STRAGE DEL 7 OTTOBRE: CHE RESPONSABILITÀ HA IL GOVERNO? NETANYAHU ERA STATO O NO INFORMATO DAI SERVIZI DI  BAR DEL PIANO DEI TERRORISTI PALESTINESI? PERCHÉ NON SONO STATE PRESE LE DOVUTE CONTROMISURE?

ursula von der leyen xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LE MATTANE DI TRUMP SVEGLIANO L'EUROPA: DOPO IL VIAGGIO IN INDIA, URSULA VOLA A PECHINO A FINE APRILE - SE TRUMP CI SFANCULA, LA GRANDE FINANZA AMERICANA RISPONDE INVESTENDO NEL VECCHIO CONTINENTE (IN ACCORDO CON IL MONDO FINANZIARIO BRITISH) - DOPO AVER SENTITO PARLARE WITKOFF ("PUTIN NON È UN CATTIVO RAGAZZO") , I DIPLOMATICI EUROPEI HANNO AVUTO UN COCCOLONE: CON QUESTI STATES, PUTIN POTREBBE OTTENERE TUTTO QUELLO CHE VUOLE. E INFATTI SOGNA ADDIRITTURA ODESSA - L'UNICA NOTIZIA CHE HA IMPENSIERITO "MAD VLAD" NELLE ULTIME ORE È STATA LA POSSIBILE PARTECIPAZIONE CINESE, POI SMENTITA, ALLE OPERAZIONI DI PEACEKEEPING DEI "VOLENTEROSI" A KIEV...