SUL MONTE DEI PASCHI DI SIENA I CONTRIBUENTI HANNO BUTTATO ALMENO 4 MILIARDI DI EURO – È LA PERDITA NETTA DELLO STATO TRA NAZIONALIZZAZIONE, AUMENTI DI CAPITALE E SVENDITA DELLE QUOTE – CRONISTORIA DEGLI ULTIMI 17 ANNI DELLO STORICA BANCA TOSCANA: I DISASTRI COMINCIANO CON LA FOLLE ACQUISIZIONE DI ANTONVENETA PER 10,3 MILIARDI DAL SANTANDER – IL DERIVATO ALEXANDRIA, I TREMONTI BOND, IL RISANAMENTO E ORA LA TENTATA OPERAZIONE SU MEDIOBANCA
Estratto dell’articolo di Alessandro Barbera per "la Stampa"
Della banca che fu, a Siena è rimasta la toponomastica. Non c'è strada, angolo o edificio pubblico che non ricordi i fasti di una storia costata agli italiani più di quattro miliardi, euro più euro meno.
E' quel che si evince da una rapida contabilità fra ciò che lo Stato ha dovuto sborsare e ciò che ha incassato negli ultimi due anni dalla vendita delle quote del Monte dei Paschi: se oggi può permettersi di lanciarsi alla conquista di Mediobanca, lo si deve anche agli italiani.
La storia della crisi e resurrezione di Mps inizia nel 2007, quando il vento sembra in poppa. La banca - allora guidata dall'intraprendente Giuseppe Mussari - acquista dal Santander l'italiana Antonveneta per la cifra iperbolica di 10,3 miliardi: pochi mesi prima gli spagnoli l'avevano pagata 6,6. […]
ANTONIO VIGNI GIUSEPPE MUSSARI FOTO ANSA
Nel 2008 la Banca d'Italia vede le prime crepe. I nomi hanno poco a che spartire con il toscano: Fresh, lo strumento finanziario che accompagna l'aumento di capitale di Antonveneta. O i titoli Alexandria, che provocano perdite enormi e vengono ceduti alla giapponese Nomura. La fregatura per il contribuente inizia lì: Nomura spalma le perdite su trent'anni e prenota 1,9 miliardi di un prestito pubblico, i "Tremonti bond".
RELAZIONE BANKITALIA SU ANTONVENETA
Nel 2010 la Banca d'Italia avvia un'ispezione, impone a Mps un aumento di capitale e pretende aggiornamenti quotidiani sulla liquidità. A luglio 2011 Fondazione Mps […] sottoscrive un aumento di capitale da due miliardi. E' la vigilia del secondo tsunami sulla finanza italiana, con la crisi dello spread e il governo Monti.
A novembre Fondazione Mps ha un miliardo di debiti con i finanziatori di Antonveneta: per evitare il peggio vende partecipazioni e il 15 per cento delle azioni. A cinque anni da quell'operazione disastrosa la quota dei senesi è scesa dal 56 al 33 per cento.
LUIGI LOVAGLIO - FOTO LAPRESSE
Mps chiude i conti 2011 con quattro miliardi di perdite. Ad aprile Giuseppe Mussari lascia e arriva Alessandro Profumo. Nel 2013 è necessario un aumento di capitale da tre miliardi, ma Siena è ormai un pozzo senza fondo: i conti 2014 si chiudono con un rosso di oltre cinque.
Nel 2015 è necessario un altro aumento di capitale da tre miliardi. Nel 2016 Mps è la peggior banca fra le cinquantuno sottoposte a test europei e il governo deve stanziare altri 5,4 miliardi. Nel 2017 […] lo Stato salva la banca dal dissesto e diventa azionista al 68 per cento. Nel frattempo - siamo nel 2019 - il tribunale di Milano condanna Mussari a 7 anni e 6 mesi di carcere.
Nel 2020 Mps è ancora una banca in pessime condizioni e cede 8,1 miliardi di crediti deteriorati. Con l'avanzare del risanamento sembrano imminenti le nozze con Unicredit, ma la trattativa salta. Nel 2022 Mario Draghi - fra le proteste della Lega - sceglie per guidare la banca Luigi Lovaglio.
Quell'anno lo Stato sborsa altri 1,6 miliardi, ma è l'ultima volta. Fra il 2023 e il 2024 il governo Meloni vende a pezzi quote […] e scende […] all'11, restituendo ai contribuenti 2,7 miliardi. […]
AZIONARIATO DEL MONTE DEI PASCHI DI SIENA - LA STAMPA
LUIGI LOVAGLIO MONTE DEI PASCHI DI SIENA
DAVID ROSSIAUTORIZZAZIONE DRAGHI PER ANTONVENETA
MONTE DEI PASCHI DI SIENAMUSSARIMussari e Draghi MONTE DEI PASCHI DI SIENA MPSmonte dei paschi di sienaVIGNETTA MANNELLI DAL FATTO MUSSARI E LA BANDA DEL jpegHORROR STORY MPSGIUSEPPE MUSSARI - ANTONIO VIGNI