crisi del settore auto

NON ROMBANO I MOTORI – IL MERCATO DELL’AUTO IN ITALIA CHIUDE IL 2024 CON IMMATRICOLAZIONI IN CALO DELLO 0,5% SUL 2023 E DEL 18% RISPETTO AL 2019 – STELLANTIS REGISTRA UN -10%. TRACOLLO DI FIAT A DICEMBRE: -40% DI VENDITE – L’ELETTRICO NON DECOLLA, ANZI: RESTA INCHIODATO A UNA QUOTA DI MERCATO DEL 4,2%, CON UN CALO DELLE VENDITE DI QUASI L’1% NELL’ULTIMO ANNO – E IL 2025 SI ANNUNCIA ANCHE PEGGIORE, TRA TAGLI AGLI INCENTIVI E REGOLAMENTI EUROPEI PER LA TRANSIZIONE GREEN...

Estratto dell’articolo di Filomena Greco per “Il Sole 24 Ore”

 

crisi del settore auto

Il mercato dell’auto in Italia chiude l’anno con immatricolazioni in calo dello 0,5% sul 2023 e una serie di incognite sul 2025. A cominciare dalle possibili conseguenze delle strategie che le case produttrici dovranno adottare per ridurre il rischio di multe nel corso dell’anno, riequilibrando il mix di motorizzazioni da immatricolare. E senza dimenticare poi l’assenza di incentivi a sostegno della domanda, almeno stando alle attuali intenzioni espresse dal Governo.

 

Nel mese di dicembre, le immatricolazioni sono state 105.715, in calo del 4,9% su dicembre 2023. Da gennaio le auto vendute sono state un milione e 558.704, lo 0,5% in meno rispetto all’anno prima e oltre il 18% in meno rispetto ai volumi del 2019, pari a oltre 350mila autovetture.

 

crisi del settore auto

In questo contesto l’elettrico in Italia resta inchiodato ad una quota di mercato pari al 4,2% e registra in un anno un calo dei volumi comunque di quasi l’1%, nonostante gli incentivi che per questa categoria di auto si sono volatilizzati in un solo giorno. Stellantis chiude l’anno con volumi in calo del 10% mentre le immatricolazioni di dicembre in forte discesa (-18,1%) sono state condizionate dall’andamento di Fiat, che ha perso nel mese il 40% dei volumi pur restando il primo brand.

 

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POMIGLIANO D ARCO - STABILIMENTO STELLANTIS- PANDA

In casa Stellantis, l’anno chiude con un calo delle immatricolazioni del 10% e una quota di mercato scesa sotto il 30%. A soffrire sono soprattutto i marchi ex Fca, Fiat, Lancia e Maserati, mentre Jeep e Alfa Romeo iniziano a risalire la china grazie ai nuovi modelli, Avenger - il suv più venduto in Italia - e Junior. Fiat perde il 40% dei volumi nel mese e il 17% da inizio anno.

 

L’andamento negativo di dicembre - Fiat sconta l’attesa dell’arrivo sul mercato della Nuova Panda e le prestazioni deboli della famiglia allargata di 500 e 600 - fa scivolare il brand italiano per eccellenza al quarto posto nel mese per volumi di vendite dopo Dacia, Toyota/Lexus e Volkswagen mentre resta il primo marchio se si guarda alle performance dell’intero anno, sebbene con una quota di mercato ridotta dall’11 al 9%.

 

JOHN ELKANN FIAT

Lancia paga il prezzo della fine della vecchia Ypsilon e del lancio del nuovo modello e da gennaio perde un terzo delle immatricolazioni. Anno difficile anche per Maserati che vede ridurre all’osso la gamma e calare del 41%.

 

Anche il Gruppo Volkswagen archivia un mese deludente ma tiene i volumi nell’anno (+0,42%) grazie al contributo positivo di Skoda e Audi. Renault recupera volumi da gennaio (+10%) e sfiora il 12% di quota di mercato. Tra i new comer, la cinese MG archivia un anno con immatricolazioni in crescita di oltre il 30% e una quota di mercato al 2,5% mentre inizia la sua corsa sul mercato italiano Byd che registra 2.886 immatricolazioni, 1.700 solo nell’ultimo trimestre.

 

toyota 8

Ma tra le performance migliori c’è quella messa a segno da Toyota che insieme a Lexus chiude un anno con volumi in crescita del 25% e con una quota di mercato più alta di due punti rispetto al 2023.

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