giorgia meloni andrea orcel giuseppe castagna unicredit banco bpm

LA PAROLA D’ORDINE A PALAZZO CHIGI È UNA SOLA: FERMARE ORCEL – LA FIAMMA MAGICA TURBO-STATALISTA DELLA MELONI PUNTA A INVOCARE IL GOLDEN POWER E FRENARE L’ACQUISTO DEL BANCO BPM, GIUDICATA STRATEGICA DALL’ESECUTIVO, DA PARTE DI UNICREDIT (DUE BANCHE PRIVATE) –AL CENTRO DEI “TIMORI” GOVERNATIVI CI SONO I RAPPORTI DEL NUOVO POLO BANCARIO CON I FRANCESI DI CREDIT AGRICOLE, PROPRIETARI DEL GESTORE AMUNDI (CHE POTREBBE SOSTITUIRE ANIMA, OGGETTO DI UN’OPA DA PARTE DI BPM) - I PALETTI CHE PALAZZO CHIGI POTREBBE IMPORRE CON IL GOLDEN POWER, SONO DUE…

Michele Chicco, Claudia Luise per la stampa - Estratti

 

andrea orcel

Il governo tira dritto sul dossier Unicredit-Banco Bpm e punta ad avviare la procedura formale di golden power. La pre-notifica che i legali di Andrea Orcel hanno inviato a Palazzo Chigi il 13 dicembre non è bastata a placare la politica: dopo meno di un mese di riflessioni, l’esecutivo vuole avere più documenti a disposizione prima di pronunciarsi sull’offerta da 10,1 miliardi di euro promossa su Banco Bpm.

 

Il gruppo di coordinamento che si occupa di valutare le applicazioni di golden power, infatti, ha deliberato che rientra nei casi in cui è possibile l’applicazione e quindi ora si aspetta la notifica dell’operazione da parte di Unicredit per poi avviare il provvedimento che potrà dettare i paletti entro cui muoversi.

 

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fazzolari meloni

Con l’avvio della procedura, Palazzo Chigi guarderà nel dettaglio i documenti che riguardano l’Ops per valutare possibili rischi per Banco Bpm che è giudicata strategica dal governo. Piazza Meda in autunno è stata prescelta come il giusto partner di Montepaschi di Siena, prima che Orcel complicasse i piani del terzo polo e accendesse il risiko bancario. Ma l’idea di legare Siena e Milano resta viva e rallentare la scalata di Unicredit, che ha sempre il suo fronte aperto in Germania con Commerzbank, può essere funzionale a salvare il progetto iniziale.

 

banco bpm

Proprio nei giorni scorsi l’azionariato di Mps ha avuto un nuovo scossone: Delfin, la finanziaria degli eredi Del Vecchio, è salita al 9,78% delle azioni, diventando il primo socio privato di Rocca Salimbeni. E Francesco Gaetano Caltagirone, al 5% ufficialmente, avrebbe arrotondato la sua quota nella libertà di movimento che è concessa sotto il 9,9%. Movimenti che lasciano trasparire fiducia sul futuro di Siena e nelle cartucce del governo per portare al traguardo il progetto del terzo polo. Mentre fonti politiche legate alla maggioranza sottolineano il tentativo ostacolare l’interesse di Orcel per Banco Bpm e indirizzarlo verso un altro obiettivo: Bper.

 

Giuseppe Castagna - PRIMA DELLA SCALA 2024

Guardando a quelli che potrebbero essere i paletti che Palazzo Chigi potrebbe imporre con il golden power, secondo fonti finanziarie gli ambiti di applicazione ipotizzati sono due: si potrebbero, infatti, mettere vincoli per mantenere il numero degli sportelli e tutelare i dipendenti impedendo licenziamenti. Del resto era stato proprio il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, appena Unicredit aveva comunicato l’operazione, a sottolineare che «vedremo, come è noto esiste la golden power. Il governo farà le sue valutazioni». Ora queste valutazioni sono state fatte e il passo successivo sarà proprio definire nel dettaglio cosa comporta la scelta di proseguire nell’applicazione.

 

andrea orcelANDREA ORCEL - FOTO LAPRESSE

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