IL RICATTO DEL TRUMPONE – IL TYCOON LANCIA UN ULTIMATUM ALL’UNIONE EUROPEA: “DEVE COMPENSARE IL TREMENDO DEFICIT CON GLI STATI UNITI ATTRAVERSO L’ACQUISTO DI GRANDI QUANTITÀ DEL NOSTRO GREGGIO E GAS. ALTRIMENTI, SONO DAZI FINO ALLA FINE!!!” – DAVANTI ALLA MINACCIA DI TRUMP DI UNA SPIETATA GUERRA COMMERCIALE, LE CAPITALI EUROPEE FANNO PIPPA E SI DICONO PRONTE A “RAFFORZARE LA COOPERAZIONE CON GLI STATI UNITI”
Estratto dell’articolo di Marco Valsania per “Il Sole 24 Ore”
ursula von der leyen e donald trump a davos nel 2020
Comprate tanto petrolio e gas naturale made in Usa altrimenti scatenerò la furia dei dazi. Donald Trump dà un ultimatum all’Unione europea, brandendo apertamente la minaccia di guerra commerciale contro alleati e non solo rivali – la Cina – quale strumento della sua bellicosa diplomazia al servizio di America First.
«Ho detto all’Unione europea che deve compensare il tremendo deficit con gli Stati Uniti attraverso l’acquisto di grandi quantità del nostro greggio e gas. Altrimenti, sono DAZI fino alla fine!!!!», ha scritto nella notte sulla sua piattaforma Truth Social. Altri due paesi amici, Canada e Messico, sono finiti di recente nel mirino di offensive contro il loro export se non accetteranno le sue richieste [...]
[...] Le risposte arrivate dalle capitali europee sembrano indicare che gli spazi negoziali non sono esauriti e che proprio l’energia può rivelarsi terreno privilegiato per la ricerca di compromessi. L’Unione ha già aumentato gli acquisti in particolare di gas liquefatto made in Usa, quale conseguenza della diversificazione dalle forniture energetiche russe dopo l’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca e ha fatto ora sapere d’essere disposta a fare di più.
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz, che stando a indiscrezioni sarebbe stato nelle ultime ore in contatto con Trump, ha sottolineato che la Germania importa il 90% del suo gas naturale liquefatto dagli Usa. «Ue e Usa hanno economie profondamente integrate – ha aggiunto il portavoce della Commissione europea Olof Gill – siamo pronti a parlare di come rafforzare le nostre relazioni, anche discutendo dei comuni interessi nel settore energetico».
DONALD E MELANIA TRUMP OLAF SCHOLZ
Un diplomatico Ue ha fatto sapere che l’energia è in realtà «una buona opzione» per incrementare l’import di made in Usa, nonostante nella prima parte dell’anno abbia già ricevuto il 48% del gas liquefatto totale in arrivo dall’estero proprio dall’America e il surplus bilaterale annuale di Washington nell’energia abbia raggiunto i 70 miliardi di euro.
[...] La presidente della Commissione Ursula von der Leyen nelle scorse settimane aveva a sua volta inviato un messaggio distensivo al prossimo presidente americano sull’apertura del Vecchio continente a incrementare l’import dagli Usa. E nei giorni scorsi, al termine del vertice dei capi di stato e di governo Ue, il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa ha invocato un «chiaro messaggio: l’Unione europea è impegnata a continuare a lavorare con gli Stati Uniti, pragmaticamente».
Nel 2018, durante la prima amministrazione Trump, una guerra commerciale Usa-Ue era rientrata quando l’Europa si era impegna a nuovo import statunitense. Washington allora aveva deciso dazi su acciaio e alluminio e la Ue aveva risposto annunciando rappresaglie contro marchi americani quali Harley Davidson e Levi’s. [...]