
CREPARE DI NVIDIA – LO STRANO CASO DEL COLOSSO STATUNITENSE DEI MICROCHIP UTILIZZATI PER SVILUPPARE L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE: I DATI DELL’ULTIMA TRIMESTRALE SONO OTTIMI (39,3 MILIARDI DI DOLLARI, +78% RISPETTO ALL'ANNO PRECEDENTE) MA LE QUOTAZIONI IN BORSA SONO CALATE DA 140 A 110 DOLLARI – CHE SUCCEDE? SONO I PRIMI INDIZI DELLA NUOVA BOLLA BIG TECH? FORSE IL MERCATO NON CREDE PIÙ ALLE VALUTAZIONI ATTUALI…
Estratto dell’articolo di Massimo Sideri per www.corriere.it
[...] un curioso giallo si sta impadronendo di Wall Street e del Nasdaq: i conti salgono? Vendiamo. Scendono e gli affari vanno male? Corriamo a fare incetta di azioni. Una catena di eventi che non possiamo più derubricare al caso o a un problema di alfabetizzazione finanziaria.
L’ultimo esempio, molto evidente, si è consumato in questi giorni. La trimestrale più attesa era quella di Nvidia, la società che produce le ormai note GPU, le schede grafiche nate per risolvere i dilemmi degli adolescenti nello scrolling dei giochi e svelatesi le migliori amiche delle complesse moltiplicazioni di fattori che servono per addestrare le intelligenze artificiali.
[...] il ceo più rockstar del momento, Jensen Huang, aveva alzato l’asticella al consueto appuntamento del Ces di Las Vegas. Poi era calato come un fulmine a ciel burrascoso il caso DeepSeek, la versione no frills degli LLM, i Large Language Model, capace di ottenere lo stesso risultato con meno. Un caso di innovazione «frugale» visto che alla sua base c’era il difficoltoso accesso alle GPU Nvidia di ultima generazione a causa del blocco Usa (firmato Biden).
La zampata cinese era valsa un crollo da 147 dollari a 117. Zampata momentanea con recupero a 140. Ora i conti sopra le attese della scorsa settimana hanno riportato le quotazioni di giovedì a 120 dollari circa. In queste ore sono scese ancora fino alla soglia dei 110 dollari.
Cosa sta accadendo? Era già successo con i conti Microsoft. E, in direzione opposta, con Tesla, addirittura salita sulla notizia che le vendite stanno soffrendo. Senza scomodare i bulbi di tulipani, la spiegazione più immediata è che il mercato non crede più alle valutazioni attuali. E, proprio come nell’amore, il serpeggiare dei dubbi non è mai un buon segnale.