“ANDREA BOCELLI 30 - THE CELEBRATION' MI HA RICORDATO MOLTO LA STAGIONE DEI 'PAVAROTTI & FRIENDS', CHE ERA ANCHE UNA FESTA PAESANA” – ALDO GRASSO TUMULA LA SERATA POMPA DEDICATA AL CANTANTE E NE APPROFITTA PER RIFILARE UNA STILETTATA A MICHELLE HUNZIKER: “PERCHÉ, NEL RACCONTO DEI CRONISTI PRESENTI ALL’EVENTO, IL CONCERTO VIENE DESCRITTO IN TERMINI POSITIVI E INVECE, VISTO IN TV, APPARE COME IL TRIONFO DELLA NOIA E DEL KITSCH? PERCHÉ MICHELLE HUNZIKER NON SA PRESENTARE O C’È DELL’ALTRO?”
Estratto dell’articolo di Aldo Grasso per il "Corriere della Sera"
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[…] «Andrea Bocelli 30 - The Celebration» […] mi ha ricordato molto la stagione dei «Pavarotti & Friends» facendo riemergere lo stesso quesito: perché, nel racconto dei cronisti presenti all’evento, il concerto viene generalmente descritto in termini positivi e invece, visto in tv, appare come il trionfo della noia e del kitsch? Perché Michelle Hunziker non sa presentare o c’è dell’altro?
Intanto, quasi una forma di mie scuse postume, Pavarotti, «una delle voci più straordinarie create dal Padreterno» (Muti), è stato il primo a creare un ideale lirico-estetico a portata di mano, la contaminazione dei generi in versione prima serata (il pop con il belcanto, la discoteca con il mito, «Serenata rap» e «Mattinata» di Leoncavallo), gli ospiti famosi ma usciti dalla porta accanto (Milly Carlucci, Lilli Gruber, Mike Bongiorno, Fabio Fazio...).
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Insomma era «Pavarotti & Friends» ma era anche un po’ festa paesana. Bocelli, invece, è più algido, più turistico nello scegliere gli amici: Ed Sheeran, Johnny Depp e Shania Twain, Will Smith, Russell Crowe, Virginia e Matteo Bocelli... Sul palco c’erano anche Laura Pausini, Eros Ramazzotti, Tiziano Ferro ma mi sono sfuggiti. Colpa mia, mi ero distratto.
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