
LA BBC SI È IN-GAZATA – BUFERA SULL’EMITTENTE TELEVISIVA BRITANNICA, CHE È STATA COSTRETTA A RIMUOVERE DALLE SUE PIATTAFORME IL DOCUMENTARIO “GAZA: HOW TO SURVIVE A WARZONE” PER LE TROPPE CRITICHE RICEVUTE – DUE SONO LE ACCUSE CONTESTATE: UNO DEI PROTAGONISTI DEL DOC È IL FIGLIO DEL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA DI HAMAS, MENTRE UNO DEI CAMERAMAN AVREBBE CELEBRATO SUI SOCIAL IL MASSACRO DEL 7 OTTOBRE E CONDIVISO IL VIDEO DI UN UOMO ARMATO MENTRE UCCIDE UN ISRAELIANO – E LA BBC AVREBBE “INSABBIATO” ALCUNE DICHIARAZIONI, CONSIDERATE “ESTREME”, DEI PROTAGONISTI… - VIDEO
Estratto dell’articolo di Greta Privitera per il "Corriere della Sera"
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È Abdullah al-Yazouri il narratore e il primo a parlare. Si rivolge al pubblico e domanda: «Vi siete mai chiesti cosa fareste se il vostro mondo venisse distrutto? Riuscireste a sopravvivere? Dopo tutto quello che abbiamo vissuto, noi possiamo dire che siamo esperti».
[…]. È uno dei bambini protagonisti di «Gaza: how to survive a warzone», un documentario girato per nove mesi nella Striscia e prodotto da una società indipendente di Londra che si chiama Hoyo films.
Un lavoro mandato in onda dalla Bbc che poi ha dovuto rimuovere dalle piattaforme per le troppe critiche ricevute. Due le accuse. La prima: dopo la diffusione del video si è scoperto che Abdullah al-Yazouri è il figlio del viceministro dell’Agricoltura di Hamas. La seconda: per il giornale conservatore del Regno Unito The Telegraph , un cameraman che ha lavorato al documentario, Hatem Rawagh, avrebbe celebrato sui social il massacro del 7 ottobre e avrebbe condiviso il video di un uomo armato mentre uccide un israeliano, seguito da questo commentato: «Tornerai a vedere questo video un milione di volte».
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[…] secondo la Bbc , prima della messa in onda nessuno avrebbe informato l’emittente dell’appartenenza politica della famiglia di Abdullah. […] Domani dovrebbe essere presentato un rapporto interno sulla vicenda.
Uno dei primi a criticare la pubblicazione del film è stato l’ex responsabile di Bbc One Danny Cohen seguito poi da altri giornalisti, politici e commentatori che hanno firmato una lettera per chiedere la rimozione definitiva del documentario. Secondo The Sun , l’emittente avrebbe speso 400.000 sterline «provenienti dalle tasche dei contribuenti».
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[…] Per Cohen «sembra che i bambini siano stati manipolati dai terroristi» e «dobbiamo essere certi che nessuno di questi soldi sia finito nelle mani di Hamas», commentano altri.
L’ultima accusa arrivata alla televisione pubblica con sede a Londra — molto criticata dai conservatori in questo anno e tre mesi di guerra — è quella di aver insabbiato alcune opinioni dei protagonisti perché estreme, mal traducendo alcune parole. Nel racconto sono state anche raccolte testimonianze di gazawi critici nei confronti del gruppo di miliziani palestinesi.
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Dall’altra parte, il Centro internazionale di giustizia per i palestinesi con sede a Londra ha chiesto alla Bbc di «resistere contro questi tentativi di impedire che resoconti di prima mano della vita a Gaza raggiungano il pubblico. Per alcuni, quasi ogni prospettiva palestinese sembra essere considerata inaccettabile. In questo caso, anche se il padre di Abdullah ha avuto un ruolo governativo con Hamas, questo non nega l’esperienza vissuta dal bambino né invalida la sua testimonianza».
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