
“PAPA FRANCESCO CONTINUERÀ A GOVERNARE LA CHIESA. È UN GESUITA” – IL CARDINALE LEONARDO SANDRI: “NELLA COMPAGNIA DI GESÙ I NOVIZI IMPARANO BEN PRESTO IL SENSO E IL VALORE DELL'OBBEDIENZA. SARÀ SCRUPOLOSO NEL SEGUIRE LE PRESCRIZIONI E GLI ESERCIZI INDICATI DAI MEDICI DURANTE LA CONVALESCENZA” – IL CARDINALE ANDERS ARBORELIUS, ARCIVESCOVO DI STOCCOLMA: “NON POTRÀ VIAGGIARE E ASSISTERE A TANTI INCONTRI, MA TROVERÀ UN ALTRO MODO DI ESSERE PAPA. DOVRÀ ESSERE MENO COMUNICATIVO MA SI CONCENTRERÀ SULLE COSE PIÙ IMPORTANTI”
CARDINALE SANDRI, PAPA FRANCESCO GUIDERÀ ANCORA LA CHIESA
(ANSA) - "Magari Francesco, per qualche tempo, non potrà ricevere le persone, o almeno dovrà ridurre le udienze. Però potrà sempre ricevere carte e documenti da tutto il mondo. E continuare a governare la Chiesa".
Lo spiega al Corriere della Sera il cardinale Leonardo Sandri, vice Decano del Collegio cardinalizio. "Jorge Mario Bergoglio è un gesuita e nella compagnia di Gesù e i novizi imparano ben presto il senso e il valore dell'obbedienza - aggiunge - . Così come da giovane dava retta al suo maestro dei novizi penso che ora sarà scrupoloso nel seguire le prescrizioni e gli esercizi indicati dai medici durante la convalescenza.
LA PRIMA FOTO DI PAPA FRANCESCO RICOVERATO AL POLICLINICO GEMELLI - 16 MARZO 2025
Del resto quello che è accaduto è già straordinario - prosegue -. Il ritorno di Francesco in Vaticano è una di quelle sorprese grandi e belle che a volte abbiamo nella vita, grazie a Dio. È una grande gioia. Spero che torni con il sorriso che ha sempre avuto e purtroppo in questi giorni, mentre stava in un letto d'ospedale, non abbiamo potuto vedere".
Certo è difficile pensare ad altri viaggi in giro per il mondo. "Per secoli i Papi non si sono mossi. Nel 1962, il viaggio ad Assisi e Loreto di Giovanni XXIII fu un evento - conclude -. I viaggi internazionali sono cominciati con Paolo VI. Si vedrà, ma non è essenziale".
ARBORELIUS, PAPA TROVERÀ UN ALTRO MODO PER GUIDARE LA CHIESA
fedeli pregano per papa francesco in piazza san pietro 1
(ANSA) - Dopo la malattia Francesco troverà "un altro modo di essere Papa", meno visibile e meno attivo, ma "vorrà trasmettere le cose più importanti che ha in cuore" e troverà "maggiore ascolto" nella Chiesa e nel mondo.
Lo spiega a Repubblica il cardinale Anders Arborelius, arcivescovo di Stoccolma e membro di diversi dicasteri-chiave della Curia romana, in vista delle dimissioni del Papa. "Penso che tutti capiscano che dopo una malattia del genere Francesco non potrà viaggiare, non potrà assistere a tanti incontri.
Sarà piuttosto un Papa in preghiera, farà una vita più nascosta, più tranquilla - prosegue -. Dovrà essere meno comunicativo ma si concentrerà sulle cose più importanti: le sue parole avranno più peso. E se non ha la possibilità di parlare di tante cose e incontrare molte persone, i gesti avranno un'importanza maggiore".
In questo momento della storia la priorità della Chiesa rimane "trasmettere sempre il Vangelo in un mondo travagliato, dare conforto a un mondo che sta perdendo la speranza con conflitti interni e esterni, mostrare il volto di Gesù a chi lo ha dimenticato - spiega -. È un momento cruciale, tutti si domandano cosa accadrà. Mai il bisogno della pace è stato così grande come adesso con quello che succede in Ucraina o a Gaza". "Penso che per questo la voce del Papa sarà ancora più importante, molti la aspettano", conclude.
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