
COME NEL MEDIOEVO: SI VA A CACCIA DELLA RELIQUIA DEL SANTO – INTORNO AL CULTO DEL BEATO CARLO ACUTIS, CHE IL PROSSIMO MESE DIVENTERÀ IL PRIMO “SANTO MILLENNIAL”, SI È SVILUPPATO UN RICCO COMMERCIO DI GADGET E IMMAGINETTE. E SU EBAY SONO ALL’ASTA RELIQUIE DEL RAGAZZO MORTO A 15 ANNI, FORSE TRAFUGATE OPPURE FALSE. UNA CIOCCA DI CAPELLI È GIÀ STATA VENDUTA PER 2.110 EURO – IL VESCOVO DI ASSISI, DOMENICO SORRENTINO, DENUNCIA: “È UN’INGIURIA AL SENTIMENTO RELIGIOSO”
Estratto dell’articolo di Alfio Sciacca per il “Corriere della Sera”
L’ultima richiesta è arrivata da Cuba, dove verranno portate in estate. Per il resto, le reliquie del beato Carlo Acutis sono già state negli Stati Uniti, in Irlanda, Germania, Polonia, Portogallo e persino Sri Lanka e India. Oltre alle decine di volte in altrettante diocesi italiane.
Il culto del giovane morto nel 2006, a 15 anni, per una leucemia fulminante, si è ormai trasformato in qualcosa che anche la Chiesa fatica a decifrare e che, come forse era inevitabile, ha portato qualcuno a pensare di lucrarci sopra mettendo in vendita su eBay reliquie (vere o presunte) del beato che sarà proclamato santo tra un mese.
Giorni fa una ciocca di capelli è stata venduta per 2.110 euro e altre presunte reliquie sono ancora all’asta. Tanto che il vescovo di Assisi, Domenico Sorrentino, ha presentato denuncia e il caso è finito sul tavolo del procuratore di Perugia Roberto Cantone.
Le reliquie
Quelle che stanno facendo il giro del mondo in realtà sono solo tre-quattro. Piccole porzioni di cuore. Le stesse che il 27 aprile verranno portate a Roma, in occasione della canonizzazione. Ne dispone la Diocesi di Assisi che ha anche la custodia del corpo, che riposa nel Santuario della Spogliazione, [...]
Ma in giro di reliquie ce ne sono altre. Alcune sono state donate dal vescovo a varie Curie. Inoltre, fino alla canonizzazione, anche il postulatore può disporre di alcune reliquie. Su eBay viene garantito che quelle in vendita sono corredate di sigillo di autenticità, ma nessuno può ancora dire se sono false, vere o trafugate.
«Anche se fosse tutto inventato — dice monsignor Sorrentino — sarebbe, oltre che una truffa, anche un’ingiuria al sentimento religioso».
Da sempre tra i principali luoghi di pellegrinaggio per chi viene ad Assisi c’è innanzitutto la Basilica di San Francesco, la Porziuncola, a Santa Maria degli Angeli, e poi il Santuario della Spogliazione. Quest’ultimo forse era il meno visitato. Almeno fino a quando, nel 2019, vi sono state traslate le spoglie di Acutis.
Tuta e scarpe da tennis
In una teca di vetro le spoglie di un giovane in tuta e scarpe da ginnastica sono qualcosa di profondamente diverso, e anche molto impattante, rispetto alle tradizionali spoglie di santi che troviamo nei luoghi di culto. Ma ciò non basta a spiegare quello che anche all’interno della Curia viene definito il «fenomeno Acutis». Ieri, in un giovedì qualunque, erano oltre 600 a sostare in raccoglimento davanti al corpo del beato.
Tantissimi gli stranieri. Nel corso del 2024 i visitatori sono stati oltre un milione. Per non parlare delle immaginette con il suo viso sorridente che riempiono le bancarelle di Assisi. Come si spiega? «È la forza di chi ripropone il Vangelo con il linguaggio del nostro tempo — dice il vescovo —. Spesso i giovani sentono le cose della fede come lontane, ma quando si trovano di fronte a un ragazzo con le stesse passioni e interessi, scoprono una dimensione della fede che li cattura. Vedono uno come loro che ha amato la vita, ma ha accolto la morte come San Francesco».
C’è poi qualcosa di indecifrabile, uno strano mix, nella caccia alle reliquie e nella venerazione di un giovane appassionato di tecnologia tanto da essere indicato come il «patrono di Internet». «Sembrano due mondi in contrasto e invece Carlo ci dimostra che non lo sono», aggiunge il vescovo. [...]