
CI SAREBBERO ALMENO QUATTRO PERSONE COINVOLTE NELLA MORTE DI ANDREA PROSPERO, IL 19ENNE CHE SI È TOLTO LA VITA MENTRE ERA IN CHAT CON DUE COETANI, EMANUELE VOLPE E IACOPO RICCIARDI - SI TRATTEREBBE DEI CAPI DELLA BANDA CRIMINALE, CHE FACEVA TRUFFE E FINTE VENDITE ONLINE, A CUI APPARTENEVANO PROSPERO, VOLPE E RICCIARDI - NELLA STANZA DI PROSPERO SONO STATE TROVATE 46 SCHEDE SIM, 5 TELEFONINI E 2 CARTE DI CREDITO (VUOTE): CHI LO AVEVA PAGATO? L'IPOTESI PIÙ PROBABILE È CHE…
ìEstratto dell'articolo di Fulvio Fiano per il “Corriere della Sera”
Criss (Andrea Prospero, il ragazzo che si è ucciso), Valemno (Emanuele Volpe, il 18enne romano con cui era in chat e che lo ha «rafforzato» nella decisione di suicidarsi), Marco (l’altro 18enne, il napoletano, Iacopo Ricciardi, che gli ha spedito l’ossicodone e in casa aveva 14mila euro), Chef (amico di Volpe, che si aggiunge alla conversazione quando il 19enne è già in fin di vita e rischia come lui un’accusa di omissione di soccorso), Thomas Burberry.
Volti, nickname e profili di una storia ancora da scrivere e che coinvolgerebbe, a un livello superiore a questo gruppo di appena maggiorenni, almeno altre quattro persone. I capi dell’organizzazione che faceva truffe e finte vendite online, o quanto meno, i referenti più diretti di quelli che erano la «manovalanza».
A loro, reclutatori di ragazzi insospettabili e vulnerabili, e fornitori di strumenti e knowhow dei raggiri, punta l’inchiesta affidata dalla Procura di Perugia alla squadra mobile e alla polizia postale, pur con la consapevolezza che rintracciarli non sarà affatto facile. Sia perché la chat era impostata per non lasciare tracce (con la cancellazione automatica dei messaggi), sia perché dal 24 gennaio, pur con la rapidità delle indagini che hanno portato a Volpe e Ricciardi, il tempo per far sparire ogni prova c’è stato.
Il sistema era basato sulla irrintracciabilità, come confermano le 46 schede telefoniche e i cinque telefoni dati in uso a Prospero (a cui accedeva con profili diversi). […] Chi gli aveva fornito quelle schede e le due carte di credito trovate senza un euro? In che modo veniva pagato? Se aveva messo da parte una pur piccola cifra, dove la custodiva? La polizia indaga non escludendo che si tratti di Bitcoin.
Le 7 dosi di ossicodone, 170 milligrammi totali, pagate 170 euro, aprono poi un altro spaccato. Prospero le avrebbe ricevute da Ricciardi a cui a sua volta le aveva inviate Volpe. Quest’ultimo, figlio di infermieri, era già finito nei guai settimane prima perché trovato in possesso di sostanze analoghe, ottenute forse proprio sfruttando il mestiere dei genitori (a loro insaputa).
La triangolazione con Ricciardi era un modo per sviarne la provenienza. Ma dalla stessa chat Prospero era riuscito ad acquistare Xanax senza ricetta. Partendo da queste transazioni, quello dei pagamenti è l’altro sentiero seguito per trovare altri complici.
E ancora: Andrea era in ritardo col versamento della rata di affitto della stanza presa per due mesi a mille euro: qualcuno doveva pagarla per lui? […] A settembre si era trasferito a Perugia per studiare informatica e a novembre aveva comprato un pc da 300 euro. A gennaio il rifugio segreto. Segni forse di un maggior coinvolgimento in quelle attività che teneva nascoste. […]