DAVOS ASPETTA TRUMP E TREMA PER LA GUERRA DEI DAZI – MENTRE I SIGNORI DELL’HI-TECH SONO IN FILA A WASHINGTON PER BACIARE LA PANTOFOLA AL PRESIDENTE, AL WORLD ECONOMIC FORUM IN SVIZZERA ECONOMISTI E BANCHIERI SONO PREOCCUPATI PER L’IMPATTO DELLA NUOVA DOTTRINA A STELLE E STRISCE, CHE PREVEDE UNA GUERRA COMMERCIALE ALL’EUROPA E SVOLTE PROTEZIONISTICHE – “THE DONALD” INTERVERRÀ GIOVEDÌ AL FORUM. E GLI ESPERTI SI ASPETTANO CHE USERÀ TONI DURI...
Estratto dell’articolo di Giuseppe Bottero per “la Stampa”
DAVOS – WORLD ECONOMIC FORUM 2025
È la Davos della grande incertezza, senza buona parte dei signori dell'hi-tech - in fila a Washington a baciare la pantofola di sua maestà Donald Trump – e con un'Europa sotto assedio. Da una parte la nuova America, che minaccia dazi e svolte protezionistiche; dall'altra la Cina, il cui Pil, nonostante qualche turbolenza, quest'anno dovrebbe registrare un altro balzo in avanti del 5%.
Sulla neve svizzera economisti e banchieri cercano di capire quanto sarà violento l'impatto della dottrina a stelle e strisce: il presidente "versione 2.0" farà il blitz, giovedì, in collegamento, così come Zelensky, presente sì ma in videoconferenza.
donald trump balla ymca con i village people
[…] ovviamente l'attenzione è puntata sulla Casa Bianca, dove il tycoon e il suo ingombrante braccio destro, Elon Musk – evocato ovunque – promettono di cambiare tutto già nelle prossime ore. «Il nostro incontro annuale arriva in un momento segnato da un livello di incertezza globale maggiore rispetto a quanto visto in una generazione, guidato da tensioni geopolitiche e frammentazione economica - ammette il norvegese Børge Brende, numero uno del World Economic Forum -. In questo clima più instabile l'unico modo per affrontare sfide urgenti e sbloccare nuove opportunità è attraverso approcci innovativi e cooperativi».
[…] Per l'Italia ci sarà il ministro Schillaci, a discutere di sanitá e microbi. Se proprio da Davos, nel 2018, Trump battezzò l'America First, e nel 2020 sferrò l'attacco ai «profeti di sventura», ora nella capitale di quel multilateralismo che The Donald vuole rottamare si cerca di decifrare i toni di un intervento attesissimo. Anche se, ammette un osservatore, «difficilmente farà passi indietro».
DAVOS – WORLD ECONOMIC FORUM 2025
Lo sa bene la direttrice generale del Fondo Monetario Internazionale, Kristalina Georgieva, che si presenterà al summit con un dossier spietato. Gli studiosi dell'Fmi hanno messo nero su bianco che una intensificazione delle politiche protezionistiche «potrebbe esacerbare le tensioni, ridurre gli investimenti, ridurre l'efficienza del mercato, distorcere i flussi e interrompere nuovamente le catene di approvvigionamento».
Mentre gli esperti del World Economic Forum (Wef), nel loro "Global Risks Report", sono ancora più pessimisti e già parlano di «un quadro piuttosto cupo per i decenni a venire». Il rapporto di Davos rivela infatti che quasi due terzi degli oltre 900 accademici, politici e business leader consultati «prevedono un panorama globale turbolento entro il 2035». E oltre la metà vede «una certa instabilità» già «nei prossimi due anni».
elon musk e donald trump capital one washington
Se da Bruxelles il leader del Ppe Manfred Weber avverte che a una guerra dei dazi «l'Europa saprà reagire», nella patria del commercio senza barriere si fanno i conti e si studiano vie d'uscita: secondo l'89% della "business community", siamo alle porte di «una guerra commerciale di ritorsioni e restrizioni commerciali fra gli Usa e la Cina». Meglio trattare, suggeriscono i capitani d'impresa, che con pragmatismo si affidano ai partner commerciali storici e si preparano a studiare la nuova star Milei. [...]
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