"PER TUTTA LA PARTITA MI HA CHIAMATO 'SCIMMIA' E NEGRO DI MERDA” - DURANTE UNA PARTITA DI PRIMA CATEGORIA IN PROVINCIA DI REGGIO EMILIA, IL DIFENSORE DELLA RUBIERESE, AFZAZ ILYAS, 25 ANNI, HA SFERRATO UN PUGNO AL VOLTO ALL'ATTACCANTE AVVERSARIO, CHE ORA E' RICOVERATO NEL REPARTO MAXILLO-FACCIALE - IL RACCONTO: “IO E I MIEI COMPAGNI ABBIAMO FATTO PRESENTE CHE MI STAVA OFFENDENDO SIA ALL'ARBITRO CHE ALL'ALLENATORE AVVERSARIO. MA NESSUNO HA FATTO NIENTE. NON MI SONO SENTITO TUTELATO. ALL'ENNESIMO INSULTO, SONO IMPAZZITO E L'HO COLPITO. HO REAGITO NELLA MANIERA SBAGLIATA MA LA SITUAZIONE ERA DIVENTATA PESANTE..."
(ANSA) - REGGIO EMILIA, 20 GEN - Ha sferrato un pugno ad un avversario, accusandolo di avergli rivolto insulti razzisti. L'episodio è accaduto ieri pomeriggio a Barco di Bibbiano, nel Reggiano, durante la partita di calcio dilettanti Boca Barco-Rubierese, valida per il campionato di Prima categoria (Girone C).
A riportare la notizia è il Resto del Carlino di Reggio Emilia. A metà del secondo tempo, il difensore della Rubierese, Afzaz Ilyas, 25 anni, è stato espulso dall'arbitro dopo aver sferrato un pugno al volto all'attaccante avversario Simone Costa, 24 anni.
Quest'ultimo è stato portato poi all'ospedale Maggiore di Parma, ricoverato nel reparto maxillo-facciale. Afzaz, italiano e nato da genitori marocchini a Pavullo nel Frignano (nel modenese), lo accusa: "Per tutta la partita mi ha chiamato 'scimmia' e negro di m... - ha raccontato - Io e i miei compagni lo abbiamo fatto presente all'arbitro e all'allenatore avversario. Ma nessuno ha fatto niente. Non mi sono sentito tutelato. All'ennesimo insulto, sono impazzito e l'ho colpito".
Ma si è pentito: "Ho reagito nella maniera più sbagliata possibile. Non sono un violento, non sono mai stato espulso in carriera. Ma la situazione era diventata pesante e ho perso la testa. Negli spogliatoi ho pianto, sono pronto a chiedergli scusa e lo chiamerò a telefono. Ma il razzismo nel calcio non deve esistere e vorrei si scusasse anche lui". Il presidente del Boca Barco, Enzo Guerri ha replicato: "Io non ho sentito questi insulti così come nessuno li ha sentiti. Se ci sono stati non è bello ed è sicuramente un fatto da condannare. Ma niente può giustificare ciò che ha fatto, dando un pugno al nostro ragazzo. Questa violenza è inaccettabile".