CONDANNATO A QUATTRO ANNI CHRISTOPHE RUGGIA, REGISTA 60ENNE ACCUSATO DI AVER ABUSATO DELL'ATTRICE 35ENNE ADÈLE HAENEL QUANDO LEI AVEVA TRA I 12 E 14 ANNI - I DUE SI ERANO CONOSCIUTI SUL SET DEL FILM "LES DIABLES", NEL 2001, E L'UOMO AVEVA CONVINTO LA RAGAZZA A PASSARE DEI POMERIGGI A CASA SUA - MENTRE PARLAVANO DI CINEMA, RUGGIA ALLUNGAVA LE MANI SULLA RAGAZZINA CHE, DOPO 20 ANNI, HA RIVELATO GLI ABUSI AL GIORNALE "MEDIAPART"...
Estratto dell’articolo di Stefano Montefiori per il "Corriere della Sera"
adele haenel in l'apollonide souvenirs de la maison close
Il tribunale di Parigi ieri ha condannato il regista Christophe Ruggia a quattro anni di reclusione, dei quali due con la condizionale e due da scontare con il braccialetto elettronico. Ruggia, oggi 60enne, era sotto processo per aver aggredito sessualmente Adèle Haenel, oggi 35enne, che all’epoca dei fatti aveva tra i 12 e i 14 anni.
I giudici sono giunti alla convinzione che Ruggia avesse «imposto» ad Adèle Haenel «gesti e comportamenti sessualizzati» e che l’avesse «isolata da chi le stava intorno». L’avvocato del regista ha annunciato il ricorso in appello contro la condanna, ma il tribunale ha stabilito che la sentenza deve essere eseguita subito in via provvisoria.
adele haenel christophe ruggia
Nonostante l’appello, Christophe Ruggia sarà dotato di un braccialetto elettronico dopo un incontro con il giudice incaricato dell’esecuzione della sentenza. Il processo ha permesso di ricostruire la relazione di dominio psicologico e di abusi messa in atto dal regista dopo le riprese del film Les Diables nel 2001, in cui Adèle Haenel aveva mosso i primi passi come attrice all’età di 11 anni. Dopo averla conosciuta sul set, Ruggia ha convinto la giovane pre-adolescente a passare i sabati pomeriggio a casa sua.
Haenel ha raccontato che Ruggia le offriva sempre la stessa merenda, «biscotti e aranciata», e la invitava a sedersi con lui sul divano dove lui le parlava di cinema con noncuranza mentre la toccava. Nel 2019, Adèle Haenel si è confidata per la prima volta con il giornale d’inchiesta Mediapart accusando Christophe Ruggia di aver abusato di lei durante all’incirca 120 incontri.
Il regista si è difeso affermando di non aver mai toccato l’adolescente e definendosi vittima di un movimento MeToo «che mi è crollato addosso». All’uscita dall’aula, Adèle Haenel ha ricevuto un lungo applauso e grida di incoraggiamento. Il tribunale ha anche condannato Christophe Ruggia a risarcire Adèle Haenel con 15 mila euro per il danno morale e 20 mila per gli anni di consulenza psicologica. [...]
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