
ITALIA MIGNOTTARA - TRA I CLIENTI DELLA "GINTONERIA" DI DAVIDE LACERENZA C'ERANO UN MILITARE, UN CONSIGLIERE COMUNALE DI UN PAESE LUCANO DI FRATELLI D'ITALIA E UN UOMO DI OSTUNI CHE, TRA UNA SNIFFATA E L'ALTRA, GIOCAVA A SCACCHI CON LACERENZA - IL TITOLARE DEL LOCALE 59ENNE È FINITO AI DOMICILIARI CON L'ACCUSA DI SPACCIO E SFRUTTAMENTO DELLA PROSTITUZIONE - TRA LE "SIGNORINE" CHE LAVORAVANO NELLA GINTONERIA C'ERA UNA "BIONDA PUGLIESE" MOLTO RICHIESTA DAI CLIENTI - NEL PRIVÉ ("LA MALMAISON") ERANO STATE PIAZZATE DELLE TELECAMERE, ATTRAVERSO LE QUALI STEFANIA NOBILE (ANCHE LEI AI DOMICILIARI) E WANNA MARCHI CONTROLLAVANO COSA ACCADEVA...
LA ESCORT DI BARI, LO SCACCHISTA DI OSTUNI: ECCO I PUGLIESI TRA I CLIENTI DI LACERENZA
Estratto dell'articolo di Massimiliano Scagliarini per www.lagazzettadelmezzogiorno.it
DAVIDE LACERENZA IN TRIBUNALE A MILANO - FOTO LAPRESSE - 1
C’era un tizio di Ostuni che prima di assaggiare la cocaina gioca a scacchi con il titolare. C’era il militare, consigliere comunale in un Comune del Potentino, che ottiene gratis le escort in segno di rispetto.
E c’era anche una ventenne barese tra le escort che si alternavano a Milano nella Gintoneria di Davide Lacerenza, l’influencer finito ai domiciliari il 4 marzo (con la ex compagna Stefania Nobile e il braccio destro Davide Ariganello) per autoriciclaggio, sfruttamento della prostituzione e per detenzione e spaccio degli stupefacenti che offriva nel suo locale.
L’indagine della Finanza non riguarda i clienti né le ragazze che Lacerenza, 59 anni, nato a Milano con padre di Foggia, secondo l’accusa avrebbe procurato agli ospiti del locale. Ma il gip Alessandra De Fazio, che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare a carico del ristoratore e della ex compagna (figlia di Wanna Marchi e ritenuta estranea alle accuse in materia di stupefacenti), ha ricostruito decine di serate per documentare quanto accadeva nella Gintoneria e nel privè «La Mailmaison». [...]
E dunque ecco, tra le ragazze più gettonate, «la bionda pugliese». È una ventenne barese, D., che sembra una habituee del locale e che sul suo profilo social sfoggia frequentazioni con personaggi attigui ai clan della città vecchia di Bari. A luglio 2024 Ariganello viene intercettato mentre organizza «un tavolo pesante» per tre clienti di Modena, ai quali propone tre «cavalle» tra cui la ventenne di Bari. «Sì te la posso chiamare la bionda la pugliese? La pugliese? te la chiamo io?», chiede Ariganello a uno dei tre clienti che mostra di conoscere già la ragazza. «Sì chiamami D. sì sì sì»...
LACERENZA, TELECAMERE NEL PRIVÉ DELLA GINTONERIA: "I CLIENTI SAPEVANO". COSA SUCCEDEVA NELL'UNICO ANGOLO BUIO
"Aspetta un secondo, han coperto le telecamere qua, mi so accorto adesso". A parlare è Davide Lacerenza che esprime disappunto accorgendosi che qualcuno aveva oscurato gli obiettivi con i giubbotti.
clotilde conca davide lacerenza 1
Così nessuno poteva più vedere in diretta quello che accadeva nel privé della Gintoneria, nella Malmaison, il locale rosa, "con la serranda sempre abbassata" che sorgeva dall'altra parte della strada rispetto al locale di via Napo Torriani. E in quelle stanze con la moquette rosa e un soppalco con i divanetti sembra ci fossero diverse telecamere.
"Il locale in questione è dotato di telecamere. Una volta che i clienti entrano nel locale rosa la saracinesca viene richiusa. I clienti sono consapevoli di essere video ripresi". La testimonianza è agli atti dell'inchiesta della guardia di finanza che ha portato alla luce un presunto giro di prostituzione con escort di lusso e consumo di droga di cui è accusato Davide Lacarenza e la sua ex compagna e socia Stefania Nobile anche se la donna figura assunta solamente come dipendente. E sarebbe stata proprio lei a controllare attraverso le telecamere che cosa succedeva nel locale.
Un punto cieco, dove gli occhi elettronici non arrivavano però c'era. In cucina non c'erano telecamere. E a chiarire questo aspetto è sempre una conversazione che vede Lacerenza impegnato a parlare con una donna e a suggerirle un posto dove poter consumare droga senza essere visti, come si legge nell'ordinanza. "Fai finta di niente, vai in cucina, non fare così". E ancora: "A te non l'abbiam detto.. delle telecamere?".
"Io c'ho 20 telecamere qua. Dentro in cucina non ci son le telecamere". E infine il riferimento all'attività di controllo della Nobile: "Le telecamere, le vede Stefania".
Ma sugli occhi elettronici torna anche Vanna Marchi, madre della Nobile: "Ogni due ore ci svegliamo, guardiamo cos'è che fa lui perchè lei vede dalle telecamere no?" come si legge agli atti dell'inchiesta per cui la donna - si precisa - non è indagata. [...]
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DAVIDE LACERENZA STEFANIA NOBILE
wanna marchi stefania nobile davide lacerenza
DAVIDE LACERENZA
COCAINA ALL INTERNO DELLA GINTONERIA DI DAVIDE LACERENZA
AUTOBIOGRAFIA DI DAVIDE LACERENZA
DAVIDE LACERENZA IN FERRARI
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DAVIDE LACERENZA
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DAVIDE LACERENZA IN TRIBUNALE A MILANO - FOTO LAPRESSE - 3