
SARA’ VERA TREGUA? – AL TERMINE DEI COLLOQUI A RIAD CON LE DELEGAZIONI DI RUSSIA E UCRAINA, LA CASA BIANCA HA DIFFUSO DUE NOTE PARALLELE – PREVISTI CINQUE PUNTI PER UN CESSATE IL FUOCO. QUATTRO SONO IDENTICI IN ENTRAMBE LE VERSIONI: TREGUA SUL MAR NERO, STOP ALLE BOMBE SULLE CENTRALI ELETTRICHE, RUOLO DI PAESI TERZI, PACE DURATURA – MA NELLA VERSIONE DI MOSCA, GLI USA SI IMPEGNANO “A RISTABILIRE L'ACCESSO DELLA RUSSIA SUL MERCATO MONDIALE DEI PRODOTTI AGRICOLI”. IN QUELLA DI KIEV SI PARLA DI “SCAMBIO DI PRIGIONIERI DI GUERRA E IL RILASCIO DI BAMBINI DETENUTI”
Estratto dell’articolo di Claudio Del Frate per www.corriere.it
La Casa Bianca ha diffuso nel pomeriggio due note parallele riguardanti i colloqui avuti a Riad con le delegazioni di Russia e Ucraina: riassumono entrambi i termini per concordare un cessate il fuoco e si articolano in cinque punti. Quattro di questi sono identici, parola per parola, sia nella versione riservata a Mosca che in quella rivolta a Kiev.
Solo il secondo fa differenza: mentre in quello riguardante i colloqui con i russi si parla della possibilità che Mosca torni a vendere grano e altri prodotti sui mercati internazionali, nell'altro Washington si impegna a far tornare a casa prigionieri di guerra e bambini ucraini trattenuti dai russi. Sono le linee lungo le quali dovrebbero proseguire le trattative.
Primo punto: tregua sul mar Nero
DOCUMENTO DELLA CASA BIANCA DOPO I COLLOQUI DI RIAD CON RUSSIA E UCRAINA
E' un punto identico nelle due versioni: «Gli Stati Uniti (e l'Ucraina e la Russia) hanno concordato, per assicurare una navigazione sicura, di eliminare l'uso della forza e di prevenire l'uso di navi commerciali per scopi militari sul mar Nero».
Secondo punto (versione Kiev): i bambini e i prigionieri
«Gli Stati Uniti e l'Ucraina concordano che gli Stati Uniti si impegneranno a sostenere l'obiettivo dello scambio di prigionieri di guerra, il rilascio di bambini detenuti e il ritorno dei bambini ucraini deportati con la forza».
Secondo punto (versione Mosca): il commercio del grano
«Gli Stati Uniti aiuteranno a ristabilire l'accesso della Russia sul mercato mondiale dei prodotti agricoli e dei fertilizzanti, abbassare i costi delle assicurazioni marittime, ampliare l'accesso ai porti e ai sistemi di pagamento per quel genere di transazioni».
Terzo punto: stop alle bombe sulle centrali
volodymyr zelensky donald trump e jd vance - studio ovale
«Gli Stati Uniti (e L'Ucraina e la Russia) concordano di sviluppare misure per completare l'accordo che vieta bombardamenti su centrali elettriche di Russia e Ucraina». Scompare dunque l'estensione della tregua sulle infrastrutture civili.
Quarto punto: i Paesi terzi
«Gli Stati Uniti (la Russia e l'Ucraina) apprezzano i buoni uffici di Paesi terzi per sostenere il mantenimento di accordi sull'energia e la navigazione».
Quinto punto: la pace duratura
«Gli Stati Uniti (la Russia e l'Ucraina) continueranno a lavorare per raggiungere l'obiettivo di una pace duratura».
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La reazione del Cremlino: «Prima stop alle sanzioni»
La Russia ha pubblicato una sua dichiarazione in merito ai negoziati in cui alza il prezzo per acconsentire alla tregua sul mar Nero. In particolare si chiede: togliere le sanzioni a una serie di banche russe ora escluse dai circuiti internazionali; togliere le sanzioni all'export di cibo e fertilizzanti; togliere il diveto di approdo nei porti alle navi russe.
La reazione di Zelensky: «Sono buone misure»
volodymyr zelensky e donald trump allo studio ovale
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che il suo Paese intende «attuare» gli accordi annunciati dalla Casa Bianca, in particolare una tregua nel Mar Nero tra Kiev e Mosca, definendoli «buone misure». «Nessuno può accusare l'Ucraina di non muoversi verso una pace sostenibile» ha dichiarato il presidente ucraino in una conferenza stampa.