
IN SPAGNA E’ STATA SGOMINATA UNA RETE DI TRE PERSONE CHE AIUTAVA L'OLIGARCA RUSSA MARINA SECHINA, EX MOGLIE DEL POTENTE IGOR SECHIN, A ELUDERE LE SANZIONI, EVITANDO CHE IL SUO PATRIMONIO MILIONARIO IN ANDALUSIA FOSSE SEQUESTRATO (TRA CUI UNA TENUTA DI LUSSO, DUE LOCALI COMMERCIALI E UNA BENTLEY DA MEZZO MILIONE DI EURO) - LA DONNA E’ INCLUSA NELLA LISTA DELLE FIGURE SANZIONATE DALL'UE DOPO L'INVASIONE RUSSA IN UCRAINA PER I SUOI STRETTI RAPPORTI CON IL CREMLINO…
(ANSA) - MADRID, 24 MAR - La polizia spagnola a Marbella, in Andalusia, ha sgominato una rete che. secondo l'accusa, aiutava l'oligarca russa Marina Sechina, ex moglie del potente Igor Sechin e inclusa nella lista delle figure sanzionate dall'Ue dopo l'invasione russa in Ucraina per la sua stretta relazione con il Cremlino, a eludere le sanzioni, evitando che il suo patrimonio milionario sulla Costa del Sol fosse sequestrato.
Patrimonio, ha reso noto la polizia, che includeva fra l'altro una tenuta di lusso e due locali commerciali sul cosìddetto 'Miglio d'oro' di Marbella, nota località turistica del jet set sulla Costa del Sol, poi sequestrati. E una Bentley modello Mulsanne, dal valore stimato di mezzo milione di euro, di proprietà della Sechina fino a novembre 2023.
L'auto è stata poi venduta al suo figliastro, attualmente ricercato per questi fatti e che la presunta rete è riuscita a portare fuori dalla Spagna in un container partito dal porto di Malaga con destinazione Oman, assieme ad altri beni di valore, per evitare il sequestro internazionale.
L'indagine, ribattezzata Operazione Stal, avviata nel giugno 2023, ha portato all'arresto di due persone, un avvocato e suoi fratello, mentre una terza è ricercata. Sono accusati dal Tribunale di Marbella di aver creato in Spagna "un'attività giuridica fittizia, falsificando documenti commerciali e doganali" per evitare che i beni fossero collegati all'oligarca.
I due arrestati stati rimessi in libertà con misure cautelari. Marina Sechina è proprietaria, fra l'altro, di Llc Stankoflot, una società che riceve contratti governativi russi senza gare d'appalto, come indicato nel Diario Ufficiale dell'Unione Europea citato da El Pais, e di una partecipazione in Rk-Telecom.