cimitero

L'ETERNO RIPOSO? NON È ETERNO - PIERLUIGI PANZA: "A MILANO SI POTRÀ ESSERE SEPOLTI CON IL PIÙ FEDELE AMICO, IL PROPRIO CANE O GATTO. MA DOVE E PER QUANTO? LE TOMBE SONO DEGLI 'AIRBNB' IN UN POSTO MANCO SCELTO DA TE, IL CIMITERO È A ROTAZIONE, PER ESIGENZE DI SPAZIO - QUANDO UN "CONCESSIONARIO" FIRMA UN CONTRATTO PER UNA TOMBA PERENNE È UN IMBROGLIO, POICHÉ SIGNIFICA 99 ANNI. LE SEPOLTURE PERENNI SONO ANTERIORI AL 1975, MA ANCHE IN QUESTO CASO I COMUNI TENDONO A RIAPPROPRIARSI DEL POSTO PER RIDARLO IN CONCESSIONE..."

Articoli correlati

A MILANO GLI ANIMALI DOMESTICI POTRANNO ESSERE SEPOLTI CON I PROPRI PADRONI...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA PIERLUIGI PANZA:

 

2 cimitero monumentale di milano famedio

Di per sé la decisione è “bellissima”: a Milano (e presto altrove) si potrà essere sepolti con il più fedele amico, il proprio cane o gatto. Ma sepolti dove e per quanto? Con due leggi, del 1975 e del 1990 (a Milano e altrove anche con successive norme di Polizia mortuaria) la modernità ha dichiarato guerra a Foscolo e alla sua “corrispondenza di amorosi sensi” tra vivi e morti, con o senza cani da guardia.

 

Si fa presto a dire che i giovani non amano più la storia: il suo culto si basava su una comunità che mirava al futuro osservando i resti del passato. Ci sono molte più vite nel passato che nel presente, scriveva Marguerite Yourcenar, peccato che queste presenze ingombranti vengano immediatamente cancellate. Niente morti, niente dolore, niente storia.

 

1 cimitero monumentale di milano

Le sepolture “perenni” non esistono più: quando un “concessionario” (così si chiama) firma un contratto per una tomba perenne è un imbroglio, poiché significa 99 anni. Le sepolture veramente perenni sono anteriori al 1975, ma anche in questo caso i comuni tendono a riappropriarsi del posto per ridarlo in concessione e ricavarne gli oneri (con qualche oscillazione nelle interpretazioni giuridiche).

 

A parte le tombe di famiglia (99 anni), uno non può scegliersi il posto dove passare il tempo della morte: per legge si viene sepolti nel luogo di residenza oppure dove si muore. Tu puoi scegliere e comprarti tutto nella contemporanea società liquida e dei diritti estesi all’infinito tranne dove passare il resto del tuo tempo, acquistandolo in proprietà permanente, una tomba.

 

PIERLUIGI PANZA

Milano (che del resto “non ombra pose al suo Parini”) vieta pure l’acquisto di un posto-tomba a chi ha meno di 70 anni o ha dei parenti. Prendi quel che ti danno last-minute e non puoi starci a lungo: il tempo concesso per la “mineralizzazione” del corpo del defunto è di 15 anni (oppure 20 o 30 a seconda delle modalità). Poi vieni sloggiato: ossario comune oppure ceneri disperse nel Giardino della Memoria. Questo quando va bene perché pare che altrove, tipo a Madrid, dopo la cremazione dei resti la dispersione avvenga direttamente in discarica.

 

Spesso tra i giovani l’orientamento è verso la cremazione (“intanto quando son morto…” ecc. ecc.). Si dice che puoi conservare le ceneri del defunto a casa, ma questo se c’è un familiare che firma e le conserva in posto “ispezionabile” (per legge) e solo per la durata della sua vita. Poi siamo da capo: ceneri in cimitero e dispersione nel Guardino comune. Non puoi disperderle subito dove vuoi, perché è reato.

 

cimitero milano

La Chiesa, secolare perno del culto dei defunti, è poco reattiva sul tema. Cede di malavoglia sulla cremazione, sottolineando la preferenza per la inumazione del corpo nell’attesa della fine dei tempi, ma finge di non sapere che siamo di fronte a una semplice rotazione che spinge di 15-30 anni più avanti la dispersione. L’assenza di una presa di posizione è abbastanza una ipocrisia.

 

Nella cappella di famiglia, dove puoi stare 99 anni, è stabilito che possono entrarci il concessionario firmatario e parenti sino al IV grado: se hai un amico non puoi metterlo, il cane, ora, forse sì. Se l’ha comprata il bisnonno prima del 1975 fai in tempo ad entrarci (anche col cane), ma ci resterai poco e poi ti sloggeranno anche da lì e la rimetteranno in vendita. Il comune si fa carico di tutto in città (parchi, binari del tram, metropolitane…), ma non delle tombe: perché?

 

PIERLUIGI PANZA

Un giorno Aldo Busi mi disse che era “tempo di tornare alle fosse comuni” e, di fatto, lo siamo già, perché la pace perpetua in cimitero non c’è. Si resta in pace solo nei cimiteri di guerra: oggi abbiamo lapidi e resti indisturbati dei soldati morti nelle due Guerre mondiali, ma pochi di coloro che vissero ai tempi della Grande Guerra stanno riposando in sepoltura: li hanno già sloggiati.

 

Si posano le pietre d’inciampo per i deportati dal ’43, ma le lapidi di common citizen del ’43 sopravvivono, ormai, solo nei cimiteri dei paesi dove il calo demografico consente al defunto di riposare in pace perché il suo posto non è richiesto. Se vuoi la pace perpetua ti conviene diventare residente di un paese in via di estinzione. Anche se poi, probabilmente, ti chiuderanno il cimitero.

 

A contrario del culto per la morte, sul quale si rimanda al bel libro di Philippe Aries “Storia della morte in Occidente”, il contemporaneo mondo dell’eterno presente global e pragmatico prevede che nella tomba tu ci possa entrare con il cane; ma è un airB&B di una quindicina d’anni. Un airB&B in un posto manco scelto da te. Il cimitero è a rotazione, per esigenze di spazio (ancora i costruttori? Ci vuole un altro Salva-Milano?). Non puoi farti una tomba nel giardino (salvo casi estremamente particolari, come quello di Silvio Berlusconi) e nemmeno essere sepolto nelle chiese, anche da cremato per consumare meno spazio (previa lauta donazione).

 

BEPPE SALA SAN SIRO

In compenso, la cultura digitale favorirà la conservazione di materiale audiovisivo sul trapassato (già adesso, involontariamente ma non senza colpa, Facebook ti invita a fare gli auguri di compleanno a persone decedute) e la AI ti consentirà di parlare con il defunto che ti risponderà tramite elaborazione algoritmica del materiale in possesso dei data base. Ciò è raccontato in “Black mirror” e ci sono studi americani sui quali si è soffermato il “New York Times” (“Ciao nonna, come mi devo vestire oggi?” – “Met-ti il tail-leur nero” risponde la voce metallica). 

 

cimitero milano

I nuovi cimiteri, per lo più composti di urne cinerarie 15-30ennali non ancora disperse, potranno essere verticali. Come in tutto, la contemporaneità muove massima guerra alla memoria personale-affettiva e alla cultura materiale. La cattiva coscienza dello smemorato individuo contemporaneo pensa di salvarsi con il ricorso ai grandi “memorizzatori sociali” (data-base) che conserveranno, senza nessuna fatica di andare al cimitero (questa, semmai, sarà delegata a società specializzate come, un tempo, ci furono i “piagnoni”), i ricordi digitali degli ex. Cani e gatti vengono con noi al cimitero, ma solo per precipitare in un oblio mai così rapido nella storia dell’Umanità.

Pierluigi Panza

Ultimi Dagoreport

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. LA QUESTIONE DELLA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA SI INGARBUGLIA – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…