
COME SI ''COPRE'' UNA TRUFFA ALLO STATO, CHE POTEVA DI COINVOLGERE POTERI IN ALTO E, NELLO STESSO TEMPO, EVITANDO AGLI AUTORI DI ANDARE IN GALERA? SI PATTEGGIA! – L’EX DG DI SOGEI, PAOLINO IORIO, E L’IMPRENDITORE MASSIMO ROSSI HANNO PATTEGGIATO UNA PENA DI TRE ANNI PER CORRUZIONE, NELL’AMBITO DELL’INCHIESTA SUGLI APPALTI INFORMATICI – I DUE ERANO STATI ARRESTATI IN FLAGRANZA DI REATO, MENTRE IORIO INTASCAVA UNA MAZZETTA DA 15 MILA EURO (E ALTRI 100 MILA LI AVEVA IN CASA) – CON UNA PROPOSTA DI RISARCIMENTO DI 250 MILA EURO, L'EX DIRIGENTE PUBBLICO TORNA LIBERO, A ROSSI VIENE CONCESSA LA POSSIBILITÀ DI USCIRE DAI DOMICILIARI PER DUE ORE E MEZZA AL GIORNO...
Estratto dell’articolo di www.lapresse.it
L’ex direttore generale della società di consulenza informatica per la pubblica amministrazione Sogei, Paolino Iorio, e l’imprenditore Massimo Rossi hanno patteggiato una pena di tre anni per corruzione davanti al Gip del Tribunale di Roma, nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti informatici che nel 2024 aveva visto l’arresto di entrambi.
Il giudice ha disposto per Iorio la revoca della custodia cautelare agli arresti domiciliari, mentre a Rossi viene concessa la possibilità di uscire dai domiciliari per due ore e mezza al giorno. Entrambi hanno proposto un risarcimento di 250 mila euro.
Iorio e Rossi erano stati arrestati lo scorso ottobre in un’inchiesta della procura di Roma per corruzione relativa a diverse procedure d’appalto: l’arresto è avvenuto in flagranza di reato dopo che Rossi aveva versato una presunta tangente di 15mila euro nelle mani di Paolino Iorio. […]