“LE MIE FOTO VENGONO USATE PER DEEPFAKE PORNO” – L’INCUBO DI GIULIA HAMITI, UNA 28ENNE CHE DA OTTO ANNI COMBATTE CONTRO IL FURTO DELLE SUE FOTO: IN UN PRIMO MOMENTO LE SUE IMMAGINI VENIVANO UTILIZZATE PER CREARE FALSI PROFILI SU TINDER E BADOO. MA POI SI È RITROVATA CON IL SUO VISO APPICCICATO SUL CORPO DI ALTRE DONNE PER CREARE FOTO E VIDEO PORNOGRAFICI – HA PRESENTATO QUATTRO DENUNCE, MA AL MOMENTO NULLA È CAMBIATO: “HO ATTACCHI D’ANSIA E…”
Estratto dell'articolo di www.leggo.it
«Quelle foto erano state prese senza il mio consenso». Inizia così il racconto di denuncia di Giulia Hamiti a Fanpage, la ragazza di 28 anni che dal 2017 combatte contro il fenomeno del deepfake, che consiste nella realizzazione di immagini o video attraverso gli strumenti dell'intelligente artificiale. Quasi otto anni fa la ragazza ha scoperto l'esistenza di profili fake che utilizzavo foto prese dal suo account; oltre che sui social, questi siti venivano creati anche su diverse app di dating come Tinder e Badoo.
Inizialmente, quando la 28enne nel 2017 ha scoperto tutto ciò non era particolarmente preoccupata e, inconsapevole di come si sarebbe sviluppata l'intera vicenda, ha ammesso di averla presa con estrema leggerezza […]
Al contrario di quanto pensasse la 28enne, la storia non si è conclusa nel giro di pochi giorni. Anzi, prosegue dopo numerosi anni e con il passare del tempo sono stati creati anche i deepfake: immagini e video pornografici con il viso di Giulia e il corpo di altre donne, materiale caricato sui siti per adulti. Secondo la 28enne, il responsabile potrebbe ricondursi ad una singola persona particolarmente accanita la cui identità, tuttavia, è sconosciuta: «Dopo tanto tempo ho trovato un profilo Facebook che sembrava appartenere a un ragazzo – racconta la giovane – e ho notato che alcune foto di paesaggi caricate lì erano le stesse trovate sui vari profili fake. Mi sono fatta coraggio e gli ho scritto per dirgli di smetterla. La sua risposta? Bloccarmi e dopo due settimane ho scoperto dell’esistenza delle immagini pornografiche con il mio viso».
Assistita legalmente dall'avvocato Alfredo Maccarone, la 28enne ha presentato quattro denunce alla polizia postale per furto d'identità. Nonostante ciò, la situazione sembra non essere cambiata. E la giovane ha anche ammesso di non sopportare più la situazione, spiegando di soffrire continuamente di attacchi d'ansia, di non riuscire a dormire senza l'assunzione di farmaci e raccontando come anche andare a lavorare sia diventato un problema […]
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