
UN PAESE BARZELLETTA - MARCO E MARCO ANTONIO PROCOPIO (PADRE E FIGLIO), CHIRURGHI ESTETICI INDAGATI PER LA MORTE DI MARGARET SPADA, HANNO RICOMINCIATO A LAVORARE IN UN ALTRO STUDIO DI ROMA - LA LORO PAZIENTE 22ENNE È MORTA IN SEGUITO A UN INTERVENTO DI CHIRURGIA PLASTICA AL NASO - LE TESTIMONIANZE DEGLI ALTRI PAZIENTI DEI PROCOPIO ("FUMAVANO NELLA SALA OPERATORIA") - IL CASO DI SIMONETTA KALFUS, LA 62ENNE MORTA POCHI GIORNI FA A ROMA PER SEPSI DOPO UNA LIPOSUZIONE EFFETTUATA DAL CHIRURGO CARLO BRAVI...
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Estratto dell’articolo di Valeria Costantini per www.corriere.it
I Procopio sono tornati a operare nella Capitale. Marco e Marco Antonio, padre e figlio, chirurghi estetici indagati per la morte di Agata Margaret Spada, hanno ricominciato a lavorare. Già operativi a quattro mesi dalla morte della giovane, 22enne siciliana, deceduta a novembre dopo una rinoplastica parziale in uno studio medico dell’Eur.
La ragazza, originaria di Lentini, vicino a Siracusa, era arrivata a Roma per sottoporsi a un semplice ritocchino al naso, ma all’inizio dell’intervento aveva subito accusato forti malori, forse in reazione ai farmaci che le erano stati somministrati, ed era morta il 7 novembre all’ospedale Sant’Eugenio dopo tre giorni di agonia.
Era il 4 novembre del 2024. Margaret, accompagnata dal fidanzato, non solo aveva mangiato un panino prima dell’operazione - senza indicazioni contrarie da parte dei medici - ma, al momento della crisi, non era stata soccorsa in modo adeguato.
Persino le manovre di emergenza a cui era stata sottoposta prima dell’arrivo dell’ambulanza erano risultate errate, tanto da provocarle una «polmonite ab ingestis», strozzata in sintesi tra respiro e cibo: dopo tre giorni di coma all’ospedale Sant’Eugenio Margaret era deceduta per arresto cardiocircolatorio, come decretato poi dall’esame autoptico.
I carabinieri del Nas avevano trovato un defibrillatore nello studio, ma non era stato utilizzato. Sulla morte della giovane c’è tuttora un’inchiesta in corso della pm Eleonora Fini per omicidio colposo. I Procopio però non hanno atteso a lungo senza bisturi in mano. Non più operativi nello studio medico di via Cesare Pavese 410, quello in cui era iniziato il calvario della 22enne: i sigilli sulla porta di ingresso posizionati dai Nas sono ancora lì.
«Non si vedono da un bel po’», confermano i vicini. All’epoca era persino stato occultato il cartello del sequestro, su cui era apparso un foglio con le indicazioni per gli appuntamenti da prendere. Da lì ci vogliono sei minuti in auto per raggiungere l’altro studio dei Procopio, chiamato «Ipanema Clinic», in omaggio al Brasile, terra natìa di Marco junior come anche del fratello Raffaello, altro chirurgo della famiglia, ma mai coinvolto nella vicenda Spada.
È sufficiente però chiamare i numeri di telefono indicati per contattare questa seconda «clinica» dei Procopio in via Louis Pasteur 78 per scoprire come sia semplice prendere un appuntamento con Marco Procopio, padre o figlio non sembra fare differenza.
MARGARET SPADA - Salvatore Sferrazzo
La gentile segretaria ci corregge sottolineando come in quello studio - quale non è certo, perché il numero riconduce anche a via Pavese - lavori in realtà solo Raffaello: «Non c’è problema però signora, se mi lascia il suo cellulare la faccio chiamare per una visita con Marco». Chiediamo un po’ increduli se sia possibile avere un appuntamento nei giorni successivi nella Capitale e veniamo rassicurati che il dottore opera a Roma, quindi ci possiamo aggiornare persino tramite una chat whatsapp.
[...] L’Ordine dei medici capitolini non può adottare provvedimenti se non a sentenza di terzo grado, si precisa, un’eventuale sospensione si valuta solo ad atti giudiziari inviati dai magistrati. La Procura, per il momento, non ha chiesto di inibire l’attività dei Procopio. [...]
MARGARET SPADA
MARGARET SPADA
PORTA DELLA CLINICA PRIVATA DOVE E STATA OPERATA MARGARET SPADA
MARGARET SPADA