
“IL PROBLEMA NON SARÀ QUELLO CHE IL PAPA POTRÀ FARE, MA QUELLO CHE RIUSCIRANNO A NON FARGLI FARE” – MASSIMO FRANCO: “IL VERO TEMA SARÀ CONVINCERLO A PRENDERE ATTO CHE LA SITUAZIONE NON PUÒ ESSERE QUELLA DI ‘PRIMA’” – “NON CI SARÀ UN’ALTRA RINUNCIA. E SULLO SFONDO RIMANE LA PROSPETTIVA DI UN CONCLAVE CHE INEVITABILMENTE IN QUESTE SETTIMANE È AFFIORATO NELLE DISCUSSIONI TRA I CARDINALI. FRANCESCO LO SA, SEBBENE ABBIA VISSUTO CERTE MANOVRE, CERTE VOCI CON IL FASTIDIO DI SEMPRE. MA SEMBRA DECISO A FARE IN MODO DI SORPRENDERE TUTTI. E A TRASFORMARE QUESTO ULTIMO PERIODO DEL SUO PAPATO, BREVE O LUNGO CHE SIA, IN UNA FASE DESTINATA A LASCIARE ANCORA UN SEGNO…”
Estratto dell'articolo di Massimo Franco per il “Corriere della Sera”
LA PRIMA FOTO DI PAPA FRANCESCO RICOVERATO AL POLICLINICO GEMELLI - 16 MARZO 2025
[…] Il problema, da oggi, non sarà quello che il Papa potrà fare, ma quello che riusciranno a non fargli fare; e che lui invece è intenzionato a fare, a ogni costo. I due mesi di convalescenza che i dottori hanno consigliato dovranno fare i conti non solo con le sue condizioni di salute ma con una voglia di normalità prepotente: quella per la quale ai bollettini medici si sono affiancati quasi quotidianamente le nomine, gli spostamenti dei vescovi, i programmi per il futuro.
Era come se dalla sua stanza d’ospedale volesse dire a tutti: non cambia nulla, ritornerò, e sarà tutto come prima. È una scommessa, quasi una sfida con la propria età, la malattia e un carico di lavoro che oggettivamente non potrà più sostenere; ma che, c’è da scommetterci, tenterà di perpetuare con tutta la forza che gli rimane.
Il vero tema di questa fase drammatica del pontificato argentino sarà convincerlo a prendere atto che la situazione non è, non può essere quella di «prima». Dopo una crisi riacciuffata miracolosamente, le sue condizioni sono migliorate ma tuttora in bilico.
Nei giorni scorsi, in Vaticano qualcuno si chiedeva con un filo di apprensione che cosa sarebbe accaduto quando Francesco fosse tornato dal Gemelli. E soprattutto chi avrebbe avuto il coraggio di fargli capire che dovrà risparmiarsi […].
[…] La decisione di dimetterlo è stata presa consensualmente. E Francesco ne è «contentissimo» […].
fedeli pregano per papa francesco in piazza san pietro 1
L’esigenza di rassicurare non solo la Chiesa ma forse anche sé stesso, e mettere a tacere le voci su possibili dimissioni, una traumatica «seconda volta» dopo quelle del 2013 di Benedetto XVI, ha prevalso. Non ci sarà un’altra rinuncia. E questa coda finale del pontificato non sarà quella di un «governo ospedaliero».
Nell’ottica di Francesco, non può né deve esserlo. Anche se non ci si può nascondere che il governo della Chiesa dovrà fare i conti almeno per le prossime settimane con un Papa infragilito e indebolito. Deciso a compiere le scelte di sempre con il piglio di sempre.
[…] Sullo sfondo rimane la prospettiva di un Conclave che inevitabilmente in queste settimane è affiorato nelle discussioni tra i cardinali.
Sarebbe stato strano il contrario. Francesco lo sa, sebbene abbia vissuto certe manovre, certe voci con il fastidio di sempre. Ma sembra deciso a fare in modo di sorprendere tutti. E a trasformare questo ultimo periodo del suo papato, breve o lungo che sia, in una fase destinata a lasciare ancora un segno.
Con Casa Santa Marta cuore del potere papale, per quanto declinante. E la convalescenza di due mesi come preparazione a un ritorno sulla scena che è già cominciato: anche se ha contorni oggettivamente drammatici, e non è chiaro a che cosa porterà.
bruno forte papa francesco
benedizione urbi et orbi di natale papa francesco al balcone di san pietro 6 foto lapresse
CONCLAVE - IL COLLEGIO DEI CARDINALI
fedeli pregano per papa francesco in piazza san pietro 4
papa bergoglio in moschea 9
concistoro 3
fedeli pregano per papa francesco in piazza san pietro 6
fedeli pregano per papa francesco in piazza san pietro 2