
L'AMICO DEL GIAGUARO - STEVE WITKOFF, L’IMMOBILIARISTA CHE TRATTA PER CONTO DI TRUMP LA PACE IN UCRAINA, ADERISCE ALLA NARRAZIONE RUSSA: PARLA DEI REFERENDUM IN DONBASS COME SE FOSSERO LEGITTIMI, ATTACCA L’EUROPA E DEFINISCE PUTIN “SUPERINTELLIGENTE” (“MI È PIACIUTO”) – DEL RESTO, È ABITUATO A PARLAR BENE SEMPRE DI TRUMP: NEGLI ANNI 80 DECISE DI DIVENTARE IMMOBILIARISTA DOPO AVER CONOSCIUTO “THE DONALD” (“DICEVO: VOGLIO ESSERE LUI”) – IL “PATTO DEL PANINO AL PROSCIUTTO” E I CONFLITTI DI INTERESSE: IL FIGLIO ZACH È COFONDATORE DELLA PIATTAFORMA DI CRIPTOVALUTE DI TRUMP, E WITKOFF HA VENDUTO IL PARK LANE HOTEL DI MANHATTAN AL FONDO SOVRANO DEL QATAR PER 623 MILIONI DI DOLLARI…
1. UCRAINA: UE, REFERENDUM 2022 IN 4 REGIONI 'VERGOGNA E SOTTO MINACCIA'
STEVE WITKOFF INTERVISTATO DA TUCKER CARLSON
(Adnkronos) - I referendum del settembre 2022 attraverso i quali la Russia pretende di aver annesso le regioni dell'Ucraina occupate militarmente sono "una totale vergogna, effettuati sotto la minaccia delle armi". Lo ribadisce la portavoce dell'Ue per gli Affari Esteri Anitta Hipper, durante il briefing con la stampa a Bruxelles, dopo che esponenti dell'Amministrazione Usa hanno menzionato quelle consultazioni in relazione alle pretese territoriali della Russia nei confronti dell'Ucraina.
2. CREMLINO, 'DONO DI PUTIN A TRUMP'. WITKOFF,'BELLISSIMO RITRATTO'
(ANSA) – Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha confermato che Vladimir Putin ha inviato "un dono personale" a Donald Trump ma si è rifiutato di fornire dettagli. Lo riporta la Tass. L'inviato di Trump, Steve Witkoff, stando a quanto riporta il Washinton Post, aveva affermato che Putin gli abbia dato "un bellissimo ritratto" di Trump dicendo che era stato commissionato a un noto artista russo e chiedendogli di portarlo alla Casa Bianca.
3. CHI È WITKOFF, IL MILIARDARIO INVIATO PER IL MEDIO ORIENTE E CHIAMATO A RISOLVERE TUTTE LE CRISI: ACROBATA DIPLOMATICO AMICO DI TRUMP
Viviana Mazza per il “Corriere della Sera”
Quando Donald Trump ha nominato Steve Witkoff inviato per il Medio Oriente, un senatore ha obiettato che non aveva alcuna esperienza diplomatica. «Ci hanno provato un milione di persone. Prendiamo un brav’uomo che è anche sveglio», rispose il presidente.
Witkoff, 68 anni, è un immobiliarista miliardario, nato nel Bronx in una famiglia ebrea di origini russe e bielorusse (suo padre faceva cappotti da donna) che, come Trump, ha costruito la sua carriera a New York e in Florida.
Di recente Witkoff aveva venduto il Park Lane Hotel di Manhattan al fondo sovrano del Qatar per 623 milioni di dollari. Un affare del genere sarebbe stato visto come un conflitto di interessi da una diversa amministrazione (il Qatar è mediatore tra Israele e Gaza) ma per Trump è un asset.
Prima ancora di assumere formalmente l’incarico di inviato, Witkoff ha spinto Netanyahu ad accettare la tregua (poi saltata) con Hamas. Poi Trump lo ha scelto come l’uomo di punta nei rapporti con Putin, oltre che per l’accordo nucleare con l’Iran e la mediazione tra l’Azerbaigian e l’Armenia.
Witkoff ha quello che conta in questa Casa Bianca: esperienza negli accordi d’affari, una fortuna personale e la tendenza a elogiare frequentemente Trump. È una delle persone più influenti nella sua cerchia, anche perché Trump lo percepisce come qualcuno che non cerca la fama personale.
STEVE WITKOFF INTERVISTATO DA TUCKER CARLSON
Witkoff lavorava come avvocato negli anni Ottanta e ha raccontato di aver deciso di diventare immobiliarista dopo aver conosciuto Trump presso lo studio legale. «Tutti volevano essere lui. Aveva questo stile spavaldo, lo vedevo entrare e dicevo: “Dio, voglio essere lui”. Per me era il Michael Jordan del business immobiliare».
L’amicizia fu suggellata nel 1986, alle 3 del mattino, in una bottega di Manhattan: Trump non aveva contanti, Witkoff gli comprò un panino col prosciutto e il formaggio.
Steve ha speso poi 2 milioni di dollari per la campagna elettorale dell’amico. Giocava a golf con lui durante il secondo tentativo di assassinio. Suo figlio Zach è cofondatore della piattaforma di criptovalute del presidente e il nipotino si chiama Don. L’altro figlio di Steve, Andrew, è morto di overdose a 22 anni, segnandolo profondamente.
Witkoff è stato criticato per aver parlato dei referendum nell’Ucraina occupata come se fossero legittimi in un’intervista con Tucker Carlson («Ci sono stati referendum dove la stragrande maggioranza ha detto che vuole essere governata dai russi»).
Ha detto che è una posizione «semplicistica» quella del premier britannico Starmer, pronto a inviare truppe «perché tutti dobbiamo essere come Winston Churchill, e i russi vogliono marciare attraverso l’Europa». «Senza far nomi» aggiunge che i leader europei incoraggiavano di fatto Zelensky a non negoziare continuando a promettergli aiuti senza condizioni.
LA SITUAZIONE IN UCRAINA - 24 MARZO 2025
L’immobiliarista riconosce di essere l’emissario di Trump mandato da Putin a dirgli che loro due «saranno i grandi leader che risolvono questi conflitti», perché «come risolvi un conflitto con il leader di una potenza nucleare se non stabilendo fiducia e buone relazioni?».
La vera chiave […] è «che la Russia vede l’Ucraina come un falso Paese» e «considera quelle regioni come proprie sin dalla Seconda Guerra mondiale», dice Witkoff, il quale non sposa quest’ultima posizione, ma pone la domanda se il mondo sia pronto ad accettare quei territori come russi. Sostiene che per arrivare a un accordo «soddisfacente per tutti» è necessario mettersi nei panni di entrambe le parti, anche se alcuni a Kiev temono che non si metta abbastanza nei loro.
4. WITKOFF SENZA FRENI “PUTIN BRAVA PERSONA” E DENIGRA GLI EUROPEI
Enrico Franceschini per “la Repubblica”
[…] Steve Witkoff, il palazzinaro amico di Donald Trump, diventato il negoziatore personale del presidente americano, prima in Medio Oriente, ora nei rapporti tra Mosca e Kiev […] .
Intervistato da Tucker Carlson, noto giornalista ultraconservatore trumpiano, ex-conduttore di talk show sulla rete televisiva Usa Fox News, Witkoff ha fatto una serie di dichiarazioni poco diplomatiche, subito rimbalzate sulla Bbc e su altri media in Europa.
VLADIMIR PUTIN E DONALD TRUMP AL G20 DI OSAKA, IN GIAPPONE, NEL 2019
Il piano per una forza internazionale a sostegno della pace in Ucraina, sostenuto da Londra e Parigi insieme a una ventina di altri Paesi occidentali, è soltanto «una posa, un atteggiamento», ha detto il negoziatore americano […].
Su Vladimir Putin, da lui incontrato per ore recentemente al Cremlino, ha affermato senza mezzi termini: «Il presidente russo mi è piaciuto. Non lo considero una cattiva persona. È super intelligente. Con me è stato gentile e franco».
Ha aggiunto che Putin gli ha detto di avere pregato per Trump dopo l’attentato dell’estate scorsa che avrebbe potuto ucciderlo durante la campagna presidenziale. Ha anche rivelato che Putin aveva commissionato un ritratto di Trump, «come regalo», e che il capo della Casa Bianca «è rimasto chiaramente toccato» dal suo gesto.
[…] «In Russia c’è la convinzione che l’Ucraina sia un falso Paese, che queste regioni siano state messe insieme come una specie di mosaico, e a mio parere questa è la radice della guerra. È dalla Seconda guerra mondiale che la Russia le ritiene proprie ma nessuno ne vuole parlare».
Ha quindi proseguito così: «Perché mai la Russia vorrebbe assorbire l’Ucraina? Non ne ha bisogno. Ha riconquistato quelle regioni. Ha la Crimea, ha preso quello che voleva, perché mai dovrebbe volere di più?
L’idea che la Russia voglia invadere l’Europa è insensata. Abbiamo qualcosa che si chiama Nato, che non avevamo nella Seconda guerra mondiale».
Riguardo al negoziato che gli Stati Uniti hanno ripreso separatamente con Russia e Ucraina in Arabia Saudita, ha detto che l’estensione al mar Nero del cessate il fuoco di 30 giorni, già raggiunto sugli attacchi agli impianti energetici, «sarà raggiunta entro una settimana» e che le due parti «non sono distanti» da un cessate il fuoco di 30 giorni totale, esteso anche ai combattimenti su terra.