marc veyrat

“NON VOGLIO GENTE DELLA GUIDA MICHELIN NEL MIO RISTORANTE” – A 74 ANNI LO CHEF MARC VEYRAT SI RIBELLA ALLA "ROSSA" E ANNUNCIA CHE IL SUO ULTIMO LOCALE A MEGÈVE, LOCALITÀ MONTANA DELL’ALTA SAVOIA, È INTERDETTO AGLI ISPETTORI – L’AVVERSIONE DEL CUOCO FRANCESE ALLA MICHELIN HA RADICI PROFONDE: NEL 2019 IL SUO RISTORANTE “MAISON DES BOIS” DI MANIGOD PASSÒ DA TRE STELLE A DUE, APPENA UN ANNO DOPO AVER RICEVUTO L’AMBITO MACARON – TUTTA COLPA DI UN FORMAGGIO CHE…

Estratto dell’articolo di Giuseppe Scuotri per www.corriere.it 

 

marc veyrat 6

Un nuovo ristorante, con una regola molto particolare: l’ingresso è vietato agli ispettori della Guida Michelin. A 74 anni, Marc Veyrat torna a far parlare di sé per il suo rapporto conflittuale con la Rossa. In un’intervista rilasciata al quotidiano Le Parisien, lo chef francese racconta l’inaugurazione del suo ultimo ristorante a Megève, località montana dell’Alta Savoia: Le Restaurant Marc Veyrat, questo il nome della nuova insegna, ha 18 coperti e un menu degustazione che costa 450 euro a persona. E chi vi entra può notare un singolare cartello affisso all’entrata: il locale è formalmente interdetto agli ispettori della Michelin.

marc veyrat 7

 

L’avversione di Veyrat per la Rossa affonda le radici in un episodio avvenuto nel 2019, quando la Guida declassò il suo ristorante Maison des Bois di Manigod, facendolo passare da tre a due stelle, appena un anno dopo avergli conferito l’ambito terzo macaron.

 

La decisione fu motivata con un errore riscontrato in un soufflé in cui, secondo gli ispettori, era stato usato del cheddar anziché del formaggio francese, cosa che aveva fatto perdere al piatto il suo rapporto con il territorio. Lo chef contestò aspramente la decisione, affermando di utilizzare solo Reblochon e Beaufort per quella preparazione e che il colore giallo, che aveva indotto l’ispettore a pensare al cheddar, fosse dato dalla presenza dello zafferano.

 

marc veyrat 1

Veyrat portò anche in tribunale la Michelin, accusandola di avergli causato un danno d’immagine e chiedendo di vedere gli scontrini che provassero l’effettivo passaggio degli ispettori nel suo locale, richiesta che fu però respinta dai responsabili della Guida. Infuriato di non voler più le stelle. La Michelin aveva risposto, dicendo che le stelle se le doveva tenere, perché «non appartengono agli chef, quindi non è loro responsabilità accettarle o restituirle» […] I giudici diedero però ragione alla Guida. Da adesso continuerò a «combattere contro la gente di Michelin». «Non voglio più esser parte di quella guida, né avere a che fare con queste persone. Sono brutta, brutta, brutta gente». Da allora, tra Veyrat e la Rossa, naturalmente, non corre buon sangue. […]

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