papa francesco

PAPA FRANCESCO NON MOLLA MA È COSTRETTO A DELEGARE - NONOSTANTE I PROBLEMI DI SALUTE (IERI SERA CI SONO STATI “DUE EPISODI DI INSUFFICIENZA RESPIRATORIA ACUTA"), BERGOGLIO CONTINUA A GESTIRE LA BARACCA VATICANA MA HA DOVUTO CEDERE UNA PARTE DELLE SUE FUNZIONI - IL PONTEFICE HA SCELTO DIVERSI COLLABORATORI AI QUALI AFFIDARSI: IERI, IL PRESIDENTE DELLA LITUANIA, GITAS NAUSEDA, È STATO RICEVUTO DAL CARDINALE PAROLIN, SEGRETARIO DI STATO, E DAL MONSIGNORE MINISTRO DEGLI ESTERI PAUL RICHARD GALLAGHER...

Estratto dell'articolo di Iacopo Scaramuzzi per "la Repubblica"

https://www.repubblica.it/cronaca/2025/03/04/news/chi_governa_chiesa_condizioni_papa_francesco-424040654/

 

 

papa francesco

Non può demandare le sue funzioni come un capo di Stato, ma non può esercitarle pienamente in questo frangente. Il Papa è sempre Papa, non gli può subentrare nessuno. […] Col passare dei giorni, però, si materializza la prospettiva di una degenza lunga, o comunque di un Papa indebolito, costretto ad affidare le incombenze ad altri.

 

«Francesco è un Papa che ha promosso una linea di riforma, ha inferto bacchettate alla Curia, ha dovuto fronteggiare opposizioni, concentrando su di sé le iniziative più importanti», ragiona Daniele Menozzi, storico del cristianesimo: «Ora, in un governo monarchico come quello della Chiesa, spetta sempre a lui decidere se e come delegare».

 

IL CARDINALE PAROLIN CON PAPA FRANCESCO

[…] Tra i cardinali c’è chi ha evocato la possibilità che Francesco potrebbe rinunciare. Col calare delle forze, di certo, demandare ai suoi collaboratori diventa una necessità. Un Papa, spiega don Davide Cito, canonista della Pontificia università della Santa Croce, «può delegare praticamente tutto tranne quello che corrisponde al munus petrino in senso proprio». Nessun altro può proclamare un dogma di fede, molti possono fare molto altro.

papa francesco e l arcivescovo Edgar Pena Parra

 

Lo si è già visto in questi giorni. Ieri il presidente della Lituania, Gitas Nauseda, è stato ricevuto non dal Papa ma dal cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato, e dal monsignore ministro degli Esteri Paul Richard Gallagher. Francesco continua a dirigere: ha ricevuto due volte in ospedale Parolin col sostituto agli Affari generali della segreteria di Stato, monsignor Edgar Peña Parra, come in Vaticano quando stava bene. […]

 

«La Santa Sede si è spostata al Gemelli», riassume Pierluigi Consorti, canonista dell’università di Pisa, «il Papa può stare in ospedale, in Vaticano, a Castel Gandolfo o anche altrove». […] Il Pontefice dunque dovrà delegare, ma è prevedibile che non scelga una singola persona a cui delegare tutto, bensì svariati collaboratori ai quali affidare altrettanti compiti puntuali. […] Ordinariamente il Papa ha due vicari, il cardinale Mauro Gambetti per lo Stato vaticano e per Roma il cardinale Baldo Reina, al quale nel corso del tempo ha affidato di rilanciare la “sua” diocesi.

jose tolentino de mendonca prefetto del dicastero per la cultura e leducazione

 

Ma ci sono già diversi altri esempi. «Per alcuni eventi del Giubileo conviene che il Papa sia rappresentato da monsignor Rino Fisichella, responsabile della Santa Sede per l’anno santo». Ci possono essere eventi giubilari particolari: «La messa per il Giubileo degli artisti è stata presieduta dal cardinale José Tolentino de Mendonca, prefetto del dicastero per la Cultura e l’Educazione, quando ci sarà il Giubileo dei sacerdoti potrebbe essere il cardinale Lazzaro You Heung-sik, prefetto del Clero», dice il vicerettore dell’università dell’Opus Dei.

 

Per la messa di avvio della Quaresima domani all’Aventino il Papa sarà rappresentato dal cardinale Angelo De Donatis: «È opportuno che sia il penitenziere maggiore a celebrare le ceneri», spiega don Cito.

suor raffaella petrini papa francesco

 

Al Governatorato il Papa ha appena insediato, e potenziato, suor Raffaella Petrini. Quanto alle canonizzazioni – Carlo Acutis verrà dichiarato santo a fine aprile – è il Papa che deve firmare, ma «potrebbe delegare il cardinale Semeraro, prefetto delle Cause dei Santi, che leggerebbe il testo papale».

 

PAPA FRANCESCO

[…]  Daniele Menozzi, professore emerito della Normale di Pisa, nota un’altra differenza. «Wojtyla ha per così dire usato la malattia per sacralizzare il comportamento del cristiano dinanzi alla malattia, Bergoglio usa la malattia per desacralizzare la funzione del Papa». Francesco, secondo Menozzi, non pensa ancora di aver concluso il suo compito, in particolare la trasformazione della Chiesa in una Chiesa sinodale. «Finché ritiene di essere lucido», dice lo storico, «penso che preferisca la delega alle dimissioni».

RICHARD GALLAGHER 1monsignor rino fisichellapapa francesco RICHARD GALLAGHER

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