
OSTIA SCONSACRATA E BRUCIACCHIATA – DOPO L’INCENDIO DI 6 STABILIMENTI BALNEARI, CONFESSA IL 24ENNE SOSPETTATO: “HO FATTO TUTTO DA SOLO, HO UN CHIP MILITARE NELLA TESTA”. QUALCUNO GLI HA COMMISSIONATO IL LAVORO? LA ZONA DEL LITORALE DI OSTIA E’ PIENA DI “IMPICCI” TRA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA E LA BATTAGLIA SULLE CONCESSIONI BALNEARI - CINQUE DEI 7 LIDI BRUCIATI AVEVANO PARTECIPATO LO SCORSO FEBBRAIO AL BANDO DEL COMUNE. LUNEDÌ I PRIMI ROGHI. POI DOPO LA SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO CHE DÀ RAGIONE AL COMUNE DI ROMA SUI BANDI PER LA GESTIONE DEGLI STABILIMENTI, GLI ALTRI INCENDI. IN BALLO UN AFFARE DA 90-100 MILIONI DI EURO CHE FA GOLA A MOLTI - VIDEO
Irene Famà per “la Stampa” - Estratti
Le fiamme hanno illuminato la lunga spiaggia di Ostia. Si sono insinuate tra quegli stabilimenti che sono piccoli fortini di ricchezza e che hanno attirato negli anni frotte di famiglie criminali. Sole e affari. Il fuoco, qui, è come un'arma: minaccia, cancella, intimorisce.
ostia incendi stabilimenti balneari
Dov'è passato il piromane non resta nulla. Niente delle cabine, delle sdraio e dei tanto rinomati pedalò a forma di cigno: solo cenere e sporcizia. «La mia vita è uno schifo, non vale niente. Il fuoco che si prende ogni cosa? Quello sì che mi fa sentire vivo».
Alessandro, ventiquattro anni, ha confessato. Quei sei roghi divampati negli stabilimenti balneari sono opera sua. «Delle voci nella mia testa». Ma è davvero tutto lì? Il litorale di Ostia è una zona complessa. Piena di "impicci", come dicono da queste parti. E sullo sfondo resta la guerra per gestire le spiagge.
ostia incendi stabilimenti balneari
Nel primo pomeriggio di lunedì, Alessandro, ragazzo ai margini, rinnegato da genitori dipendenti dalla droga, arrivato sul litorale una settimana, corre sul lungo mare. E colpisce. Prima i bagni Le Dune, poi Belsito. Dà alle fiamme qualche cabina. Torna mercoledì verso l'ora di cena. Dalle case e dai locali lì intorno vedono il fumo, l'aria si fa irrespirabile.
E tra i gestori degli stabilimenti è tutto uno scambiarsi messaggi. «Siamo scesi in strada insieme per rintracciarlo», racconta Tiziano Tordella dell'Arcobaleno Beach. Lui è scampato al raid. I suoi vicini no. Tiziano ha altri pensieri. «Vedete di non dare la colpa a noi», afferma con tono severo. A voi? «So già come finiscono queste cose. Ma stiamo preparando la stagione e abbiamo i nostri problemi. Poi, la coincidenza è particolare. Ma sono certo che si tratti solo di una casualità».
Le date, in questa storia, si prestano a interpretazioni sibilline. Lunedì i primi roghi.
ostia incendi stabilimenti balneari
Poi, l'altro giorno, la sentenza del Consiglio di Stato che dà ragione al comune di Roma sulla questione dei bandi sulla gestione degli stabilimenti. Ed ecco gli altri incendi. «Ho fatto tutto da solo», dice Alessandro in un'ora e mezza di interrogatorio. Lo spiega al pm Stefano Opilio. Si riconosce nei filmati di videosorveglianza acquisiti dalla squadra mobile coordinata dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo. Quel ragazzo patito, tutto vestito di nero, «sono io. Mi hanno messo un chip militare nella testa». La sua testimonianza sconclusionata inizia ben prima, quando gli agenti di polizia lo bloccano sul lungo mare. Gli perquisiscono lo zaino, gli requisiscono un coltellino. Identificano una ragazza, lì accanto a lui.
Lei, però, non c'entra nulla e così viene lasciata andare.
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ostia incendi stabilimenti balneari
Si brucia per bloccare qualcosa, per far cambiare idea a qualcuno, per incitare a rivedere un progetto, per ricordare chi comanda, per insegnare che con certa gente non si scherza. E poi si brucia anche per vedere l'effetto che fa.
La criminalità organizzata questa volta sembra non entrarci nulla, ma comunque non trova pace il territorio che fu degli Spada e dei Fasciani e prima ancora di Paolo Frau della Banda della Magliana. E in questa faccenda c'è un sincronismo che lascia spazio a diverse suggestioni. E si lega alla battaglia sulle concessioni balneari. Il comune di Roma, per adeguarsi alla direttiva Bolkestein, ha messo a bando trentuno stabilimenti a cui è stata revocata la concessione o che hanno il contratto scaduto.
Affidamenti di dodici mesi: chi partecipa, e se lo aggiudica, potrà gestire per un anno le strutture già presenti. Quelle storiche. L'altro giorno il via libera dal Consiglio di Stato. Cinque dei sette stabilimenti andati a fuoco erano tra quelli messi a gara. Il sindaco Roberto Gualtieri non ha dubbi: «I bandi continuano, tutto questo non ha alcuna influenza: noi andremo avanti nella trasparenza e nella legalità».
ostia incendi stabilimenti balneari
L’ORO DELLE SPIAGGE E IL BANDO CHE HA APERTO IL VASO DI PANDORA
Alessandra Ziniti per “la Repubblica” - Estratti
(…) Ma a Ostia nessuno è disposto a credere a quel ragazzo che alla polizia ha detto di essere arrivato solo da una settimana, di aver dormito dove capita e di aver appiccato il fuoco «per tristezza e per frustrazione ». E per due giorni di fila, giusto subito prima e subito dopo l’attesa sentenza del Consiglio di Stato che, ribaltando il primo verdetto, ha dato ragione al Comune dando il via al bando per il rinnovo di ben 31 concessioni demaniali: stabilimenti balneari, bar, ristoranti sulla spiaggia.
L’oro di Ostia, lo chiamano qua, un affare da 90-100 milioni di euro che fa gola a molti. «A chi ha capitali sporchi da riciclare, alla camorra innanzitutto che è già arrivata a pochi chilometri da qui. Vogliono intimidirci, un chiaro avvertimento per spingere molti di noi a non ripresentare la domanda», dicono in coro i balneari di Ostia a cominciare da quelli che gestiscono i lidi con concessione ormai scaduta anche da anni e che non hanno alcuna intenzione di smobilitare.
ostia incendi stabilimenti balneari
Tanto che, nei mesi scorsi, quando il sindaco Roberto Gualtieri ha annunciato l’intenzione di mettere subito a bando le concessioni scadute, qualcuno di loro, in preda alla rabbia, è arrivato a dire: «Piuttosto che smontare quello che abbiamo costruito in anni di lavoro, sfasciamo tutto».
Ma il bando si farà. Ancora cinque giorni per la riapertura dei termini delle domande e poi si vaglieranno le offerte. Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri va dritto per la sua strada: «I bandi continuano, tutto questo non ha nessuna influenza: noi andremo avanti nella trasparenza e nella legalità».
Ma oggi, davanti alle fiamme che mercoledì sera hanno messo paura a tutta Ostia, i balneari fanno muro e provano a tirare acqua al loro mulino: « Qui siamo tutte imprese a conduzione familiare e continuiamo ad investire per follia nostra e amore del posto — dice Edoardo Moscara, titolare del Belsito e numero uno di Sib Confcommercio — Spererei davvero che sia opera di un matto, diversamente comincerei a perdere il sonno.
ostia incendi stabilimenti balneari
E sia chiaro. Noi siamo favorevoli ai bandi, ma non a un bando fatto così, per un solo anno e con queste royalties che il Comune si è inventato. Con la riapertura del bando a cui siamo sicuri arriveranno moltissime domande, l’aggiudicazione non potrà avvenire prima di maggio. Dopodiché, dove dovessero vincere nuovi imprenditori, prima che i vecchi concessionari smontino tutto e i nuovi mettano in piedi quel che serve si arriverà a giugno. E quale impresa andrebbe a fare un investimento per una stagione dimezzata e un’aggiudicazione per un solo anno? Solo chi pensa di poter fare di Ostia una lavanderia di soldi sporchi ».
stabilimenti balneari in fiamme a ostia
Di certo c’è che il classico inizio della stagione al primo maggio è a rischio. «Di abbonamenti in queste condizioni non ne abbiamo fatto neanche uno — dice ancora Moscara — e soprattutto non sappiamo cosa dire ai nostri dipendenti».
stabilimenti balneari in fiamme a ostia
stabilimenti balneari in fiamme a ostia
stabilimenti balneari in fiamme a ostia
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