PER LA MELONI VIENE PRIMA LA LIBERTÀ DI UN’ITALIANA O LA COMPIACENZA DEGLI USA? – IL GOVERNO STA VALUTANDO LA REAZIONE AMERICANA A UN EVENTUALE "NO" ALL’ESTRADIZIONE DI MOHAMMAD ABEDINI, L’IRANIANO ARRESTATO A MALPENSA IL 13 DICEMBRE - IN ATTESA DELLA DECISIONE, SI TRATTA PER I TRASFERIRLO AI DOMICILIARI E OTTENERE LA STESSA MISURA PER CECILIA SALA, DETENUTA DAL REGIME DI TEHERAN COME RITORSIONE – IL TEMPO STRINGE: BISOGNA CHIUDERE LA PARTITA ENTRO IL 20 GENNAIO, QUANDO ALLA CASA BIANCA ARRIVA TRUMP (UNO SGAMBETTO ALL’ANATRA ZOPPA BIDEN SI PUÒ FARE, SCONTENTARE IL TYCOON È PERICOLOSO)
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Cecilia Sala:
— CAESO QUIINCTIUS (@Orgoglioitalia3) December 30, 2024
Sono tornata in Iran perchè è il posto dove più volevo tornare. Sono cambiate molte cose, la prima è che le donne non indossano più il velo. Poi c'è un nuovo presidente riformista che è contrario all'inasprimento delle punizioni contro le donne. #iran… pic.twitter.com/VzAxTt1Xme
1. “L’ITALIA HA GIÀ LASCIATO ANDARE ARTEM USS, E NON SIAMO STATI TROPPO CONTENTI” – IL GOVERNO AMERICANO CHIEDE ALL’IRAN DI RILASCIARE CECILIA SALA “SENZA CONDIZIONI”, MA A WASHINGTON SANNO BENISSIMO LA GIORNALISTA NON SARÀ LIBERATA SENZA IL RILASCIO DELL’IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, ARRESTATO IN ITALIA IL 17 DICEMBRE – LA VIA D’USCITA SECONDO UN FUNZIONARIO A STELLE E STRISCE: “NOI NON RITIREREMO LA RICHIESTA DI ESTRADIZIONE. LA STRADA MIGLIORE PER L’ITALIA È CHE TROVI UN MODO PER FARE UN ACCORDO PRIMA CHE L’ESTRADIZIONE VENGA ONORATA. NON SO COME, MA L’HANNO FATTO IN PASSATO…
2. PRESSING DI TEHERAN PER LA SCARCERAZIONE DEL PROPRIO DETENUTO LA CAUTELA DI ROMA
Estratto dell’articolo di Lorenzo De Cicco per “la Repubblica”
[…] È possibile che Meloni e Tajani abbiano già attivato canali con Washington, per capire come sarebbe recepito un eventuale diniego all’estradizione. Sia da parte dell’amministrazione in carica, sia da quella che si insedierà il 20 gennaio.
Meloni incontrerà Joe Biden nell’ultima trasferta del presidente Usa in Italia, programmata da tempo, dal 9 al 12 gennaio. Quanto a Donald Trump, nella cerchia della premier c’è chi non esclude che Meloni possa ricorrere anche stavolta all’amico Elon Musk, che con l’Iran ha relazioni commerciali e che a novembre ha incontrato riservatamente l’ambasciatore di Teheran alle NazioniUnite.
3. MOHAMMAD ABEDINI, L’INGEGNERE SVIZZERO-IRANIANO IN CELLA A MILANO: «TEMO PER LA MIA FAMIGLIA, NON SONO UN TERRORISTA»
Estratto dell’articolo di Luigi Ferrarella per www.corriere.it
La moglie dall’Iran, e il console in un faccia a faccia: due colloqui importanti per Mohammad Abedini Najafabadi hanno marcato nel carcere milanese di Opera l’ultimo giorno del 2024 del 38enne ingegnere meccanico iraniano, con permesso di soggiorno svizzero, che gli Stati Uniti chiedono all’Italia di estradare.
LEGA NORDIO - MEME BY EMANUELE CARLI
Ritengono che abbia supportato i Pasdaran di Teheran […] nella vietata acquisizione negli Usa di componenti tecnologiche a duplice uso civile e militare, montate sui droni in uso al Corpo dei Guardiani della Rivoluzione e in particolare sul sistema di navigazione del modello di drone che il 28 gennaio 2024 uccise in un avamposto giordano tre soldati americani.
Per Abedini Najafabadi i minuti più importanti sono stati quelli al telefono con la moglie da Teheran […] : l’ingegnere iraniano […] è parso preoccupato da una sola cosa, e cioè dalla anche solo teorica prospettiva di non rivedere più per 20 anni (pena di una imputazione), o addirittura per sempre (visto che l’ergastolo è la pena dell’altra accusa), la moglie e il figlio di 4 anni in caso di consegna dall’Italia agli Stati Uniti.
Nel colloquio avuto con il console di Teheran, nella lingua dei due iraniani, ufficialmente non si è accennato alla parallela vicenda di Cecilia Sala […]. Abedini Najafabadi, però, ne conosce per certo l’esistenza perché in cella gli è consentito avere un televisore […].
La tempistica non sarà comunque brevissima. Il difensore ha depositato l’istanza il 30 dicembre pomeriggio […]. La Procura Generale per dare il proprio parere ha 48 ore (con in mezzo il giorno festivo), dunque i giudici lo riceveranno tra oggi pomeriggio e domani. Poi la competente V sezione di Corte d’Appello […] fisserà la data dell’udienza ma non prima di 10 giorni previsti dalla legge, e poi il collegio avrà 5 giorni per dare o negare i domiciliari.
«Sono molto preoccupato per la mia famiglia e dispiaciuto di trovarmi di fronte a un’accusa che sostanzialmente mi considera al fianco di terroristi — fa sapere Abedini Najafabadi tramite l’avvocato —, ma io sono un accademico, uno studioso, non un terrorista. E non riesco a capire questo arresto».
4. ABEDINI-SALA, IPOTESI SCAMBIO SUI DOMICILIARI
Estratto dell’articolo di Alessandro Mantovani per “il Fatto quotidiano”
L’Italia ha chiesto ufficialmente la “liberazione immediata” di Cecilia Sala, la giornalista della società di podcast Chora Media e del Foglio detenuta ormai da 15 giorni nel carcere iraniano di Evin […].
La nota diplomatica consegnata dall’ambasciatrice Paola Amadei al ministero degli Esteri iraniano chiede anche “garanzie totali sulle condizioni di detenzione” della nostra collega.
Questo perché Sala, 29 anni, sta soffrendo la carcerazione. […] da 15 giorni dorme sul pavimento di una cella di isolamento, non può vedere nessuno e non ha ancora ricevuto il pacco dell’ambasciata, concordato dopo la visita che ha potuto farle l’ambasciatrice il 27 dicembre scorso.
Quindi non ha neppure la mascherina che le consentirebbe di proteggersi dalla luce, accesa giorno e notte. […]
È chiaro che i suoi carcerieri fanno pressione sull’Italia per ottenere la liberazione di Mohammad Abedini Najafabadi, l’ingegnere svizzero-iraniano di 38 anni detenuto nel carcere milanese di Opera. La nostra polizia l’ha arrestato su mandato Usa all’aeroporto di Malpensa il 13 dicembre, tre giorni prima che toccasse a Sala a Teheran.
[…] Si attende entro dieci giorni la fissazione dell’udienza davanti alla Corte d’appello di Milano, competente per la procedura di estradizione su cui comunque l’ultima parola spetterà al ministro della Giustizia Carlo Nordio e quindi al governo.
Lo stesso Nordio potrebbe anche chiedere la sua scarcerazione, ma certo gli Usa non la prenderebbero bene. Le autorità italiane non confermano nulla ma sembrano puntare a un possibile “scambio” per ottenere la liberazione di Sala o almeno il suo trasferimento agli arresti domiciliari, magari in ambasciata.
[…] Nei giorni precedenti, il 23 e quindi dopo l’arresto di Sala avvenuto il 19, Abedini era stato trasferito nel carcere Rossano Calabro, in una sezione di estremisti islamici, con viva irritazione del consolato iraniano. Teheran ha preteso che fosse portato a Opera, dove il console iraniano è andato a trovarlo nelle stesse ore in cui l’ambasciatrice ha visto Sala a Evin.
Ora la Farnesina chiede anche che l’ambasciatrice possa tornare a incontrarla. È di tutta evidenza che per diversi giorni il governo italiano si è preoccupato solo di compiacere gli alleati Usa e ha compreso con un certo ritardo le dimensioni del problema che si è aperto con Teheran. Per non danneggiare i contatti in corso, la nota diplomatica italiana è comunque assai più morbida della protesta formale avanzata dalla Repubblica islamica, il 22 dicembre o forse prima, per l’arresto di Abedini. […]
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