PERCHÉ È MORTO IL NEONATO ABBANDONATO NELLA CULLA TERMICA IN UNA CHIESA DI BARI? – QUANDO IL BAMBINO DI APPENA UN MESE È STATO LASCIATO NELLA STANZA, SENZA ALCUN BIGLIETTO, I SISTEMI DI ALLARME E RISCALDAMENTO, LA CUI ATTIVAZIONE È AUTOMATICA, NON SONO ENTRATI IN FUNZIONE. QUALCOSA È ANDATO STORTO – LA POLIZIA TENTA DI RISALIRE AI GENITORI – NEGLI ANNI SCORSI ALTRI DUE PICCOLI ERANO STATI SALVATI NELLA STESSA CHIESA – COME FUNZIONANO E QUANTE SONO IN ITALIA LE CULLE TERMICHE…
1 - NEONATO TROVATO MORTO NELLA CULLA TERMICA LE INDAGINI SULL’ALLARME MAI SCATTATO
Estratto dell’articolo di Nicolò Delvecchio per il “Corriere della Sera”
neonato morto nella culla termica della chiesa San Giovanni Battista a bari
Il piumino smanicato, indossato sopra una tutina verde militare, avrebbe dovuto proteggerlo dal freddo. Attorno a lui nessun biglietto, nessun messaggio lasciato da chi, non si sa ancora né quando né perché, ha deciso di affidare quel neonato ad altri per garantirgli una vita serena oppure di lasciarlo lì, è un’altra ipotesi, già privo di vita, forse per un funerale dignitoso.
Negli anni scorsi avevano trovato speranza Luigi e Maria Grazia, due bimbi lasciati nella culla termica della parrocchia San Giovanni Battista di Bari, nel quartiere Poggiofranco, e presi immediatamente in cura da medici e servizi sociali. Stavolta, invece, qualcosa è andato storto, e ieri nella stessa culla è stato ritrovato il corpo senza vita di un bambino di 4 chili e 200 grammi nato circa un mese fa.
neonato morto nella culla termica della chiesa San Giovanni Battista a bari
[…] I sistemi di allarme e riscaldamento, la cui attivazione è quasi immediata, per ragioni ancora da chiarire non sono entrati in funzione: le chiamate al parroco don Antonio Ruccia e ai sanitari non sono mai partite, l’aria all’interno della stanza era fredda. Forse a togliergli la vita è stato proprio il freddo.
Perché a ritrovarlo è stato Roberto Savarese, 56enne titolare di un’agenzia di onoranze funebri.
[…] La culla termica è stata sequestrata, sul bimbo verrà eseguita l’autopsia. A portare il neonato nell’istituto di Medicina legale del Policlinico di Bari è stato lo stesso Savarese.
Gli accertamenti degli inquirenti, condotti dagli agenti della squadra mobile di Bari, dovranno dare risposta a parecchi interrogativi. Intanto, chi ha lasciato lì il bambino: all’esame ci sono le riprese delle telecamere di videosorveglianza del quartiere (per privacy non ci sono nella stanza della culla), ma l’incertezza su quando sia avvenuto il fatto potrebbe complicare le cose.
neonato morto - culla termica nella chiesa San Giovanni Battista a Bari
Poi bisognerà capire se il bambino sia morto nella culla (la circostanza che fosse ben coperto fa pensare che al momento dell’arrivo fosse vivo) o se invece, come sostiene il parroco, sia stato messo lì già senza vita. Soprattutto, però, andrà accertato come mai il sistema non sia entrato in funzione.
Un sistema basato sul rilevamento del peso e dei movimenti: dopo che il bambino è stato appoggiato nella culla, infatti, avrebbero dovuto partire in contemporanea le telefonate e il sistema di riscaldamento. In questo caso non è successo. Chi sembra non avere dubbi è invece proprio don Antonio Ruccia, ieri a Roma per altri impegni: «Qualcuno ha “giocato” con la vita di un bambino. Secondo me era già morto». […]
Installata in un locale della parrocchia accessibile 24 ore al giorno nel 2014, quella culla termica ha finora salvato due piccoli. Prima Luigi, trovato nel luglio del 2020 assieme a un biglietto e affidato in pochi mesi a una nuova famiglia. Poi Maria Grazia, lasciata lì la mattina del 23 dicembre del 2023.
2 - COME FUNZIONANO E QUALI SONO I CONTROLLI PER LA MANUTENZIONE
Estratto dell’articolo di Silvia Turin* per il “Corriere della Sera”
neonato morto nella culla termica della chiesa San Giovanni Battista a bari
Le «culle per la vita» sono culle termiche che possono accogliere i neonati in sicurezza.
1 Come funzionano?
Sono di fatto incubatrici collocate per lo più in piccoli ambienti adiacenti a strutture ospedaliere. L’accesso al locale avviene in anonimato. Solitamente per l’apertura si usa un grosso pulsante collegato a una tapparella automatica che si solleva mostrando l’incubatrice/culla in cui porre il neonato. Dopo circa 15 secondi dall’apertura, la tapparella si abbassa e scatta l’allarme che avvisa il personale medico. La culla è monitorata con telecamere h24, riscaldata e a volte dotata di sensori di peso o di monitoraggio dei parametri vitali dei neonati.
neonato lasciato in culla termica a bari
2 Cosa può andare storto nel meccanismo che attiva gli allarmi?
Il funzionamento non può essere standard e non esiste un protocollo unico per tutte le culle della vita: possono predisporle gli ospedali ma anche associazioni o parrocchie. Come in ogni sistema i problemi possono venire da malfunzionamenti dei meccanismi. Nelle culle collegate agli ospedali e «validate» dalla SIN-Società Italiana di Neonatologia i sensori e gli allarmi vengono controllati periodicamente.
3 Quante ce ne sono in Italia?
Secondo il monitoraggio effettuato dal sito «culle per la vita» gestito dal Centro di Ascolto alla Vita Abbiategrasso-Magenta-Rho ce ne sono 60. Le Regioni con più «culle» sono la Lombardia con 11 e la Sicilia con 9, ma 5 Regioni ne sarebbero prive.
culla termica nella chiesa San Giovanni Battista a Bari
4 Chi le gestisce?
Non esiste una legislazione o normativa specifica: la SIN (Società Italiana di Neonatologia) ne ha inaugurate 8 in collaborazione con il progetto «Ninna Ho» della Fondazione Francesca Rava e in tutto ne ha validate una dozzina, tutte collegate a reparti di Neonatologia […]
*Ha collaborato Massimo Agosti, Presidente della SIN.
don antonio ruccia parroco di san giovanni battistaneonato morto - culla termica nella chiesa San Giovanni Battista a Bari