QUEL GRAN TRAPANO DI BETTINO CRAXI - BARBARA COSTA RACCONTA LA VITA SESSUALMENTE TURBOLENTA DEL LEADER SOCIALISTA, MORTO 25 ANNI FA - SANDRA MILO LO RICORDA CON PASSIONE: "BETTINO NEL SESSO NON SI RISPARMIAVA. ERA UN AMANTE CON LA A MAIUSCOLA. SOLO A ROMA CI SARANNO STATE 200 DONNE CHE SI SPACCIAVANO PER SUE AMANTI" - LA LIAISON CON MOANA POZZI, DURATA OTTO MESI, NEL 1982: “LUI SI MASTURBAVA ACCAREZZANDOMI. CI VEDEVAMO NEL SUO ALBERGO, AL RISTORANTE, SENZA NASCONDERCI, O..."
Barbara Costa per Dagospia
“Essere l’amante di Craxi era uno status symbol. Solo a Roma ci saranno state 200 donne che si spacciavano per tali”. Lo diceva Sandra Milo, sì, ma… 200??? E solo a Roma??? Io ne so… 4! Sto a meno 196, e però io so come era a letto, Bettino Craxi, e lo so non perché vi ci sia rotolata con lui (accidenti all’anagrafe) ma perché è lo stesso Craxi a dirlo, in "Linguaggio D’Amore", vecchio libro di Maria Teresa Clerici: Craxi a letto “mi succede di parlare, e mi succede di star zitto. Io dico delle cose utili.
Per me il sesso è rito liberatorio, propiziatorio, fantastico. Prima non facevo caso a dove fare l’amore. Col tempo la regola del dove capita non vale, e il letto trionfa”. E l’alcova tripudio di Craxi era “una cameretta piccola piccola, con le pareti foderate a fiorellini rosa, e un letto piccolo di pizzo bianco”.
Che, non vorrei sbagliare, ma dovrebbe essere una delle stanzette della ex suite bohemienne che Craxi teneva, fissa, all’hotel Raphael, in Piazza Navona. E quel letto bianco e piccolo segna la prima volta tra lo sposato Craxi e la sposata Sandra Milo che, al contrario della vulgata, non ha conosciuto Craxi quando lui era il capo assoluto del PSI, bensì molto prima, quando Craxi era segretario del PSI sezione Milano. Quella volta vanno allo stadio di S. Siro, vedono Milan-Juventus, e poi in discoteca.
Non succede niente. Sandra Milo ne è tutt’altro che conquistata. Si ritrovano, Sandra e Craxi, nel 1979, a Roma, a una cena, ed è Craxi che le fa una corte spietata. Craxi che sarà pure stato “timidissimo”, e però “andava dritto al sodo” e non amava i preliminari. La Milo è netta: “Decise di farmi sua. Aveva una voce straordinaria, sexy, di quelle che ti arrivano dentro. Bettino nel sesso non si risparmiava. Un amante con la A maiuscola. Sessualmente sono stata pazza di lui”.
Dura anni, a intermittenza, lo lascia Sandra, ma prima senti che regalo gli fa avere al congresso PSI del 1987: “Un gigantesco cuore di garofani rossi, con la scritta: "Amo Bettino Craxi". Mi è costato 1 milione e mezzo di lire. Pesava 2 quintali, 1500 garofani: ci sono volute 8 persone per farlo arrivare sul palco. Ogni garofano venne ispezionato dai funzionari timorosi che all’interno potesse esserci una bomba”. E se non fosse chiaro: “Craxi era l’idolo, era adorato. Entrava in una stanza, ed era come entrasse il Re Sole”.
Va bene che il potere seduce, è afrodisiaco come nient’altro, però Stefania Craxi ce lo assicura: “Mio padre è sempre piaciuto alle donne, e sin da quando aveva 20 anni, aveva già perso i capelli, e nel partito non contava nulla”. Facilissimo sedurlo, difficilissimo tenerselo: chissà se lo sapevano, le sue favorite, di non possederne l’esclusiva. Moana Pozzi, amante di Craxi per 8 mesi nel 1982 (e non era ancora pornostar) nella sua autobiografia svela che poche volte hanno avuto rapporti completi, lei vaga a dirci se ne godeva, e quanto:
“Lui si masturbava accarezzandomi. Ci vedevamo nel suo albergo (sempre nel piccolo letto di pizzo?), al ristorante, senza nasconderci, o a casa di una sua amica editrice”. Che è Adelina Tattilo, l’editrice porno, grande amica d’un Craxi pochi anni prima feroce anti porno, tuonante contro “le riviste oscene nelle edicole!”.
Manco fosse uno di quei comunisti che (a ragione) detestava tanto. Ricambiato. “E non sapete cosa è la sua vita privata!”, si sparlava su Craxi nel PCI di Enrico Berlinguer, e Antonio Tatò, il braccio destro di Berlinguer:
“Craxi è un figuro moralmente miserevole e squallido”. Invidiosetti, ′sti comunisti, però Craxi, lui sì, che se l’è vissuta, fino all’ultimo: la sera che esce dal Raphael e viene colpito a monetine, dal retro dello stesso albergo sgattaiola via l’attrice Patrizia Caselli, sua amante, accanto a Craxi fino a Hammamet: “Ci siamo conosciuti a fine 1990. Di lui ero innamorata persa”. E Craxi: “Ci sono donne che ti accendono il desiderio e di cui, ma per un certo periodo, noi maschi possiamo diventare schiavi”.
Grande amore di Craxi è stata l’ex attrice di horror Anja Pieroni che, la prima volta che lo incontra, “avevo 23 anni, e Craxi manco sapevo chi fosse”. A Anja, Craxi regala una tv locale privata, GBR. La sua passione per lei “è la mia malattia”, e lo ammette lui stesso, che, pure se è Craxi, dopo 6 anni è mollato da Anja per un altro. Uno più giovane. È il 1991, e siamo a pochi mesi dal diluvio.
(virgolettati presi anche da: Luigi Musella, "Craxi", Salerno ed. Massimo Pini, "Craxi. Una vita, un’era politica", Mondadori ed. Stefania Craxi, "All’ombra della storia", Piemme ed.).
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