
“DOPO LE MINACCE, L’ORGANIZZAZIONE HA PREFERITO PREVENIRE QUALSIASI PROBLEMA” – SELVAGGIA LUCARELLI ANNUNCIA CHE NON SARÀ PRESENTE ALLA LIBRERIA DI PIAZZA DUOMO A MILANO PER PRESENTARE IL LIBRO DI LEONARDO MENDOLICCHIO - LA DECISIONE È STATA PRESA DOPO LO SCAZZO CON MASSIMILIANO ZOSSOLO DI “WELCOME TO FAVELAS” A CUI SELVAGGIA HA RIVOLTO IL DITO MEDIO DOPO UNA DOMANDA OFF TOPIC SU GIOVANNA PEDRETTI, LA RISTORATRICE CHE SI È TOLTA LA VITA . E ORA L’AVVOCATO DELLA GIORNALISTA “TEME PER L'INCOLUMITÀ” DI SELVAGGIA…
Estratto dell'articolo di Rosanna Scardi per www.corriere.it
Selvaggia Lucarelli sabato prossimo (29 marzo), alle 17, non sarà alla libreria Mondadori di piazza Duomo a Milano per presentare il libro «L’amore è un sintomo: i paradossi dell’amore e del sesso in un mondo che cambia» di Leonardo Mendolicchio, psichiatra e psicoanalista. Ad annunciarlo è la stessa giornalista in una storia sulla sua pagina Instagram.
«Dopo ciò che è accaduto – spiega Lucarelli – sabato scorso, il disordine che ha creato e le successive minacce di una nota pagina milanese di ripetere “l’operazione”, l’organizzazione ha comprensibilmente preferito prevenire qualsiasi problema. La organizzeremo online». Il riferimento è all’intervento di Massimiliano Zossolo della pagina “Welcome to favelas” e di altri content creator, martedì 18 marzo, nella stessa libreria, in occasione della presentazione del libro di Serena Mazzi, «Il lato oscuro dei social network».
selvaggia lucarelli fa il dito medio
Durante l’incontro erano state rivolte all’autrice domande sul caso della ristoratrice Giovanna Pedretti «che nulla c’entravano con la presentazione del libro – ha raccontato al Corriere della Sera Barbara Indovina, avvocato di Selvaggia Lucarelli, presente all’evento -, tra l’altro pur sapendo che c’è stata un’indagine da parte della procura di Lodi che ha archiviato il caso non ravvisando alcun coinvolgimento da parte di alcuno in relazione a quel tragico avvenimento. Zossolo non ha mai perdonato a Lucarelli il fatto che lei, con un suo lavoro di inchiesta, nel 2017 abbia fatto chiudere pagine Facebook d’odio di cui lui era amministratore».
La penalista aveva aggiunto di «temere per l’incolumità» della sua assistita, che «riceve minacce di morte quotidiane da parte di soggetti che si trincerano dietro l’anonimato dei social. […]».
selvaggia lucarelli serena mazzini
Lucarelli continua, nella sua storia su Instagram, affermando: «Nel frattempo, si continua a fare il mio nome nei teatri (ora Napoli) istigando il pubblico a esprimere in coro la sua antipatia nei miei confronti (non c’è bisogno che si faccia il nome, tanto è il solito). Avanti così». Il riferimento è a Fabrizio Corona e al suo spettacolo «Gurulandia».
fabrizio corona e gli atti sessuali con il cartonato di selvaggia lucarelli 3
fabrizio corona e gli atti sessuali con il cartonato di selvaggia lucarelli 2
selvaggia lucarelli
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