LE COLPE DEI FIGLI...RICADONO SULLE MADRI - A TORINO UNA DONNA HA ACCOLTELLATO LA VICINA CASA PERCHÉ SUO FIGLIO (30ENNE) LE SCASSAVA GLI ZEBEDEI URLANDO, NEL CUORE DELLA NOTTE, MENTRE GIOCAVA AI VIDEOGAME - LA 60ENNE È STATA DENUNCIATA PER LESIONI, MA UNA DENUNCIA È ARRIVATA ANCHE PER IL 30ENNE. A CAUSA DEL DISTURBO DELLA QUIETE PUBBLICA? NO, PER COLPA DELLE KATANE CHE TENEVA APPESE IN CAMERA...
Estratto dell'articolo di Alberto Giulini www.torino.corriere.it
Trascorreva le notti davanti al televisore, imprecando e bestemmiando quando qualcosa andava storto con i suoi videogiochi. E così le avventure di un uomo italiano di 30 anni hanno disturbato il sonno di diverse famiglie in corso Cincinnato, alla periferia di Torino. Le urla notturne erano ormai diventate un’abitudine: il trentenne trascorreva le serate davanti al televisore, in collegamento con altri utenti online con cuffie e microfono.
Lasciandosi trasportare dai videogiochi, si dimenticava che nel mondo reale era piena notte. E così le frequenti urla, specialmente parolacce e bestemmie, hanno finito per infastidire il vicinato.
Nella notte tra martedì e mercoledì una donna di 60 anni, anche lei italiana, ha deciso di farsi giustizia da sola: ha impugnato un coltello da cucina, si è presentata alla porta d’ingresso e ha suonato il campanello. Nel frattempo è però intervenuta la madre del trentenne, ferita da una coltellata all’avambraccio.
La donna se l’è cavata con una lieve lesione, subito suturata dai medici. Per la sessantenne è invece scattata la denuncia a piede libero per lesioni. Una denuncia è arrivata anche per il trentenne, ma per ragioni che nulla hanno a che fare con le urla notturne. I poliziotti intervenuti sul posto, quando sono entrati nella sua camera, hanno trovato delle katane appese alle pareti. [...]