portone della caserma dei carabinieri dato alla fiamme a firenze - 2

LE PROTESTE PER LA MORTE DI RAMY? SONO UNA SCUSA PER PRENDERSELA CONTRO I CARABINIERI - DOPO LE MANIFESTAZIONI DI ROMA E BOLOGNA, DOVE SONO STATE FERMATE 60 PERSONE, UN UOMO INCAPPUCCIATO HA ATTACCATO UNA CASERMA DEI CARABINIERI A FIRENZE, INCENDIANDO IL PORTONE -  DOPO AVER IMBEVUTO UN PANNO CON LA BENZINA, IL CRIMINALE LO HA APPOGGIATO SUL CAMPANELLO DELLA CASERMA E GLI HA DATO FUOCO, GENERANDO UN CORTOCIRCUITO - SALVINI E TAJANI INTERVENGONO E LA QUESTIONE DIVENTA POLITICA...

Estratto dell'articolo di Rinaldo Frignani per il "Corriere della Sera”

 

portone della caserma dei carabinieri dato alla fiamme a firenze - 3

Le telecamere di sicurezza lo inquadrano verso le 3 di domenica notte. Ha un cappuccio nero e il volto scoperto. Si avvicina al portone della caserma della compagnia dei carabinieri di Borgo San Lorenzo (Firenze), competente sul Mugello.

 

Mette uno straccio, probabilmente imbevuto di benzina, sui campanelli della caserma e lo incendia. Il cortocircuito sviluppa la fiamma necessaria per bruciare il portone che ha subìto ingenti danni. Scatta l’allarme, arrivano i pompieri. […]

 

Un attacco all’Arma all’indomani degli scontri di piazza a Roma e Bologna per Ramy Elgaml, morto durante un inseguimento a Milano con una pattuglia dell’Arma, per i quali al momento ci sono sessanta identificati.

 

portone della caserma dei carabinieri dato alla fiamme a firenze - 2

Ai trenta romani si sono aggiunti 30 bolognesi, appartenenti anche loro alla galassia antagonista e dei collettivi studenteschi. Si indaga per rintracciare altri violenti, così come chi ha lanciato bombe carta contro il cordone degli agenti, causando in totale diciotto feriti.

 

Perquisizioni domiciliari sono già state svolte, già oggi in accordo con le Procure potrebbero essere presi i primi provvedimenti. A Roma si contesta l’accusa di devastazione. Da ieri anche al Mugello i carabinieri passano al setaccio le immagini delle telecamere disponibili sui probabili tragitti di arrivo e di fuga dell’attentatore.

 

portone della caserma dei carabinieri dato alla fiamme a firenze - 1

Al momento si ipotizza il reato di danneggiamento aggravato mentre si monitorano eventuali rivendicazioni dell’incendio appiccato in via Gramsci. A parte un atto collegato alla vicenda di Ramy, chi indaga non esclude altre piste, come quella di una specie di vendetta nei confronti di qualche carabiniere che vive in caserma.

 

[…] Il clima è pesante, per le prossime settimane i movimenti hanno annunciato altri cortei. Per Ramy e pro Palestina. Il capo della polizia Vittorio Pisani e il comandante generale dei carabinieri Salvatore Luongo hanno scritto a donne e uomini in divisa impegnati nelle piazze e sulle strade per ribadire la loro vicinanza e l’apprezzamento per il loro lavoro in un momento fra i più complicati.

scontri alla manifestazione per ramy elgaml a roma 2

 

Sull’incendio alla caserma sono intervenuti i due vice premier. «Basta alimentare odio nei confronti delle forze dell’ordine, meritano il nostro sostegno e la nostra gratitudine», afferma il ministro degli Esteri Antonio Tajani, mentre il suo collega dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini avverte: «A furia di soffiare sul fuoco e di insultare polizia e carabinieri, poi qualcuno il fuoco purtroppo lo appicca davvero». […]

incidente a milano dove e morto ramy elgaml 4ramy elgamlincidente a milano dove e morto ramy elgaml 1ramy elgaml 1

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)