
VOLETE SAPERE PERCHÉ ZUCKERBERG HA TENTATO DI BLOCCARE “CARELESS PEOPLE”, IL LIBRO DI SARAH WYNN-WILLIAM, EX DIPENDENTE DI META? PERCHÉ LUI E LE PERSONE CHE LAVORANO AL SUO FIANCO NE ESCONO MALISSIMO – IL MILIARDARIO CHE HA INVENTATO FACEBOOK HA INCONTRATO RUSSI, HA LECCATO IL CULO A XI JINPING PER TENTARE DI SUPERARE IL BLOCCO DEL SOCIAL IN CINA E, ORA CHE È AL FIANCO DI TRUMP, SOGNA DI DIVENTARE IL FUTURO PRESIDENTE – NEL LIBRO SI RACCONTA DI DIPENDENTI CAPACI DI IGNORARE UNA COLLEGA CON CRISI COMPULSIVE, DI “YES MEN DI ZUCKERBERG CHE…
Estratto dell’articolo di Irene Soave per il “Corriere della Sera”
[…] Careless People è il titolo di un libro in cima alle classifiche di tutto il mondo — per vari giorni della scorsa settimana è stato anche, sebbene in inglese, il secondo più venduto in Italia — ed è, recita il sottotitolo, una «storia di dove ho lavorato». L’autrice, Sarah Wynn-Williams, già nel corpo diplomatico della Nuova Zelanda, è poi stata manager di Facebook dal 2011 al 2018, arrivando alla carica di direttrice della global public policy. Per Meta, la società che controlla Facebook e instagram e che ha denunciato l’ex dipendente, il libro «è pieno di cose già uscite» […]
L’azienda sta facendo di tutto per evitare che Careless People resti in vendita; un giudice ha decretato che Wynn-Williams deve sospendere la promozione, in attesa di capire se ha violato clausole di riservatezza dei contratti che la legavano a Meta, ma il libro resta n vendita. Cosa c’è dentro?
Politica internazionale, innanzitutto: prima dell’aperta svolta trumpiana che Mark Zuckerberg ha intrapreso di recente, avrebbe sempre tentato in modo più discreto di accreditarsi presso molti potenti. Tra gli obiettivi tangibili, aggirare la censura cinese sui suoi social. Non ci riuscì mai, nemmeno nel 2015 quando chiese a Xi Jinping di «farmi l’onore di dare il nome a mio figlio». Xi rifiutò. Il primo leader straniero che incontra ufficialmente è il russo Dmitry Medvedev, nel 2012, quando era premier. In una cena di Stato, racconta Wynn-Williams, fa di tutto per essere seduto vicino a Fidel Castro. Dopo un raffreddamento dei rapporti con Obama, già per la campagna del 2016 offre fedeltà a Trump. Dopo il suo successo, Zuckerberg accarezza l’ipotesi di correre per la Casa Bianca. Fa discorsi pubblici in cui parla «come un bambino pensa che un presidente parli».
Tra le scene che restano più in mente di Careless People : una dirigente ha le convulsioni, forse per una crisi epilettica, e si contorce a terra in un corridoio; attorno a lei i suoi superiori, tutti maschi, corrono a una riunione e la ignorano. Poi c’è il parto di Wynn-Williams, che dalla sala parto, con le contrazioni iniziate, supplica le ostetriche di poter mandare un’ultima mail ai superiori.
I dirigenti di Facebook, e poi di Meta, sono descritti come molestatori, servili, arroganti; il peggiore risulta Zuckerberg, circondato di yes men. Nessuno osa contraddirlo; quando sbaglia qualcosa è gara tra i suoi collaboratori ad addossarsene la colpa; se nei tremendi giochi di team building Zuckerberg partecipa, i suoi lo lasciano vincere.
Non esce meglio dal libro la capa «femminista» Sheryl Sandberg. L’autrice, lavorandoci insieme, dice di aver maturato la convinzione che il suo attivismo sia tutto «di facciata», e che in realtà sia una capa da incubo pure lei. […]
un’arpia con le madri. Wynn-Williams resta in coma per complicazioni post-parto: Sandberg continua a mandarle email, lamentandosi perché non risponde. E alle colleghe che rispondono al telefono mentre allattano fa arrivare richiami: la linea è «disturbata»» dai «rumorini dei bambini». «Si prendano una tata filippina». Niente male, per una manager il cui bestseller Lean In raccomandava di «essere se stesse al lavoro». […]