
ANCHE “BIANCANEVE” SI È INGAZATA – IL REMAKE DEL CLASSICO DISNEY È DIVENTATO UN CASO POLITICO, CON LO SCONTRO VIA SOCIAL TRA LE DUE ATTRICI PROTAGONISTE: RACHEL ZEGLER, COLOMBIANA, PRO-PALESTINA NEL RUOLO DI BIANCANEVE, E GAL GADOT, ISRAELIANA, IN QUELLO DELLA REGINA CATTIVA – ZEGLER, IN NOME DELLA CULTURA WOKE, HA DICHIARATO CHE LA FIABA “È MOLTO DATATA”, CHE IL PRINCIPE AZZURRO È STATO QUASI UNO STALKER – ALL’ANTEPRIMA A LOS ANGELES SONO STATI ESCLUSI I GIORNALISTI PER EVITARE DOMANDE SCOMODE… – VIDEO
Estratto dell’articolo di Maria Volpe per www.corriere.it
Avrebbe dovuto essere un grande evento, invece è stata un’anteprima sottotono. E soprattutto blindata, senza la stampa delle grandi occasioni. Dopo anni di polemiche, sabato 15 a Los Angeles c’è stata la prima visione del remake di «Biancaneve», versione live, del regista Marc Webb, che arriverà sugli schermi italiani giovedì.
Per evitare domande scomode e per «proteggere» le due attrici protagoniste – Rachel Zegler, colombiana, pro-Palestina nel ruolo di Biancaneve, e Gal Gadot, israeliana, in quello della Regina Cattiva – che si sono rese protagoniste di scontri e polemiche, non sono stati ammessi i giornalisti e non si è data grande eco all’evento.
[...] nell’aria si respiravano le polemiche che hanno accompagnato il film fin dall’inizio, cinque anni fa. La prima contestazione è stata sulla scelta della protagonista. I social si sono scatenati chiedendosi perché per la principessa Disney, nata nel 1937, dalla «pelle bianca come il latte», sia stata scelta un’attrice di origine latinoamericana, la colombiana Rachel Zegler (già nota nel ruolo ruolo di Maria nel West Side Story di Steven Spielberg).
La fiaba del resto andava riscritta per i tempi moderni del politically correct che negli Usa è quasi un’ossessione (una cultura fortemente attaccata dal Presidente Trump). Dunque una principessa multietnica è stata considerata la scelta giusta.
Come non bastasse l’attrice Zegler ha più volte dichiarato che la fiaba «è molto datata», che il principe azzurro è stato quasi uno stalker e che nel remake Biancaneve «non verrà salvata dal principe. Non sognerà il vero amore. Sognerà di diventare la leader che sa di poter essere». Forse, un eccesso di «woke culture» che ha indispettito i vecchi fan della favola.
Gal Gadot - regina cattiva di biancaneve
Ma gli scontri più duri sono stati di natura politica. Zegler ha più volte postato su X commenti pro-palestinesi («Free Palestine»); e Gadot idealmente le rispondeva dando il proprio supporto a Israele, specie dopo il 7 ottobre con l’attacco criminale di Hamas, e contestando l’antisemitismo. Le due donne non si sono mai particolarmente amate, anche se sabato alla première sono apparse sorridenti e cordiali tra loro. Ma questi ultimi due anni sono stati inevitabilmente pesanti, anche in considerazione degli scontri social e degli strascichi.
Le ricadute sul film si sono intensificate anche dopo le elezioni presidenziali statunitensi del 2024. Zegler ha scritto su Instagram di essere «affranta» e che sperava che «gli elettori di Trump e Trump stesso non conoscessero mai la pace». Zegler si è poi scusata, ammettendo: «Ho lasciato che le mie emozioni prendessero il sopravvento». Non proprio un’atmosfera fiabesca.
E casomai ce ne fosse bisogno c’è stato anche il «caso-nani». Sempre in nome della woke culture Disney ha deciso di avere «un approccio diverso» rispetto ai sette nanetti e di inserirli nel film, solo in computer grafica, come effetti speciali di «creature fatate». Pare che numerosi attori, affetti da nanismo, non abbiano gradito la soluzione, sottolineando come in questo modo sia stata tolta loro un’opportunità di lavoro.
Gal Gadot - regina cattiva di biancaneve
Faticoso oggi regalare favole... [...]
Gal Gadot - regina cattiva di biancaneve
biancaneve - Rachel Zegler
Gal Gadot - regina cattiva di biancaneve