
“PAOLO BONOLIS? RAPPORTO COMPLICATO, TENTÒ DI SCALZARMI” - CARLOTTA BRAMBILLA PISONI, EX CONDUTTRICE DI “BIM BUM BAM” A DISTANZA DI 40 ANNI HA ANCORA IL DENTE AVVELENATO CON PAOLINO: "NON C’È MAI STATO UN GRANDE AFFETTO TRA NOI. LA COSA INCREDIBILE SONO STATE LE SUE PAROLE APPENA CI SIAMO RINCROCIATI. LUI HA ESORDITO COSÌ: 'UÈ, CIAO, TUTTO BENE BRAMBILLA?'. COME SE NULLA FOSSE” – “PER BERLUSCONI ERAVAMO UNA FAMIGLIA, FACEVO L’ANIMATRICE ALLE FESTE DEI SUOI FIGLI” – ECCO COSA FA OGGI
Giuseppe Alberto Falci per corriere.it - Estratti
La voce è quella dell’esordio su Italia 1 con Bim Bum Bam, programma cult rivolto a bambini e ragazzi che andava in onda tutti i pomeriggi: «Una voce che è rimasta nel cuore di tantissimi perché riporta agli anni della fanciullezza. Si figuri che l’altro giorno ero in un ristorante a pranzo a Milano con un’amica. A un certo punto si avvicina un ragazzo che avrà avuto più o meno 40 anni e mi dice: “Io a lei la conosco, dove si ci siamo visti? La sua voce è inconfondibile”. Poi ci pensa un attimo e aggiunge: “Per caso è Carlotta di Bim Bum Bam?” Ha chiesto subito di fare una foto con me».
A distanza di più o meno 40 anni Carlotta Brambilla Pisoni, milanese doc, attrice, conduttrice e amante dell’arte, è rimasta «Carlotta di Bim Bum Bam». Ne ha fatta di strada la ragazza che «per caso» è diventata un simbolo per diverse generazioni negli anni dell’esplosione del piccolo schermo.
Ma davvero tutto è nato per caso?
«È stato un passaggio della mia vita molto strano. Dopo il liceo avrei volto iscrivermi alla facoltà di Psicologia ma non era presente all’Università di Milano e allora scelsi Lettere e Filosofia con l’idea dopo tre anni di passare a Psicologia in altra sede. Diciamo che ero una studentessa appassionata che immaginava di proseguire questa strada che mi avrebbe avvicinato al mio sogno di curatrice di gallerie d’arte. Improvvisamente c’è un colpo di scena. E tutto succede in pochi giorni».
Ovvero?
«Sulla bacheca delle offerte di lavoro per gli studenti, trovo un volantino che pubblicizza un provino per la televisione. Mi sono detta: “perché non provare?”. A quei tempi la tv popolare era completamente diversa. Era lei che andava alla ricerca di ragazzi e ragazze da inserire nel mondo dello spettacolo. E così vengo presa come attrice nella serie televisiva ispirata al cartone animato “Kiss me Licia” che aveva come protagonista Cristina D’Avena».
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Era un modo cortese di dirle no. E lei cosa fa, non ci sta?
«Inizio lo stesso questa novità. Con la consapevolezza che sia solo una parentesi. Ma c’è un’ulteriore colpo di scena. Dopo Love Me Licia, Licia dolce Licia, Teneramente Licia e Balliamo e Cantiamo con Licia, arriva Bim Bum Bam: è il 1989 e papà si convince questa volta perché conosce la curatrice Alessandra Valeri Manera, punto di riferimento del mondo Mediaset, stiamo parlando di colei che ha portato i Puffi in Italia. E qui c’è un aneddoto divertente da raccontare».
Quale?
«Manuela Blanchard, co-conduttrice di Bim Bum Bam assieme a Paolo Bonolis, rimane incinta. E Alessandra mi chiama per un provino. Io tentenno, fingo di avere il gesso alla gamba: “Non vengo”. Poi ci ripenso e mi presento: il provino fu una ciofeca ma vengo selezionata».
Veronica Lario con Silvio Berlusconi e i figli
Possiamo dire che in quell’istante la sua vita cambia?
«Radicalmente. Divento un personaggio pubblico e popolare. C’è Paolo Bonolis al mio fianco che ha già la verve dell’artista, ha un altro passo, si vede».
Come è il rapporto tra lei e Bonolis?
«Ammetto che fu complicato, fece di tutto per scalzarmi e per far tornare prima possibile Manuela. Mentre legai tantissimo con Giancarlo Muratori, grandissimo doppiatore, voce del pupazzo Uan, che mi insegna un sacco di trucchi del mestiere».
Dopo un anno Bonolis lascia e lei rimane lì fino al 2000, anno della chiusura di Bim Bum Bam.
«Devo dire che sono stati anni incredibili. Con il successore di Paolo, Roberto Ceriotti, siamo ancora molto amici. È stato un periodo della mia vita bellissimo e indimenticabile, lavoravamo no-stop dalle 13 alle 20. Fuori dagli studi di Cologno Monzese — il programma era registrato nello studio 8 — trovavamo migliaia di bambini con i genitori ad aspettarci. Sono gli anni del boom della televisione e noi rappresentavamo un punto fermo per ragazzi e bambini».
Qual è il ricordo più bello?
«L’interpretazione di BatCarlotta con BatRoberto (Ceriotti) è il ricordo più divertente di quell’esperienza. Devo ammettere che ci siamo divertiti come dei matti, ci facevano un sacco di dispetti. Ricordo le esterne con grande nostalgia. È stato un gioco più che un lavoro».
paolo bonolis foto mezzelani gmt 031
Nel posto di lavoro ha anche incontrato l’uomo della sua vita?
«Mio marito lavorava in redazione e tutti e due avevamo il vizio di arrivare in anticipo rispetto alla convocazione. È nato lì il nostro amore. Con tutti gli alti e bassi della vita, e il nostro rapporto è più solido di prima. E di questo sono molto grata».
A un certo punto però Bim Bum Bam chiude i battenti e lei cosa fa?
«Sono un po’ disorientata ma ho al contempo 36 anni, due figli, e sono orientata a fare la mamma».
Non le arrivano altre offerte come conduttrice?
«Francamente no, l’azienda ci dice: arrivederci e grazie. Si presenta la possibilità di lavorare per Publitalia grazie a cui faccio tantissime tele promozioni...».
Qual è il suo ricordo di Silvio Berlusconi?
«Era uno di noi, seguiva il prodotto maniacalmente, lo vedevamo con una certa frequenza. Era curioso, chiedeva a ognuno di noi come andasse, aveva un approccio da capo azienda ma era al contempo paterno. Colpiva l’attenzione nei confronti di chi lavorava per le sue aziende».
Un aneddoto?
«Quando eravamo all’apice del successo mi è capitato di fare l’animazione delle feste dei figli di Berlusconi. Ed è stato divertente perché ci percepiva come persone di famiglia. Avreste dovuto vedere la sua considerazione nei nostri confronti... Per me la famiglia Berlusconi è intoccabile, non parlo politicamente...».
carlotta brambilla pisoni paolo bonolis il pupazzo uan
Ma lei oggi di cosa si occupa?
«Oggi ho avuto un altro colpo di fortuna, all’alba dei 50 anni sono stata chiamata a fare un provino con Qvc Italia, il canale di chi ama lo shopping, e adesso sto lavorando ancora per loro».
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Rimpianti?
«Non ho rimpianti, ho avuto la fortuna di avere sempre i piedi per terra, All’apice del successo eravamo addirittura scortati. Ma non mi sono mai illusa. Semmai l’unico rimpianto è non aver completato gli studi universitari. Provai a riprenderli ma sono riuscita a dare un solo esame».
Ha più incrociato Bonolis?
«Ci siamo rivisti altre due o tre volte nel breve periodo in cui ho collaborato con Finmeccanica. Non c’è mai stato un grande affetto tra noi. La cosa incredibile sono state le sue parole appena ci siamo rincrociati. Paolo ha esordito così: “Uè, ciao, tutto bene Brambilla?”. Come se nulla fosse».
La riconoscono ancora sempre per strada?
«Nonostante io lavori in Qvc, io sono per tutti Carlotta di “Bim Bum Bam”. E chi mi incontra e riconosce vuole l’autografo...».
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