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GLI OSCAR DEI GIUSTI - “LUNGA VITA AL CINEMA INDIPENDENTE!” GRIDA SEAN BAKER, IL REGISTA DI “ANORA”, CHE HA VINTO BEN QUATTRO OSCAR E HA DOMINATO LA SERATA - "ANORA USA LA PAROLA FUCK 479 VOLTE, BATTE IL RECORD DEL PUBLICIST DI KARLA SOFÍA GASCÓN DOPO AVER LETTO I SUOI TWEET”, È LA BATTUTA PIÙ DIVERTENTE DEL PRESENTATORE CONAN O’BRIEN - IMPOSSIBILE NON RICONOSCERE ALLO SCANDALO DEI TWEET DI KARLA SOFÍA GASCÓN, LA GRANDE SCONFITTA DI “EMILIA PÉREZ”, SCORDANDO QUANTO SIA IMPORTANTE IL FATTO CHE GLI OSCAR MAGGIORI VADANO A UN FILM INDIPENDENTE... - VIDEO
sean baker premio oscar 2025 foto lapresse
Marco Giusti per Dagospia
“Lunga vita al cinema indipendente!” grida Sean Baker, il regista di “Anora”, che ha vinto ben quattro Oscar e ha dominato la serata, miglior film, miglior sceneggiatura, migliore attrice, la poco più che ventenne Mikey Madison, e montaggio. Complimenti. Un film, per fortuna, pieno di sesso, di lotta di classe, e soprattutto di parolacce.
“Anora usa la parola fuck 479 volte, batte il record del publicist di Karla Sofía Gascóndopo aver letto i suoi tweets”, è la battuta più divertente del presentatore della serata, Conan O’Brien, che ha proseguito rivolgendosi all’attrice protagonista di “Emilia Pérez”, presente in sala, ma non sul red carpet, con un “se twitti sugli Oscar ricordati che mi chiamo Jimmy Kimmel”. Impossibile non riconoscere allo scandalo dei tweets di Karla Sofía Gascón, la grande sconfitta di “Emilia Pérez”, con 14 nominations, che ha lasciato campo libero a “Anora”.
Scordando quanto sia importante il fatto che gli Oscar maggiori vadano a un film indipendente. A Quentin Tarantino, altro campione di “fuck”, che gli consegnava il premio, Sean Baker ha detto “Se non ci fossi stato te, non ci sarebbe mai stata nessuna Anora”. Tra scandali e una massa di fuck, tra vincitori e vinti di una serata complessa, ma equilibrata, “Hollywood e l’industria cinematografica americana, si sono concentrati su se stessi”, si legge su “The Hollywood Reporter”, a segnalare quanto questi Oscar n.97 avessero bisogno di una rigenerazione indipendente, ma anche fortemente americana.
zoe saldana. premio oscar 2025 foto lapresse
Malgrado Donald Trump (il “Fuck Trump” del 2003 di Robert de Niro è stato super-postato su X alla faccia di Elon Musk), malgrado la politica suicida della Disney, che non vince nulla, nemmeno il miglior film animato, che va al piccolo film lettone “Flow” di Gints Zibalodis, malgrado il peso della pulizia etnica di Gaza, ricordata dai coraggiosi registi di “No Other Land”, Basel Adra e Yuval Abraham, che stravincono per il miglior documentario (e Adra si augura che sua figlia non debba vivere la stessa vita che lui sta vivendo adesso).
E, ancora, malgrado gli incendi di Los Angeles, la scossa di terremoto dell’after party, i 40 milioni di dollari spesi da Netflix per il lancio all’Oscar di “Emilia Pérez” di Jacques Audiard, che vince solo per Zoe Saldana, migliore attrice non protagonista, prima volta di una attrice dominicana, e per la miglior canzone, “El Mal”. La vittoria di “Emilia Pérez” avrebbe segnalato il dominio del cinema francese (e di Netflix) su Hollywood, ricordiamolo, e già così, con “Anora” vincitore, risulta fondamentale il ruolo di Cannes per la corsa all’Oscar. In una serata ben costruita come show, e di fatto molto politica, Hollywood non dimentica quasi nulla.
Il premio a “The Brutalist” di Brady Corbet per il miglior attore protagonista, Adrien Brody, a vent’anni di distanza dal suo Oscar per “Il pianista” (c’è stato perfino il remake del bacio in bocca di Halle Berry a benedirlo), per la migliore musica, spettacolare di Daniel Blumberg, e per la migliore fotografia. In 70 mm! Il premio a “Io sono ancora qui” di Walter Salles come miglior film straniero, alla faccia del favorito “Emilia Pérez”, che salva la nottata nel Brasile di Lula e in una Rio in pieno delirio da carnevale.
Salles dedica il premio alla figura di Eunice Paiva, la moglie coraggiosa di Eunice Paiva che vive sulla propria pelle l’orrore della dittatura e la morte del marito, e alle attrici che la rappresentano sullo schermo, Fernanda Torres e Fernanda Montenegro. La Torres non se la prende troppo per la sconfitta come miglior attrice (“Non vamos sorrir. Sorriam”, scrive sui social). Ma Hollywood non dimentica neanche il premio al miglior non protagonista maschile, Kieran Culkin in “A Real Pain” di Jesse Eisenberg, altro film sulla identità americana e sulla memoria europea del paese.
demi moore incazzata per non aver vinto l oscar
Il premio al gattino pacifista di “Flow” di Gints Zilbalodis. Chi perde? Beh, Demi Moore, protagonista di “The Substance” di Coralie Fargeat, altro film francese, che vince solo per il trucco del mostro e il parrucco. Ma tra premiare una giovane attrice e una fin troppo snobbata Demi Moore, che non aveva mai vinto nulla, l’Academy ha preferito la giovane attrice dimenticando ancora una volta Demi Moore.
Perde “Conclave” di Edward Berger, che si deve accontentare solo del premio per la miglior sceneggiatura non originale di Peter Straughan quando puntava al miglior film, al miglior attore con Ralph Fiennes e alla non protagonista con Isabella Rossellini, venuta con un abito blue-velvet di Dolce e Gabbana in onore di David Lynch. Perdono davvero “A Complete Unknown” di James Mangold e il suo protagonista Timothée Chalamet, otto nomination e nessun premio. Bene ha fatto Bob Dylan a rifiutare l’invito come presenter e a lasciare il compito a Mick Jagger.
adrien brody mikey madison zoe saldana kieran culkin
Perde “Wicked” che si deve accontentare solo dell’Oscar per i costumi di Paul Tazewell, primo costumista afro-americano che vince un Oscar. Perde la comunità nera, che non aveva film, a parte il bellissimo “Nickel Boys”, da noi passato direttamente in streaming su Amazon. E il cinema italiano? No. Non vince nulla. Nemmeno il premio da non protagonista a Isabella Rossellini per “Conclave”, che almeno avrebbe ricordato David Lynch. Comunque, sì, lunga vita al cinema indipendente!
kieran culkin. oscar 2025
kieran culkin premio oscar 2025 foto lapresse
zoe saldana con il premio oscar premio oscar 2025 foto lapresse
adrien brody premio oscar 2025 foto lapresse
zoe saldana. premio oscar 2025 foto lapresse
mikey madison zoe saldana premio oscar 2025 foto lapresse
kieran culkin con robert downey jr premio oscar 2025 foto lapresse
cillian murphy con adrien brody premio oscar 2025 foto lapresse
adrien brody mikey madison zoe saldana kieran culkin premio oscar 2025 foto lapresse
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mikey madison premio oscar 2025 foto lapresse
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zoe saldana premio oscar 2025 foto lapresse
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