
IL CINEMA DEI GIUSTI - "MUORI DI LEI” È UN THRILLER EROTICO, AMBIENTATO ALL’EPOCA DELLA PANDEMIA A ROMA, CON RICCARDO SCAMARCIO CHE NON SI LIMITA A SCOPARSI LA BELLA MOGLIE INFERMIERA SARA, MA SI SCOPA PURE LA VICINA, LA BELLA SPAGNOLA AMANDA - PIÙ CHE MUORI DI LEI, SEMBRAVA MUORI DI NOIA. POI, MA SOLO NEGLI ULTIMI VENTI MINUTI, IL FILM HA UN SOBBALZO DI SCENEGGIATURA, E ARRIVANO UNA SERIE DI COLPI DI SCENA E DIVENTA IL THRILLER EROTICO CHE CI SI POTEVA ASPETTARE CON QUEL TITOLO… - VIDEO
Marco Giusti per Dagospia
Ma quanti film fa ogni anno Riccardo Scamarcio? Ieri sono andato a vedere il suo ultimo film, dal titolo impossibile, “Muori di lei”, opera seconda di un bravo e esperto sceneggiatore, Stefano Sardo, che lo ha scritto assieme a Giacomo Bendotti e non è tratto né da un romanzo né da un film straniero precedente. Opera originale. Un thriller erotico ambientato all’epoca della pandemia a Roma.
Dove, inevitabilmente, malgrado la chiusura in casa, Scamarcio nel ruolo di Luca, professore di filosofia (sì, filosofia…), non si limita a scoparsi la bella moglie infermiera Sara, Maria Chiara Giannetta, figlia di un ricco barone ospedaliero puttaniere, Paolo Pierobon che scoatta un po’ alla Massimo Popolizio quando fa il romano, ma si scopa pure la vicina, la bella spagnola Amanda, interpretata da Mariela Garriga, che abita, guarda caso, in un b&b proprio sullo stesso pianerottolo. E’ il minimo, su.
Per oltre un’ora vediamo Scamarcio passare con scarsa voglia dal letto della moglie a quello dell’amante, che sono molto, molto simili, al punto che riconoscevo la Garriga solo perché ha due nei sul collo. Ma devo dire che non è che né io né il pubblico della sala 2 del cinema Adriano a Roma, otto spettatori, compresi me e Ciro, che voleva vedere “U.S.Palmese”, ma io lo avevo già visto, fossero molto interessati alle scopate da pandemia di Scamarcio.
Insomma, più che Muori di lei sembrava Muori di noia. Poi, ma solo negli ultimi venti minuti, il film ha un sobbalzo di sceneggiatura, e arrivano una serie di colpi di scena e diventa il thriller erotico che ci si poteva aspettare con quel titolo. Se scrivi un “muori…”, qualcosa deve accadere, no? Però non è che i colpi di scena, alcuni fin troppo prevedibili, migliorassero le cose. E, francamente, l’idea di Scamarcio chiuso in casa che insegna filosofia agli studenti a distanza e che scrive non so quali tesi di dottorato, non era proprio il massimo per un film.
Come scopatore, però, almeno nella finzione, bisogna lasciarlo stare. Io sono povero, dice alla Garriga, ma sei bono, le fa lei. E’ già qualcosa. Ma merita i soldi del biglietto? Riconosco che sia un film girato penso in fretta con quattro-cinque attori, ci sono anche un amico sfigato del protagonista, Francesco Brandi, e un fidanzato manesco della ragazza spagnola. Che gli ambienti sono due, l’appartamento da ricchi che Pierobon ha comprato alla figlia e il b&b sempre vuoto dove sta la Garriga.
Ma si può accettare una sceneggiatura così buttata via. Ma non ci sono produttori a dire qualcosa? Tra questo e “Gioco pericoloso” con Elodie, altro thriller erotico con tre attori principali tutto girato nello stesso ambiente, un filo più riuscito, ci si domanda dove sta andando il cinema italiano. Inoltre di thriller c’è poco e niente, di erotico, una tetta di Elodie in “Gioco pericoloso” e due tette della Chianetta qua. In sala.