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DALLA CINA COL CARTONE - IL FILM D'ANIMAZIONE "NE ZHA 2" HA GUADAGNATO OLTRE 1,2 MILIARDI DI DOLLARI AL BOTTEGHINO, DIVENTANDO LA PELLICOLA CHE HA INCASSATO DI PIÙ NELLA STORIA DEL PAESE E BATTENDO ANCHE IL RECORD DI INCASSI IN UN SINGOLO MERCATO DI "STAR WARS: EPISODIO VII" (936 MILIONI SOLO NEGLI STATI UNITI) - MERITO DI UNA STRATEGIA DI MARKETING BEN STUDIATA E DELLA STORIA, CHE RACCONTA E AVVENTURE DI PERSONAGGI DEL MITO E DEL FOLKLORE TAOISTA E BUDDHISTA, UNA "NOVITÀ" RISPETTO AL SOLITO COMUNISMO DI MAO… - VIDEO
Estratto dell'articolo di Paolo Salom per il "Corriere della Sera"
In nemmeno due settimane ha sbancato il botteghino diventando il film che ha guadagnato di più nella storia del cinema cinese. Di questo passo, scriveva nei giorni scorsi il Quotidiano del Popolo , potrebbe guadagnare il primo posto anche a livello internazionale. […]
Ne Zha 2 , il cui titolo esteso è «Ne Zha, lo spirito bambino alla conquista degli oceani» ha venduto biglietti — nella sola Repubblica Popolare — per l’equivalente di 1,2 miliardi di dollari, dunque superando i guadagni (in un singolo mercato) del lungometraggio finora mai battuto nella storia del cinema, ovvero Star Wars Episodio VII (936 milioni solo negli Stati Uniti).
Non male per la seconda puntata di un racconto animato uscito per la prima volta nel 2019. Basato (con molte licenze) sul romanzo del Diciassettesimo secolo «L’investitura degli dei», ovvero un fantasy della tradizione popolare, racconta le avventure di personaggi del mito e del folklore taoista e buddhista.
[…]Certo, è anche un progetto commerciale ben studiato, uscito il giorno del Capodanno cinese, lo scorso 29 gennaio, quando le famiglie si ritrovano e vanno al cinema come un tempo da noi sotto Natale. Ma le code di fronte ai cinema multisala sono proseguite nei weekend successivi. C’è anche altro, ovviamente, perché il mercato della Repubblica Popolare — inteso come consumatori — è avido di novità, accoglie con entusiasmo tutte quelle storie che toccano il cuore antico di una nazione che si è troppo a lungo impegnata a «cancellare» il proprio passato.
Non è solo una questione che riguarda il comunismo maoista, che aveva nella «distruzione di tutto ciò che è vecchio e feudale» il proprio afflato culturale. La Cina, nel suo complesso, si è trovata nell’incontro-scontro con l’Occidente a recitare la parte del comprimario povero e dalle idee sorpassate.
Ora, ritrovata ricchezza e potenza, riscopre storie che hanno accompagnato i giochi dei bambini nei secoli. E si diverte: anche con film che — magari — almeno secondo i critici locali, puntano troppo sulle emozioni e poco sulla profondità. Ma che importa? Basta ritrovare vicende familiari e personaggi facili da trasformare nei nostri alter ego. […]