squid game stagione 2 due

IL DIVANO DEI GIUSTI/1 - SIETE PRONTI A NUOVE IMPRESE COME VEDERVI TUTTA LA NUOVA STAGIONE DI “SQUID GAME” IN QUESTI GIORNI DI VACANZA? MOLTI SPETTATORI LO HANNO FATTO. E SONO TUTTI DELUSI - NON LEGGO GRAN COSE DELLA COMMEDIA NAPOLETANA “MICA È COLPA MIA” - PER L’ATTESISSIMA “ACAB: LA SERIE”, INVECE, DOVREMO ASPETTARE ADDIRITTURA FINO AL 15 GENNAIO - SU MUBI SO CHE GRADIRETE MOLTO L’ARRIVO DI UN CULT ROMANO TOTALE COME “AMORE TOSSICO” INTERPRETATO DA VERI DROGATI DI OSTIA...

 

Marco Giusti per Dagospia

 

squid game - stagione 2

Che vediamo stasera? Siete pronti a nuove imprese come vedervi tutta la nuova stagione di “Squid Game” in questi giorni di vacanza? Molti spettatori lo hanno fatto. E sono tutti delusi. Io devo ancora vederla, ma le critiche mi hanno un po’ bloccato. Penso che mi vedrò una serie che la critica ha già battezzato così così e prevedibile, come tutte quelle scritte da Harlan Coben, re del crime Netflix, cioè “Missing You” con la Rosalind Eleazar di “Slow Horses” come protagonista nel ruolo della detective Kat Donovan che riapre un caso che sembravo sepolto quando scopre che il fidanzato sta su una app di incontri. Ma li mortacci. I registi sono due, Isher Sahota e Nimer Rashed.

 

Non leggo gran cose della commedia napoletana “Mica è colpa mia” diretta da Umberto Carteni con Antonio Folletto, Vincenzo Nemolato e Laura Adriani. Invece è sicuramente da stravedere l’ultimo film animato della serie Wallace & Gromit, “Le piume della vendetta”, diretto da Nick Park. E’ un tale piacere vederli di nuovo in azione e vedere un film con le animazioni a passo uno in plastilina. Purtroppo dovremo aspettare fino al 3 gennaio per vederlo. Ma ci saremo.

 

ACAB - LA SERIE - 3

Per l’attesissima “Acab: la serie”, invece, sempre Netflix, dovremo aspettare addirittura fino al 15 gennaio. Protagonisti sono Marco Giallini, Adriano Giannini, Valentina Bellé. Il regista dei sei episodi è Michele Alhaique. Su Mubi so che gradirete molto l’arrivo di un cult romano totale ("Frena i freni. Cè, c'è na farma!") come “Amore tossico” di Claudio Caligari, interpretato da veri drogati di Ostia, presentato da un padrino assurdo come Marco Ferreri che ci lesse la poesia degli ultimi e ci seppe vedere l’ironia nella situazione tragica. Ma per molti critici, allora, fu considerato un film di tardo pasolinismo (il complesso del padre ci ha distrutto…), di cattivo gusto.

 

Invece, negli anni, il film crebbe fino a ricevere uno status di culto incredibile, grazie ai suoi interpreti romani, Michela Mioni e Cesare Ferretti in testa, e a una serie di battute ormai storiche con uno slang da tossico romano (spada, scghizzo, farma) che i critici del tempo non potevano capire. Da "ma come... dovemo svortà e te pij er gelato?" a "Vacce te che sei più presentabile, a me il limone nun me lo vendono, sanno che me ce drogo", da “se sbattemo per mette insieme quattro lire per fasse uno schizzo..." a "Oggi me sa che proprio col quasi se famo".

squid game - stagione 2

 

Da "Me daitre o quattro buste, quelle che hai, te le piazzo e te porto i soldi a tamburella!" alla nostalgica "Quanto era bona la robba na'volta,mica come adesso".  “Amore tossico” era la cronaca fedele delle giornate dei tossici di Ostia, alla ricerca di una dose o del metadone per andare avanti. Un film maledetto. Molti dei suoi interpreti non si ripresero mai e lo stesso Claudio Caligari ebbe problemi per riuscire a chiudere un film negli anni successivi. Troppo estremo, troppo duro. Sempre su Mubi triovate anche uno dei più celebri film di Michelangelo Antonioni, “Cronaca di un amore” con Lucia Bosé e Massimo Girotti. Gradirete anche “Francofonia” di Aleksandr Sokurov. E’ il regalo di Natale per il popolo dei cinefili.

ACAB - LA SERIE - 2

 

Si eccitano e gridano all’arte, all’arte, al capolavoro. Toglietegli tutto, ma non toglietegli Sokurov. Puntuali, nella loro banalità, adoreranno in massa gli  87 minuti di Francofonia, il nuovo capolavoro di Alexandre Sokurov. Che non è la versione Louvre di Arca russa, ma un documentario sul Louvre, pagato da qualche LouvreFilmCommission, con delle complicazioni Sokuroviane già viste e qualcosa di accattivante (beh, sì). C’è pure una comunicazione Skype con un battello che trasporta opere d'arte durante una tempesta, metafora della situazione di tragedia che colpì il museo durante la guerra che è poi il cuore del film. E che i cinefili troveranno ancora più esaltante e profetico dopo i fatti di Parigi.

 

No, non gli rovinerò la festa. Nella breve parte di ricostruzione storica, che avrebbe potuto diventare un vero film, c’è l'ufficiale nazista, il conte Graf Wolff Metternich che riesce a rimandare all'infinito l'invio dei capolavori d’arte del Louvre in Germania, e quindi a salvarli, e il direttore del museo, uno dei pochi amministrativi della città che rimangono al loro posto e che cerchino di opporsi alla perdita delle opere. Proprio la loro storia, che non diventa mai una fiction ma solo un accenno di fiction, è la trovata più forte del film, sia come interesse di racconto sia come messa in scena.

squid game stagione 2

 

Con una fotografia spettacolare di Bruno Delbonnel che si inventa un modo totalmente inedito di ricostruzione degli anni 40 e gioca coi colori e con il cinema del tempo. Darei un’occhiata, su Amazon, anche a ”Absolution”, solito thriller con Liam Neeson, gangster invecchiato che cerca di uscire dal giro, poi è costretto a rientrarci se vuole salvare il figlio, ma diretto da tal Hans Petter Moland, che ha fatti film interessanti. Amazon ci promette grandi film del passato questa settimana, “I guerrieri dell’inferno” di Karel Reisz con Nick Nolte, Tuesday Weld, Michael Moriarty, sui reduci del Vietnam che non si integrano, e il disaster movie “Juggernaut” di un grande regista come Richard Lester con Richard Harris, Omar Sharif e David Hemmings.

 

amore tossicoAMORE TOSSICO 12

Missing YouACAB - LA SERIE - 1

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)