donatella rettore

“LA MIA GENERAZIONE NON SAPEVA GESTIRE LE COSE E CADEVA NELL'AUTOVIOLENZA O NELL'EROINA” – DONATELLA RETTORE TORNA CON UN NUOVO ALBUM DOPO 14 ANNI E HA UNA PAROLA CATTIVA PER TUTTI: “LITIGAI CON CATERINA CASELLI, CHE ERA LA MIA DISCOGRAFICA, MI PROPOSE UN BRANO PIÙ BRUTTO DELL'ALTRO” – “A ‘BELVE’ FRANCESCA FAGNANI MI HA FATTO LE SOLITE DOMANDE, ‘TI SEI MAI DROGATA’ ECCETERA” – “MAHMOOD HA CANTATO UN BRANO INTITOLATO ‘KOBRA’. MI HANNO DETTO CHE ERA UN TRIBUTO, MAH...” – I VAFFANCULO DI LUCIO DALLA E LA VOLTA CHE SI RITROVÒ IN MANO UNA MOLOTOV – VIDEO

 

Estratto dell’articolo di Paolo Giordano per “il Giornale”

 

donatella rettore

Dov'è Rettore oggi?

«Mi sento dentro una frullatrice».

Esce il primo disco dopo 14 anni, mica due giorni.

«Faccio un disco solo quando ho qualcosa da dire. Altrimenti niente e su questo non transigo. Perciò tempo fa litigai con Caterina Caselli, che era la mia discografica. Non avevo niente da dire allora lei mi propose brani che per me erano uno più brutto dell'altro».

Antidiva putiferio.

«È il titolo perfetto per me, che mi sento un'antidiva e farò concerti che saranno un putiferio».

 

DONATELLA RETTORE - DISCO ANTIDIVA PUTIFERIO

Donatella Rettore da Castelfranco Veneto, classe 1955, non è più solo una cantautrice, è un modo di essere. Essere Rettore significa andare controcorrente, passare da discese ardite e risalite, fare moda ma poi essere fuori moda, parlare del cobra, anzi kobra, e fare dischi ispirati dalla filosofia giapponese mentre tutti gli altri stavano a metà tra cuore e amore. […]

 

Antidiva putiferio è pure una passerella di feat con artiste che hanno ciascuna uno spicchio di Rettore, ossia Big Mama, Beatrice Quinta, Ditonellapiaga e Marta Tenaglia. «Tutte sono Rettore», dice lei nel suo inconfondibile accento che mescola veneto e punk.

 

Loro sono Generazione Z.

«E queste canzoni sono un incontro ideale con la Gen Z. Ci sono molti punti di contatto tra la mia e la loro generazione. Anche la mia generazione non sapeva gestire le cose e cadeva nell'autoviolenza o nell'eroina e qualcuno c'è pure rimasto. Ma oggi in un certo senso è diverso, c'è gente perbenissimo come Tancredi e gente furibonda».

 

Soluzione?

donatella rettore e ditonellapiaga

«Forse bisognerebbe prendersi meno sul serio. Lo dico anche a Ditonellapiaga, non occorre che ti spogli troppo, sei già bella, tutti se ne accorgono».

 

Quand'era ventenne la Rettore incontrò Lucio Dalla.

«Era un buono, generoso, schietto. Ma non era uno tenero, mi diceva: mena. E mi ha sbloccata. Anche Ron mi aiutava: Vai e canta. La sua Il gigante e la bambina è una delle mie canzoni preferite. Lui non ha mai alzato la voce, invece a Lucio qualche vaffan... l'ho sentito dire, ma come lo diceva lui, con quell'accento bolognese...».

 

Anni Settanta.

«Oggi ci lamentiamo degli ambientalisti che tirano la vernice, vogliamo tornare alle molotov? Una volta me ne hanno messa in mano una per davvero, era l'ultimo anno di liceo, il 1974, ero a Roma. Vai e spacchiamogli il c...».

 

E lei?

«Io non spacco niente a nessuno. E loro per vendetta mi spensero una sigaretta in faccia».

 

Il rap?

donatella rettore francesca fagnani

«Non riesco a fare rap, ci vuole una tecnica che non ho. Quando sento J-Ax mi accorgo che lui fa davvero suonare le parole».

 

Mahmood ha cantato un brano intitolato Kobra.

«Mi hanno detto che era un tributo, mah...».

 

Lei è passata anche da Francesca Fagnani a Belve.

«Mi ha fatto le solite domande, ti sei mai drogata eccetera». […]

la sad con donatella rettoredonatella rettore in ospedale 1donatella rettorela rappresentante di lista donatella rettore donatella rettoredonatella rettoreDONATELLA RETTORE

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