gianfranco manfredi

IL NECROLOGIO DEI GIUSTI SE NE È ANDATO A 76 ANNI GIANFRANCO MANFREDI, CREATIVO E OCCHIO CRITICO DEL MOVIMENTO STUDENTESCO DEGLI ANNI D’ORO. FILOSOFO, CANTAUTORE, SCRITTORE, SCENEGGIATORE, ATTORE, AUTORE DI FUMETTI – QUANDO SI ALLONTANA DALLA SINISTRA MILITANTE SI LEGA AL PARTITO RADICALE E A SALVATORE SAMPERI, SCRIVENDO LA SCENEGGIATURA DI “LIQUIRIZIA”, IL FILM CHE TRASFORMA IN COMICO CHRISTIAN DE SICA. E PROSEGUE NELLA COMMEDIA CON TITOLI COME “QUANDO LA COPPIA SCOPPIA” DI STENO... – VIDEO

 

Marco Giusti per Dagospia

 

Gianfranco Manfredi

Adesso che se ne è andato, Gianfranco Manfredi, 76 anni, particolarissima figura di creativo e di occhio critico del Movimento Studentesco degli anni d’oro, possiamo cercare solo vagamente di descriverlo rispetto alle sue tante attività come filosofo, cantautore, scrittore, sceneggiatore, attore, autore di fumetti.

 

Ma basta ricordare la sua militanza a “Re Nudo”, o i titoli delle canzoni del suo primo album, “La crisi”, del 1972, “E Giuseppe leggeva Lenin”, “Sei impazzita per Marcuse”, “Lamento per i compagni usciti dall'organizzazione” e “La proletarizzazione”, per capire che non era facile né etichettarlo né capire il suo stesso valore.

 

Nel 1975 scrive un album di canzoni per Donatello, “Il tempo degli dei”, e l’anno dopo torna con un suo secondo album, “Ma non è una malattia”, dedicato in gran parte alla sinistra milanese e alle sue debolezze, dove parla di temi come l’esproprio proletario (“T'ho incontrata a Quarto Oggiaro davanti al supermarket saccheggiato”) o la lotta armata.

 

 

Gianfranco Manfredi la crisi

Con un terzo album, che scrive assieme a Ricky Gianco, “Zombie di tutto il mondo unitevi”, 1977, si capisce che si è ormai allontanato dalla sinistra militante. Si lega al Partito Radicale e a Salvatore Samperi, scrivendo la sceneggiatura di “Liquirizia”, il film che trasforma in comico Christian De Sica.

 

E prosegue nella commedia con titoli diversi come “Un amore in prima classe” di Samperi, “Quando la coppia scoppia” di Steno, “Miracoloni” di Francesco Massaro, tra i più divertenti, il folle “Il paramedico” di Sergio Nasca, dove nella commedia si inseriscono temi come la lotta armata.

 

Ma è sceneggiatore anche dello stravagante horror di Gianfranco Giagni “Il nido del ragno” con William Berger, di serie tv per Mediaset come “Colletti bianchi” e “Valentina”, ma anche di “Un inviato molto speciale” con Lino Banfi. Lo troviamo addirittura cosceneggiatore del divertente film di Luca Barbareschi “Il trasformista”, 2002, che è forse l’ultima sua sceneggiatura.

 

Gianfranco Manfredi

 

Nel corso degli anni ’80 è anche attore. In film di amici, come “Fotografando Patrizia” di Samperi con Monica Guerritore, “Via Montenapoleone” dei Vanzina, “In camera mia”, “Nel giardino delle rose” di Luciano Martino, perfino in “Abbronzatissimi 2” di Bruno Gaburro. Titoli che rivelano forse un lavoro maggiore di quello che si legge sui titoli dei testi dei film.

 

Ma trova davvero la sua dimensione nel fumetto grazie all’editore Sergio Bonelli per il quale si inventerà personaggi Gordon Link, Magico Vento, Adam Wild, ma scriverà anche sceneggiature per Tex, Nick Raider, fino a portare il fumetto nel mondo del 68 italiano con “Cani sciolti”.

magico vento - Gianfranco ManfrediGianfranco ManfrediGianfranco ManfrediGianfranco Manfredi

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