paolo zaccagnini tony effe roberto gualtieri

"SOLO LA DEMENZIALE GIUNTA CAPITOLINA POTEVA CACCIARE TONY EFFE DAL CONCERTONE DI CAPODANNO" - PAOLO ZACCAGNINI: "IL CONCERTO DEL 31 DICEMBRE, COME QUELLO DEL PRIMO MAGGIO E IL FESTIVAL DI SANREMO, NON SERVE ASSOLUTAMENTE A NULLA SE NON A DISTRUGGERE E MASSACRARE LA MUSICA - NEL FRATTEMPO TONY EFFE FARÀ IL PIENO AL 'PALAEUR' MENTRE PENSO CHE IL SINDACO SUONERÀ LA SUA CHITARRA AL CONCERTINO. I ROMANI, GLI ITALIANI NON VOGLIONO CONCERTONI, CAOTICI GIUBILEI O GOVERNI FASCISTI. MA..." - L'ATTACCO A VASCO ROSSI E A JOVANOTTI

Paolo Zaccagnini per www.mowmag.com

 

tony effe

Ma siamo impazziti? William Shakespeare scrisse un'esilarante commedia intitolata "Molto rumore per nulla", e io mi associo. Solo la demenziale giunta capitolina poteva commettere un simile errore: cacciare Tony Effe dal concertone di Capodanno. Che, come quello del Primo Maggio, non serve assolutamente a nulla se non, come il Festival di Sanremo, a distruggere e massacrare la Musica.

 

Ho letto le migliori menti della loro generazione - fortunatamente non della mia - invocare censura, libertà d'espressione, martirio, perfino Mozart. Dico e ripeto: siamo impazziti? Non tutti, ma una buona parte? Vasco Rossi e Lorenzo "Jovanotti" Cherubini appoggiano e sostengono il tatuato? Fanno bene? Per me no. Essere smaccatamente ruffiani per vendere qualche biglietto o Cd in più, onestamente, mi fa rabbia, ribrezzo e schifo.

 

MEME SUL CONCERTO DI CAPODANNO BY GUALTIERI

Che poi debbano scendere in campo un ultraottantenne - Francesco Guccini - e un ultranovantenne - Gino Paoli - per difendere la Musica è assai triste. La locomotiva non è Gloria (di Umberto Tozzi), racconta una storia di dolore e impegno politico. Posso dire - lo conosco personalmente da decenni - che Gino Paoli non ha assolutamente interesse a chiarirsi con Elodie, che si è sentita molto offesa quando, intervistato, Gino disse: "Ai miei tempi cantavano Mina - e l'ultimo album è molto bello ma è passato completamente sotto silenzio - e Ornella Vanoni, adesso cantano col cu*o".

 

Un velato riferimento a Elodie, la "Madonna del Quartaccio", per dirla con Dagospia. Insomma, "quer pasticciaccio brutto de Roma", tutto qui. Come, come? Canta di cose orribili da fare alle donne, di violenza, e bisogna farlo cantare, pagandolo con i soldi dei cittadini di Roma? Siamo impazziti. Concertone semivuoto? No, da abolire. Nel frattempo Tony Effe farà il pieno al PalaEur - non è assolutamente facile organizzare un grande concerto in meno di 7 giorni, per di più con tutti gli ospiti che avrà - mentre penso che il sindaco suonerà la sua chitarra al concertino.

 

MEME SUL CONCERTO DI CAPODANNO BY GUALTIERI

I romani, gli italiani non vogliono concertoni, caotici giubilei o governi fascisti. Vogliono lavoro, per tutti, e salute pubblica, per tutti. Le chiacchiere stanno a zero, lasciatele agli ultramiliardari stranieri che stanno alacremente lavorando a smantellare il calcio italiano. Sic dixit Paolo Zaccagnini. Sarà una risata che li seppellirà.

ritratto di paolo zaccagnini paolo zaccagniniVINCENZO MOLLICA CON PAOLO ZACCAGNINI - CONCERTO DEL PRIMO MAGGIO

 

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)