
“VORREI FARE UN FILM EROTICO” – LE CONFESSIONI PEPERINE DI VALERIA BRUNI TEDESCHI: “AVREI VOLUTO RECITARE IN ‘BABYGIRL’, IL FILM CON NICOLE KIDMAN SULLE FANTASIE HARD DI UNA DONNA ADULTA - CON SUA SORELLA CARLA BRUNI VI SIETE CHIARITE? NON CI PARLIAMO ATTRAVERSO I GIORNALI MA IN CUCINA, LEI ED IO. SE VUOLE RECITARE? NO, NEMMENO NEI MIEI FILM. VUOLE CANTARE…"
Valerio Cappelli per corriere.it - Estratti
Una Valeria Bruni Tedeschi come non abbiamo mai visto, non parla di sé e della sua famiglia, nulla a che vedere con i suoi personaggi pieni di disperata vitalità. Parliamo di L’Attachement, atteso a Roma il 3 aprile alla rassegna di cinema francese Rendez-vous.
Che storia è?
«C’è un uomo che perde sua moglie durante il parto, resta con una neonata e il figlioletto che lei aveva avuto da una relazione precedente. E viene aiutato dalla sua vicina di casa. Che sono io».
Che donna è?
«Una di quelle donne che vorremmo avere tutti come amica, ma lei non si ama. Però nel finale, quando chiede di vedere i bambini, capiamo che finalmente si vuol bene, il suo cuore si apre, è pronta ad amare. È interessante vederla così, è una donna che si è creata una corazza per vivere senza soffrire. È anche un film sulla maternità mancata».
Perché non si ama?
«Perché sua madre non l’ha amata, vive una specie di piccola vita anestetizzata. Non è infelice, ha qualcosa di generoso, non cerca di ottenere cose dagli altri. Lentamente, la corazza cade. Non so se ama se stessa ma riesce ad amare».
È un ruolo inedito per lei.
VALERIA BRUNI TEDESCHI CARLA BRUNI
«Perché ha una passività a me sconosciuta. Ed è quello che mi ha interessato. E poi il fatto che porto gli occhiali, anche questa una novità. Diventa una sorta di monologo interiore. Avevo voglia di toccarli, togliergli, guardare il mondo attraverso gli occhiali. Mi sembrava di avere un dialogo con le lenti, mi permettevano di coltivare segreti».
Ha mai pensato che un miope se si toglie gli occhiali può sentirsi protetto?
«Paradossale ma vero, perché i timidi che non vedono bene possono fissare le persone».
Quella donna è indipendente, single per scelta.
«Però non venite a dirmi che è un film femminista, d’altra parte è una parola che va ridefinita, io non ne capisco più il senso».
VALERIA BRUNI TEDESCHI - MARISA BORINI - CARLA BRUNI
Come vive la maturità?
«Non mi sento matura, non solo nella maturità, non conosco la saggezza, mi sento sballottata dalla vita».
Ha sempre voglia di raccontare la sua famiglia?
«Ho sempre voglia di raccontare la mia vita come un diario. Ma il prossimo film non sarà autobiografico, magari tornerò alla mia famiglia in quello che verrà ancora dopo. Però un pezzo di me, l’autobiografia, ci sono sempre nei miei film».
valeria bruni tedeschi e carla bruni
Con sua sorella Carla Bruni vi siete chiarite dopo la sua intervista in tv in cui sentì le sue debolezze messe a nudo nei suoi film?
«Non parliamo di queste cose tra noi, non c’era niente da chiarire, non ci parliamo attraverso i giornali, quello che ci diciamo lo diciamo in cucina, lei ed io. Se vuole recitare? No, nemmeno nei miei film. Vuole cantare».
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C’è un film che avrebbe voluto fare?
«Sì, Babygirl, sulle fantasie erotiche di una donna adulta, il film con Nicole Kidman».
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valeria bruni tedeschi a belve 2
carla bruni e valeria bruni tedeschi
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