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"LE CANZONI DI QUEST’ANNO SONO STATE TUTTE MELENSE, SPECIE QUELLE CANTATE DALLE DONNE" - LO "ZANZAROLOGO" ANDREA CRISANTI SI IMPROVVISA MUSICOLOGO: "IL TESTO DI GIORGIA? INACCETTABILE PER IL 2025, CON STEREOTIPI DI DONNE SUCCUBI, DEBOLI, CHE NON SI RIPRENDONO QUANDO VENGONO LASCIATE. SONO UNA PALLA PAZZESCA" - "IL FESTIVAL? L’HO TROVATO UN PO’ SOPORIFERO, A ME SAREBBE PIACIUTO FOSSE PIÙ TRASGRESSIVO"
Da “Un Giorno da Pecora” – Rai Radio1
Il punto finale di Andrea Crisanti sull’ultima edizione del festival di Sanremo. Il professore di macro e microbiologia, virologo e senatore del Pd ha seguito tutta l’ultima kermesse sanremese per Un Giorno da Pecora e oggi, intervenuto a Rai Radio1, ha dato i suoi giudizi finali sull' edizione. “Dal punto di vista dei testi le canzoni di quest’anno sono state tutte melense, specie quelle cantate dalle donne”.
A chi si riferisce? “Giorgia ad esempio: nel 2025 può vincere una canzone che parla di cura riferendosi a chi l’ha lasciata?” Veramente il mancato podio di Giorgia ha provocato quasi una rivolta popolare. “Canzoni di questo genere oggi sono inaccettabili, con stereotipi di donne succubi, deboli, che non si riprendono quando vengono lasciate. Sono una palla pazzesca, ammettiamolo”.
Anche quella di Olly è melensa? “Meno delle altre”. Canzoni melense a parte, in conclusione, il festival le è piaciuto o no? “Sinceramente l’ho trovato un po’ soporifero, molto dry - ha sentenziato Crisanti a Un Giorno da Pecora -, troppo asciutto mentre a me sarebbe piaciuto fosse più trasgressivo”.