NEL NOME DEL CAV – BARBARA BERLUSCONI CELEBRA IL VIA LIBERA DELLA CAMERA ALLA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE TRA GIUDICI E PM CON UN INTERVENTO AL TG1 IN PERFETTO STILE SILVIO: “È UN PRIMO PASSO PER L’AVVENTO DI QUELLA MAGISTRATURA IMPARZIALE E MENO POLITICIZZATA PER LA QUALE MIO PADRE SI È SEMPRE BATTUTO” – L’ANM OGGI RIUNISCE IL COMITATO DIRETTIVO PER DECIDERE LA FORMA DI PROTESTA CONTRO LA RIFORMA NORDIO. IN CAMPO L’IPOTESI DELLO SCIOPERO…
Estratto dell’articolo di Conchita Sannino per “la Repubblica”
L’Anm che prepara la sua battaglia dopo il primo sì della Camera, e oggi riunisce il comitato direttivo per decidere con quali proteste muovere contro la separazione delle carriere, con i pm che sarebbero divisi da giudici, per la prima volta nella storia italiana, se la riforma passasse definitivamente dopo il referendum.
Barbara Berlusconi che celebra il momento e, certo non da giurista sul Tg1, saluta con il ddl Nordio l’avvento di quella «magistratura imparziale e meno politicizzata » per la quale «mio padre si è sempre battuto », «un primo passo ma con un grande significato simbolico».
[…] È l’impeto narcisistico della vittoria che ha preso la mano a via Arenula. Sull’homepage del ministero della Giustizia ecco una grafica che sembra la locandina di una web serie Usa: bandiere al vento, i giudici con parrucche si ergono maestosi sopra la folla festosa.
«Davvero notevole, sembra che il ministero pubblicizzi l’ultima produzione Netflix – attacca Giovanni Zaccaro, giudice e segretario nazionale di Area, corrente di sinistra Ma c’è poco da divertirsi perché chi l’ha pensata e approvata non ha mai visto un tribunale in Italia, a partire dalle parrucche sui magistrati, così come chi ha realizzato la riforma non ha nessuna idea dei problemi della giustizia».
Giuseppe Santalucia - presidente anm
Intanto, oggi, giornata dedicata dal comitato direttivo dell’Associazione nazionale magistrati, guidata da Giuseppe Santalucia (ormai a fine mandato) al confronto tra le componenti per decidere le forme di protesta, sciopero compreso, da attuare in due tempi.
Sarà mobilitazione: sia nell’immediatezza, già alle cerimonie per l’inaugurazione dell’Anno giudiziario nelle varie Corti d’Appello italiane; sia nei prossimi mesi in relazione al referendum, e al coinvolgimento dei cittadini, verso cui si orienterà inevitabilmente la riforma.
«Quello che più stupisce è che si sia voluto blindare, impedire una discussione parlamentare su una riforma costituzionale di così delicato profilo come quella della riforma del potere giudiziario che tocca l’equilibrio dei poteri – commenta Santalucia –. Il fatto che si sia voluta blindare ci sconcerta e spero che si recupererà uno spazio di confronto, dialogo, discussione sul contenuto in vista del referendum e lì ci saremo». […]
CARLO NORDIO FESTEGGIA L OK DELLA CAMERA ALLA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE
Intanto, per tornare drasticamente a inefficienze irrisolte della giustizia, il Consiglio superiore torna a bocciare il ministero sul processo penale telematico, che ha fatto andare in tilt oltre 80 sedi.
La settima commissione del Csm porterà al plenum, mercoledì prossimo, la richiesta di modifica del Dm con la possibilità di tornare al doppio binario por il deposito degli atti: analogico e informatico. E mette nero su bianco il sostanziale flop di quello che doveva essere il nuovo pezzo di strada compiuto sulla strada dell’informatizzazione.