vincenzo de luca vs elly schlein -

E ORA SONO CAZZI PER "SINISTR-ELLY" SCHLEIN: VINCENZO DE LUCA PUÒ CORRERE ALLE REGIONALI NONOSTANTE I RICORSI - IL FORZISTA MARTUSCIELLO, ASPIRANTE CANDIDATO PRESIDENTE DEL CENTRODESTRA, HA DEFINITO “PROBABILE” IL RICORSO DEL GOVERNO CONTRO LA LEGGE REGIONALE CHE CONSENTIREBBE ALL’ATTUALE GOVERNATORE CAMPANO DI CANDIDARSI PER UN TERZO MANDATO (MA ANCHE PER SBARRARE IL PASSO ALLA RICANDIDATURA DEL LEGHISTA LUCA ZAIA IN VENETO) – “NON SO SE IN DIECI MESI LA CORTE COSTITUZIONALE RIUSCIRÀ A DECIDERE SUL RICORSO”: PER LE DESTRE SAREBBE UN VANTAGGIO AVERE IN CORSA DE LUCA..

Luca De Carolis per “il Fatto quotidiano” - Estratti

 

VINCENZO DE LUCA VS ELLY SCHLEIN - ILLUSTRAZIONE IL FATTO QUOTIDIANO

La corsa che vale moltissimo del prossimo anno elettorale si gioca sul filo dei tempi e dei nervi. Con due schieramenti ancora sospesi a ricorsi annunciati, regole da riscrivere e rancori personali.

 

A poco meno di un anno dalle urne – lo slittamento al 2026 è improbabile – la Campania è un rompicapo. Innanzitutto per il campo progressista, dove il presidente Vincenzo De Luca resta il primo problema, con la sua per ora inscalfibile voglia di ricandidarsi. Ma anche per il centrodestra, che ha perso per strada il candidato che poteva tenere assieme quasi tutti – il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi – e dove ora si misurano a colpi di interviste.

 

L’ultima l’ha rilasciata Fulvio Martusciello, capodelegazione di Forza Italia nel Parlamento europeo e aspirante candidato presidente, che poco prima di Natale ha radunato i fedelissimi in un locale a Napoli. E lì, come ha riportato il Corriere del Mezzogiorno, ha detto parecchio sulle Regionali. Confermando la sua disponibilità a correre, assieme a quella del viceministro agli Esteri Edmondo Cirielli per Fratelli d’Italia e del deputato Gianpiero Zinzi per la Lega.

 

de luca schlein

Soprattutto, il forzista ha definito “probabile” il ricorso del governo contro la legge regionale che consentirebbe a De Luca di candidarsi per un terzo mandato: “So che gli uffici di Calderoli e Casellati ci stanno lavorando. Ma non so se in dieci mesi la Corte costituzionale riuscirà a decidere sul ricorso, quindi l’attuale presidente potrebbe essere candidabile”. Tradotto: l’esecutivo ricorrerà - anche per sbarrare il passo alla ricandidatura del leghista Luca Zaia in Veneto - ma non è detto che faccia in tempo a fermare De Luca. Ovviamente per le destre sarebbe un vantaggio averlo in corsa, nonostante il veto del Pd.

 

Ma tutto è ancora in divenire. A destra, dove non è escluso che spunti una nuova candidatura. Come dall’altra parte, dove le variabili sono una valanga: nonostante De Luca. Anche se il punto di partenza è sempre il possibile ricorso del governo, che anche a diversi dem risulta pressoché certo.

meloni de luca

 

Da Palazzo Chigi, raccontano, sono arrivate conferme informali. Dopodiché, nel Pd sono convinti che tutto sia ancora aperto, malgrado lo “scisma” del presidente regionale. Ovvero, che molti consiglieri regionali e portatori di voti locali possano comunque accordarsi con il centrosinistra.

 

Una fonte fa notare: “Nella nuova legge elettorale De Luca ha dovuto accettare uno sbarramento al 2.5 per cento per ogni sigla. Così ora molti capi-bastone dovranno valutare bene se fare una propria lista, con il rischio di non raggiungere il quorum”. Ergo, l’ex sindaco di Salerno potrebbe avere serie difficoltà nel mettere assieme uno schieramento largo come quello del 2020, quando fu appoggiato da 15 liste. E in diversi potrebbero sedersi al tavolo con i dem e gli altri progressisti. Ma quando? “Serve una cabina di regia del centrosinistra” ha già chiesto due settimane fa Sinistra Italiana.

 

meloni de lucaVINCENZO DE LUCA GIORGIA MELONI - BAGNOLI NAPOLI

(…)

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)