
DAGOREPORT – SALUTAME TAJANI E ROSSI, LA LEGA FA BOTTINO PIENO NELL’INFORNATA DI NOMINE IN RAI - GRAZIE A QUEL VECCHIO VOLPONE DI MARANO, PRESIDENTE AD INTERIM DEL CDA, SALVINI È RIUSCITO A PORTARE A CASA PIÙ DI QUANTO CONTA IL SUO 9% - DISCONOSCIUTO IN QUOTA LEGHISTA, CIANNAMEA FINISCE AL DIGITALE, SOSTITUITO ALL’INTRATTENIMENTO PRIME TIME DAL MARANIANO DI LIBERATORE. LA LEGA INCASSA LA CONFERMA AL TGR E RADIO2 ED ESPUGNA ANCHE RAI CULTURA CON ZAPPI, FINORA FORTINO DEL PD – MA RESTA APERTO IL DOSSIER PIÙ DELICATO: LA PRESIDENZA…
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Che sta succedendo a Viale Mazzini? La Lega, attraverso il suo uomo per le questioni Rai, Alessandro Morelli, e il vecchio volpone Antonio Marano, presidente ad interim del Cda di Viale Mazzini, ha fatto bottino pieno sulle nuove nomine.
Pur essendo un partito al 9%, il Carroccio è riuscito a portare a casa più di quanto s’aspettasse, creando perciò una certa insofferenza da parte della fiamma magica di Palazzo Chigi verso l’amministratore delegato, Giampaolo Rossi, che sarà anche un meloniano di ferro, ma non riesce a bilanciare gli appetiti dei partiti in modo consono alle aspettative della Fiamma Magica di Palazzo Chigi.
SIMONA AGNES - GIAMPAOLO ROSSI
La Lega ha puntato i piedi sul nome di Marcello Ciannamea, attuale direttore dell’intrattenimento Prime Time: non va considerato in quota Carroccio. E il poverino è finito ai Contenuti digitali e transmediali. Al suo posto arriva Williams Di Liberatore, legatissimo a Marano.
Altra casella conquistata dal Carroccio è Rai Cultura, dove dopo più di un decennio è crollato il fortino filo-pd presidiato da Silvia Calandrelli: sarà sostituita da Fabrizio Zappi, che viene “promosso” dai Documentari. A Radio2 la “campolarghista” Simona Sala (vicina a M5s e Pd), cede lo scettro a Giovanni Alibrandi, sempre in quota Lega, già vice di Paolo Corsini agli approfondimenti.
Gli ex padani mantengono anche il controllo della Tgr, molto cara a Matteo Salvini, con la conferma del varesotto Roberto Pacchetti.
Fratelli d’Italia ha invece prenotato la direzione di Radio1, quando a luglio andrà in pensione l’irpino Francesco Pionati, attraverso Nicola Rao.
Alla fine resta aperto il dossier più delicato: la presidenza.
Nella maggioranza sperano ancora che i 5 Stelle, che hanno ottenuto la conferma al Tg3 del gradito Pierluca Terzulli, si astengano o votino a favore della “giannilettiana” Simona Agnes, anche se la pentastellata Barbara Floridia, presidente della Commissione di Vigilanza, non sembra disposta a nessuna trattativa con il centrodestra. D’altro canto, non si può neanche traccheggiare oltre perché, in assenza di un presidente eletto, il ruolo viene ricoperto dal facente funzioni dal salviniano Antonio Marano, la cui centralità non piace a Fratelli d’Italia.
Se c’è una “amorale della fava” dopo la tornata di nomine, è questa: la Lega, attraverso Salvini, strepita, rumoreggia, fa casino, ma alla fine non arriva mai a rottura, perché sa che fuori dal perimetro di questa maggioranza, non porterebbe a casa tutte queste poltrone, né avrebbe il potere che ora le è concesso.
Ok a maggioranza del cda Rai alle nomine alle testate
(ANSA) - Via libera a maggioranza del consiglio di amministrazione Rai alle nomine alle testate: Roberto Pacchetti alla Tgr, Pierluca Terzulli al Tg3, Paolo Petrecca a Rai Sport e Federico Zurzolo a Rainews. Parere favorevole anche alle otto nomine alle direzioni di genere.
WILLIAMS DI LIBERATORE
GIAMPAOLO ROSSI - SIMONA AGNES
GIAMPAOLO ROSSI - SIMONA AGNES