LA SANTA HA I GIORNI CONTATI? IL 29 GENNAIO LA CASSAZIONE DECIDERA’ SULLA COMPETENZA TRA MILANO O ROMA NEL CASO IN CUI DANIELA SANTANCHE’ RISPONDE DI TRUFFA AGGRAVATA AI DANNI DELL'INPS (OVVERO DELLO STATO). ALLORA GIORGIA MELONI POTREBBE COSTRINGERE LA MINISTRA DEL TURISMO A DIMETTERSI PER EVITARE UN CALVARIO GIUDIZIARIO DANNOSO PER IL GOVERNO – LE MOTIVAZIONI DEL PATTEGGIAMENTO DI VISIBILIA EDITORE INGUAIANO LA PITONESSA: “PLURIME CONDOTTE DI FALSO IN BILANCIO DAL 2016 AL 2023. CELANDO LE PERDITE, SI È AGGRAVATA LA CONDIZIONE ECONOMICA” – IL DAGOREPORT
Articoli correlati
LA 'SANTA' E RIMASTA SOLA. IN FDI E PARTITO IL PROCESSO POLITICO ALLA SANTANCHE\'. IL SILENZIO DI...
1. SANTANCHÈ VERSO L'ADDIO LA STRATEGIA DI MELONI: LASCERÀ DOPO IL 29 GENNAIO
Estratto dell’articolo di Ilario Lombardo per “La Stampa”
GIORGIA MELONI E DANIELA SANTANCHE
C'è una data che segnerà l'addio al governo di Daniela Santanchè: prima di partire per Washington, Giorgia Meloni l'ha consegnata a Giovanbattista Fazzolari e tramite il sottosegretario ai parlamentari di Fratelli d'Italia. Il 29 gennaio la Cassazione dovrà decidere sulla competenza tra Milano o Roma nel caso in cui la ministra del Turismo risponde di truffa aggravata ai danni dell'Inps per la vicenda della cassa integrazione in Visibilia durante il periodo del Covid.
Santanchè è sempre stata convinta che il trasferimento nella Capitale allungherebbe i tempi del rinvio a giudizio – il secondo, dopo quello del falso in bilancio. Ma è un'agonia che Meloni si vuole risparmiare. [...]
daniela santanche - foto lapresse
Ma il 29 gennaio è anche il giorno dopo il rientro da un viaggio in Arabia Saudita e Bahrein che la premier ha in agenda tra il 26 e il 27 gennaio, e che, al momento, prevede in delegazione la presenza di Santanchè.
Sono fonti di primo livello di Fratelli d'Italia a confermarlo a La Stampa. La presidente del Consiglio, raccontano, è profondamente delusa dal comportamento di Santanchè, perché le aveva garantito un relativo ridimensionamento della sua odissea giudiziaria. Né le piace che stia trasmettendo la sensazione di voler rimanere a tutti i costi, nonostante la dimensione delle accuse. [...]
giorgia meloni difende daniela santanche meme by edoardo baraldi
Tanto più che le mozioni di sfiducia che ha presentato il M5S, e che Alleanza Verdi e Sinistra e Pd sono pronti a votare, rischiano seriamente di mettere in difficoltà la maggioranza di centrodestra in Parlamento.
Fino alla sera di domenica, prima del decollo di Meloni, attesa negli Stati Uniti al giuramento del presidente americano Donald Trump, dal partito si smentiva un colloquio con Santanchè. È stata una gelida dimostrazione di sfiducia che la ministra ha colto immediatamente. Come non ha potuto non sentire il peso del silenzio dei colleghi di partito.
Nessuno si è esposto per difenderla, nessuno ha detto che dovrebbe rimanere al suo posto fino ad almeno una condanna. La linea rossa è sempre stata il rinvio a giudizio e Meloni non può rimangiarsi quanto fatto filtrare per mesi ai giornali. «Anche perché quando era all'opposizione ha chiesto la rimozione di ministri per molto meno», ricorda Peppe De Cristofaro, senatore di Avs.
Ma c'è un silenzio pubblico che pesa più degli altri, quello di Ignazio La Russa. Il presidente del Senato è un amico da sempre, un sodalizio strettissimo che si è allargato alle famiglie, e ai rispettivi partner, coinvolti in un'indagine per la compravendita di Villa Alberoni, a Forte dei Marmi. La Russa è avvocato e ha dato consigli legali alla ministra, ma sulla gestione politica della vicenda può fare poco: «È tutto in mano a Giorgia», sta ripetendo a chi gli chiede cosa succederà.
2. SANTANCHÈ SEMPRE PIÙ IN BILICO “VISIBILIA NASCOSE LE PERDITE”
Estratto dell’articolo di Alessandra Corica e Rosario Di Raimondo per “la Repubblica”
Tra il pressing in Parlamento per le sue dimissioni e i mugugni degli stessi compagni di partito, arriva un primo punto fermo nell’inchiesta Visibilia, nell’ambito della quale la ministra del Turismo Daniela Santanchè è stata rinviata a giudizio. Tre imputati – due società e un ex consigliere del gruppo un tempo guidato dalla senatrice Fdi – hanno infatti patteggiato. E dalle motivazioni della sentenza, firmate dalla giudice Anna Magelli, risaltano le «plurime condotte di falso in bilancio dal 2016 al 2023».
Un atto che puntella le accuse alla ministra e agli altri 16 imputati che andranno processo dal 20 marzo. Per una delle società che ha patteggiato, Visibilia Editore, la gup ripercorre le indagini dei pm di Milano Marina Gravina e Luigi Luzi, i rilievi della Gdf e dei consulenti.
daniela santanche giorgia meloni
Un lungo elenco di criticità a partire dalle «costanti perdite già dal 2016», camuffate dall’inserimento nell’attivo della voce «avviamento», che andava azzerata da anni. Tenendo conto che «in nessuno degli esercizi, tra il 2016 e il 2020, la società ha conseguito utili». Considerazioni analoghe per Visibilia Editrice. Sono state commesse «plurime condotte di falso in bilancio dal 2016 al 2023».
daniela santanche dimitri kunz 1
[...] La barca affondava ma la toppa era peggiore del buco. A Visibilia Editore viene inflitta una sanzione di 63.600 euro e una confisca di 15 mila come «profitto del reato»; a Visibilia Editrice di 30 mila euro e la confisca di 10 mila. Celoria patteggia due anni (pena sospesa) e la confisca di 5 mila euro.
La gup ha rinviato a giudizio, tra gli altri, Santanchè perché le prove «escludono la possibilità di emettere una sentenza di non luogo a procedere » ma è «indispensabile» il confronto in aula. [...]