
IL DESTINO DELL’UCRAINA (E DEL MONDO) È IN MANO A UN IMMOBILIARISTA-GOLFISTA MILIARDARIO (E NON È TRUMP) – STEVE WITKOFF, GRANDE AMICO DEL TYCOON CHE DI DIPLOMAZIA NON SA NIENTE, È A MOSCA E STASERA INCONTRERÀ VLADIMIR PUTIN A PORTE CHIUSE, PER DISCUTERE DELLA PROPOSTA DI UN CESSATE IL FUOCO DI TRENTA GIORNI – GIÀ INVIATO PER IL MEDIO ORIENTE, HA PRESO LE REDINI DELLE TRATTATIVE ANCHE SULL’UCRAINA: RIUSCIRÀ A NON FARSI INTORTARE DALL’ABILE EX AGENTE DEL KGB?
MOSCA, INCONTRO PUTIN-WITKOFF STASERA A PORTE CHIUSE
(ANSA) - Il presidente russo Vladimir Putin incontrerà stasera a porte chiuse l'inviato degli Stati Uniti Steve Witkoff: lo ha detto il consigliere del Cremlino Yury Ushakov. "L'incontro tra Witkoff e il presidente Vladimir Putin sarà stasera a porte chiuse", ha riferito Ushakov, come riporta Interfax.
TUTTE LE GUERRE PORTANO A WITKOFF
Estratto dell’articolo di Micol Flammini per “il Foglio”
Donald Trump è arrivato alla Casa Bianca giurando che con lui i conflitti dall’Ucraina al medio oriente sarebbero finiti. Alla parola “fine” ha legato la promessa di disimpegnare gli Stati Uniti e per la parola “fine” è pronto a qualsiasi tipo di accordo.
VOLODYMYR ZELENSKY DONALD TRUMP VLADIMIR PUTIN
Per ciascun conflitto ha nominato un inviato speciale, poi ha deciso di lasciar percorrere le strade che dovrebbero condurre alla fine delle guerre a un solo uomo, Steve Witkoff, che aveva iniziato il percorso come inviato speciale per il medio oriente e invece a febbraio, a bordo del suo jet privato, è volato a Mosca per incontrare Vladimir Putin.
Martedì Witkoff era in Arabia Saudita a condurre, assieme al segretario di stato Marco Rubio e al consigliere per la sicurezza nazionale Michael Waltz, i colloqui con l’Ucraina. L’incontro di Gedda ha portato alla promessa della firma dell’accordo sui minerali, al ripristino della cooperazione di intelligence tra Washington e Kyiv e dell’invio di aiuti militari.
VLADIMIR PUTIN CON DIVISA MILITARE NEL KURSK
A Gedda gli ucraini hanno anche accettato un cessate il fuoco di trenta giorni, se sarà rispettato dalla Russia. Abbandonato per qualche ora il capitolo ucraino della politica estera trumpiana, Witkoff è atterrato a Doha, in Qatar, per occuparsi dell’altro capitolo: il conflitto tra Israele e Hamas che si è interrotto a fine gennaio ma se adesso i negoziati non entreranno nella loro seconda fase, non c’è più nulla che possa fermare gli attacchi di Tsahal contro la Striscia di Gaza.
[…] Steve Witkoff è l’uomo incaricato di rendere possibile i progetti di Trump e parlare con gli stati arabi affinché si assumano le loro responsabilità su Gaza.
VOLODYMYR ZELENSKY A GEDDA CON MOHAMMED BIN SALMAN
L’arrivo […] a Doha è stato accolto dagli israeliani con molte speranze: sperano che riesca a imporre la prosecuzione dell’accordo durante la seconda fase così come fece per la prima. […] Witkoff in medio oriente ha già ottenuto un successo, si attende il secondo ben più difficile di un nuovo accordo.
L’inviato è visto come l’uomo risolutivo e quando la scorsa settimana il sito Axios ha pubblicato la notizia dei colloqui diretti tra Stati Uniti e Hamas tenuti dall’inviato speciale per gli ostaggi Adam Boehler, gli americani si sono affrettati a far capire che un pasticcio del genere Witkoff non lo avrebbe combinato: non si sa se questa spiegazione sia soltanto un parafulmine.
L’imprenditore, immobiliarista, golfista americano sembra però troppo occupato per pensare soltanto al medio oriente e ultimamente il suo nome compare sempre più implicato nelle trattative con la Russia, dove ha sostituito l’inviato speciale che avrebbe dovuto viaggiare tra Mosca e Kyiv, il generale Keith Kellogg, quando andò a recuperare l’insegnante americano Marc Fogel, arrestato nel 2021. In quell’occasione andò al Cremlino e organizzò la prima telefonata fra Donald Trump e Vladimir Putin.
volodymyr zelensky keith kellogg
Dopo essere stato a Gedda, poi a Doha, oggi Steve Witkoff è a Mosca, a capo della delegazione di negoziatori che, come annunciato dal presidente americano, avranno il compito di parlare con il presidente russo, al quale spetta, come sempre dall’inizio dell’aggressione contro l’Ucraina, la decisione se continuare il conflitto o fermarlo.
Durante l’incontro con la stampa, il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha suggerito ai giornalisti di non correre troppo visto che la Russia aspetta che gli Stati Uniti spieghino i dettagli dell’incontro con gli ucraini in Arabia Saudita. Poi la Russia farà sapere se accetterà o meno il cessate il fuoco di trenta giorni.
Non accettarlo vorrebbe dire rifiutare una proposta americana, alla quale gli ucraini hanno già detto di “sì” mostrando alla Casa Bianca che non hanno intenzione di essere l’ostacolo alla pace.
BENJAMIN NETANYAHU - STEVE WITKOFF
La Russia prende tempo, neppure la scusa di non poter accettare un cessate il fuoco per il dovere di cacciare gli ucraini dalla regione russa di Kursk può reggere per spiegare un eventuale diniego: Kyiv si sta ritirando e Putin è talmente sicuro di averla ripresa che ieri si è presentato in mimetica a visitare le truppe nell’oblast.
Dopo l’incontro tra i russi e Witkoff potrebbe seguire una nuova telefonata fra Trump e Putin.
steve witkoff
Donald TRump Steve Witkoff
STEVE WITKOFF
VLADIMIR PUTIN, DONALD TRUMP E XI JINPING PATTINANO SUL GHIACCIO - IMMAGINE CREATA CON L INTELLIGENZA ARTIFICIALE DI GROK
steve witkoff.