giorgia meloni giancarlo giorgetti

UNA DOCCIA FREDDA PER GIORGETTI-MELONI - BANKITALIA RIFÀ I CONTI SULLA CRESCITA ITALIANA: SARÀ SOLO DELLO 0,5% (MENO DELLE STIME DELLO STESSO OTTOBRE) - LA PREVISIONE È INFERIORE RISPETTO ALLE OTTIMISTICHE VALUTAZIONI DEL MEF - LA FRENATA DEGLI INVESTIMENTI PESA SULLO SCENARIO - BANKITALIA PREVEDE UNA LEGGERA RIDUZIONE DELL’INFLAZIONE PER I PROSSIMI TRE ANNI E UNA RIPRESA DELL’EXPORT...

Estratto dell'articolo di Fabrizio Goria per "La Stampa"

 

giorgia meloni e giancarlo giorgetti 8

Oltre alla Germania, frena anche l’Italia. Sia nell’anno in corso, sia nel prossimo biennio. Banca d’Italia ha tagliato di un decimale le proiezioni di crescita economica del Paese, portandole a quota 0,5%, meno delle stime dello scorso ottobre. Che prevedevano una salita del Pil pari a 6 decimi. E comunque meno, sottolinea Banca d’Italia, delle previsioni del Mef diffuse nel Piano strutturale di bilancio di medio termine (Psb).

 

Questo per un diverso conteggio delle giornate lavorative fra un anno e l’altro, come invece fa la maggior parte delle istituzioni economiche, nazionali e internazionali. A esclusione di tale effetto, la Banca nazionale guidata dal governatore Fabio Panetta rimarca che il Pil italiano crescerebbe dello 0,7% a fronte di una salita di un punto percentuale segnata nel quadro del Psb. A incidere, secondo Banca d’Italia, l’incertezza globale. Fenomeno che incide sui consumi interni, che per il 2024 saranno pari a zero, e sugli investimenti fissi lordi, in flessione di 3 decimali rispetto alle stime di ottobre.

 

Anche al netto delle quattro sforbiciate ai tassi d’interesse da parte della Banca centrale europea (Bce), il quadro rimane debole. Al netto dei 100 punti base di ribassi del costo del denaro, l’economia italiana frena. E le incognite globali, con Berlino in recessione anche per l’anno corrente e i venti contrari che stanno spirando sull’Europa, provocano un calo della fiducia in consumatori e imprese che rende difficile l’interpretazione della congiuntura.

 

giancarlo giorgetti giorgia meloni

Il tutto al netto delle possibili tensioni geopolitiche, e commerciali, che possono deteriorare la crescita globale. E quindi quella dei Paesi più dipendenti da esportazioni e importazioni. Ne deriva che la Banca d’Italia stima che il Pil italiano aumenti dello 0,5 per cento nel 2024 e acceleri nel successivo triennio, a tassi intorno all’1 per cento in media, sospinto dalla ripresa dei consumi e delle esportazioni, appunto. [...]

 

Sul fronte dei rincari, la linea è positiva e compatta con le visioni osservate dalla Banca centrale europea (Bce), che ieri ha lasciato intendere che ci saranno nuove riduzioni delle restrizioni finora adottate per arginare le fiammate dei prezzi nell’eurozona.

 

PACCO A SORPRESA - VIGNETTA BY MACONDO

Secondo Banca d’Italia, la valutazione generale è l’inflazione “rimanga contenuta, collocandosi all’1,1 per cento nella media dell’anno in corso, all’1,5 nel successivo biennio e al 2,0 per cento nel 2027. Al rialzo dell’inflazione contribuirebbero principalmente il venire meno del forte contributo negativo della componente energetica e, nel 2027, gli effetti temporanei dell’entrata in vigore della normativa ETS2 (relativa alle emissioni di carbonio, ndr)”. [...]

maurizio leo giorgia meloni giancarlo giorgetti

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...